Guerini (PD), il centrosinistra ha le capacità di vincere le elezioni in Calabria foto

Il ministro della Difesa ed esponente di Base riformista in tour elettorale a sostegno della candidatura di Amalia Bruni

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    Ha parlato di Afghanistan, di difesa comune europea e di tassazione, il ministro del governo Draghi Lorenzo Guerini prima di toccare, sollecitato dalle domande dei giornalisti, il tema delle elezioni regionali in Calabria: “Gli amici della coalizione stanno lavorando con grande impegno a sostegno di Amalia Bruni, credo che la sua sia una candidatura di grande forza, di una persona profondamente radicata per la sua attività professionale in questo contesto territoriale, per la sua storia personale di cittadina che è stata però capace di aggregare un insieme di capacità e di energie che andavano oltre i partiti, riconoscendo il loro valore ma lavorando chiamare tutte le energie disponibili a lavorare per la Calabria. In questo sforzo il Partito democratico si sta impegnando con grande determinazione dimostrando il suo radicamento con candidature all’altezza. Penso che il vento inizi a mostrare un orizzonte positivo per la candidatura della Bruni e per il centrosinistra”.

    Così Guerini è entrato nel tema per il quale è arrivato a Catanzaro su invito del candidato dem Ernesto Alecci, sindaco di Soverato. Ad accoglierlo, oltre ad Alecci, il consigliere regionale uscente e non candidato Libero Notarangelo, alcuni sindaci (Gasperina e Sant’Andrea sullo Ionio) e il deputato eletto nella circoscrizione estera Nicola Carè, di stanza in Australia ma nativo di Guardavalle.

    Guerini, principale esponente insieme a Luca Lotti della corrente di Base riformista, ha esperienza anche di amministratore locale, essendo stato sindaco di Lodi oltre che presidente della sua Provincia. Comprende pertanto quali sono le aspettative generate dai fondi relativi al Recovery Fund, ma anche i problemi, anche di trasparenza e legalità che possono accompagnarli. “La chance che il Paese ha nell’utilizzo dei fondi del Pnrr è alta – ha detto in proposito -. I tanti temi che erano già presenti prima della pandemia e che questa ha amplificato necessitavano di riforme e scelte coraggiose. Oggi abbiamo queste risorse importanti che danno il senso di due cose: primo la consapevolezza dell’Europa che la pandemia necessiti di scelte coraggiose e nel contempo la capacità dell’Italia di essere protagonista nelle scelte. Quello era il primo tempo, avere a disposizione strumenti e risorse. Il secondo tempo è mettere in campo progetti, come ha fatto il governo, progetti seri e concreti che possono trovare un impiego positivo in questo quadro di risorse, con uno sforzo comune di governo nazionale e di governi locali. Da questo punto di vista l’appuntamento in Calabria come nelle altre realtà che vanno al voto è particolarmente importante perché una regione Calabria forte, efficace negli strumenti che mette a disposizione, capace di essere protagonista di questo processo è utile non solo a sé stessa, ma all’intero Paese. La casse dirigente che è stata messa in campo ha tutte le caratteristiche per rispondere a questa responsabilità”.

    Lorenzo Guerini è consapevole della situazione frammentata delle forze che si richiamano al centrosinistra, con la scesa in campo di Luigi de Magistris e di Mario Oliverio che conosce bene per averlo più volte incrociato nella veste di dirigente del Pd. Ma non sembra eccessivamente preoccupato: “Non mi permetto di dire niente a nessuno, né a chi ha deciso di candidarsi né agli elettori che credo siano maturi e consapevoli. L’alternativa vera in campo è tra destra e centrosinistra, che ha una candidatura forte e competitiva e altrettanto dicasi per l’alleanza di liste che la sostengono. Penso che i calabresi sapranno fare la scelta migliore e valutare le forze in campo. Vedo un centrosinistra che è in campo con grande efficacia determinazione e volontà e nella possibilità di vincere le elezioni”.

    Poi, prima che le note di un gruppo rock comincino a vibrare nell’insolita cornice di Piazza Roma, l’immancabile accenno al commissariamento in sanità: “È un tema che interessa questa e altre regioni. Non rientra nelle mie competenze e non mi permetto di dare indicazioni, penso però che l’obiettivo di tutti è avere i conti a posto e nel contempo servizi all’altezza delle esigenze della popolazione”.

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