Elezioni regionali, la voce dei protagonisti

Le dichiarazioni dei diretti protagonisti o dei sostenitori nel giorno di chiusura della campagna elettorale prima del silenzio. Domenica il voto

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    De Magistris: “Calabria dei diritti partendo dalle donne”

    Rinnovo il mio impegno a costruire la Calabria dei diritti a partire dal ruolo centrale delle donne, che coinvolgerò di certo anche in ruoli chiave della squadra di govermo.
    E oggi sottoscrivo l’appello dell’Associazione nazionale Donne Elettrici di Calabria che chiedono in 10 punti la certezza di un nuovo welfare a partire dall’empowerment femminile.  Al governo della regione attueremo una rivoluzione della cura capace di rispondere ai bisogni dei cittadini e, tramite le tante risorse in arrivo con il Pnrr, lavoreremo per realizzare finalmente in Calabria uno sviluppo reale sostenibile abbattendo il divario di genere.  Tutti punti già ampiamente presenti nel mio programma di governo, come la creazione di un piano regionale contro la precarietà e per l’occupazione, attraverso cui potenzieremo lo sviluppo e l’innovazione dell’imprenditoria femminile. Rispondo alle Donne Elettrici di Calabria che dovremo impegnarci insieme per realizzare tutto ciò, e per ricostruire la sanità e le politiche sociali dando centralità a tutta la rete dei consultori familiari e dei centri antiviolenza. La nostra sarà una Calabria dei diritti, orgogliosamente donna e Partigiana.
    Lo afferma Luigi de Magistris, candidato presidente alla Regione Calabria.

    Graziano: “La Calabria ha la grande opportunità di essere guidata da una donna intelligente e leale”

    “L’ultimo miglio è arrivato, siamo a poche ore dal silenzio elettorale ed il Partito Democratico della Calabria vuol dire un grazie ai suoi militanti per il lavoro svolto in queste settimane di campagna elettorale, chiedendo loro l’ultimo sforzo per raggiungere gli indecisi e convincerli a sostenere Amalia Bruni alla presidenza della Regione”
     Così Stefano Graziano, commissario del Partito Democratico della Calabria. “La Calabria ha una grande opportunità, quella di essere guidata da una donna intelligente e tenace, da sempre leale con la sua terra e con i calabresi, autorevolmente riconosciuta da tutta la politica nazionale, una donna che conosce la questione sanitaria ed ha ben chiara quale debba essere la soluzione di questo e di tanti altri problemi che attanagliano questa regione. La tutela dell’ambiente, per esempio, l’accesso all’istruzione per tutti, lo sviluppo economico del settore turistico ed agricolo, la riorganizzazione della pubblica amministrazione ed insieme a questi ed altri temi, quello centrale e trasversale del lavoro, la piaga più grande per questa terra, senza il quale -aggiunge Graziano- la sfida alla ndrangheta resterà monca.  Gli incontri nelle piazze e tra la gente sono stati il nostro termometro ed il grande entusiasmo, riscontrato ovunque, ci fa credere che la vittoria sia possibile, serve il contributo degli indecisi e di chi ha scelto di astenersi pensando che tanto non cambierà mai nulla in Calabria. Stavolta non è così, c’è l’opportunità di una svolta epocale. I miliardi del Pnrr -continua Graziano- dovranno essere gestiti da una compagine politica attenta e scrupolosa, guidata da una figura autorevole. La destra ha dimostrato in questi anni di non poterlo fare, non ha saputo nemmeno spendere i fondi Covid per dare ossigeno al personale sanitario ed in più non ha ritenuto utile aprire una discussione pubblica proprio sui progetti per il Pnrrr. L’unica regione d’Italia a non confrontarsi con le parti sociali e professionali, l’unica regione d’Italia di cui non conosciamo la visione del futuro. L’opportunità dei fondi europei per la ripresa e la resilienza sono qui e ora, se la Calabria perde questo treno rimarrà al palo per lunghi anni ancora. Non possiamo permetterlo! Nelle mani di ognuno di voi c’è la decisione più importante per tutti i calabresi.  Scegliere è una grande responsabilità, ancor di più questa volta, farlo per Amalia Bruni -conclude il commissario del Partito Democratico- è un atto d’amore verso questa terra ed il suo futuro.  Sosteniamo Amalia Bruni, votiamo il Partito Democratico. Viva la Calabria!”.

    Maraio e D’Ambra (PSI): “Amalia Bruni professionista seria”

    “I socialisti sostengono Amalia Bruni alla presidenza della regione Calabria perché è una professionista seria, ha le idee chiare e ha un background importante. È stata in grado di mettere insieme un campo largo del centrosinistra e questo è un obiettivo al quale stiamo lavorando anche a livello nazionale.
    La figura giusta che sarà in grado di portare la Calabria fuori dal disastro in cui è caduta a causa della mala gestione dei governi di centrodestra”. È quanto ha dichiarato il segretario del Psi, Enzo Maraio insieme alla sua vice, Francesca D’Ambra, nel corso di una iniziativa pubblica organizzata dai socialisti con Amalia Bruni, candidata del Centrosinistra alla Regione Calabria. “Ci sono tante opportunità da cogliere e costruire, dal turismo alle infrastrutture, e poi bisogna ripartire dalla sanità dove da anni le scelte politiche e la gestione commissariale hanno distrutto l’intero sistema ospedaliero regionale”- ha attaccato Maraio. “Le infrastrutture – ha aggiunto – che vanno potenziate e la continua migrazione dei giovani che non devono essere obbligati ad andare in altre regioni perché la Calabria non offre le giuste opportunità di lavoro ma devono poter scegliere di ritornare”- ha proseguito. “La coalizione di centrosinistra che sostiene Amalia Bruni sta offrendo ai calabresi le migliori idee per lo sviluppo e per la creazione di nuovi posti di lavoro. Una occasione che non deve essere sprecata. D’Ambra, da coordinatrice delle liste PSI in Calabria, esprime soddisfazione per la scelta di una luminare di fama mondiale alla guida di una Regione che per anni è stata umiliata e mortificata e ha costretto molti calabresi a fuggire anche per l’acquisizione di diritti fondamentali che in questa terra diventano “favori”. È ora di cambiare pagina attraverso una classe politica competente ed autorevole in grado di ridare centralità ai “diritti negati” di tutti i calabresi.
     

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