Sud Democratici: il sindaco interrompa il silenzio sul Piano strutturale

Abramo deve ai cittadini, alle associazioni e agli ordini professionali giustificazioni sui ritardi nel cronoprogramma e sulla mancata risposta alle osservazioni pur puntualmente prodotte

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    “Indifferenza, mancato rispetto degli impegni di adeguata informazione, totale indifferenza verso i partiti e le Associazioni che avevano presentato nei tempi previsti le dovute osservazioni caratterizzano l’attuale gestione della Amministrazione comunale riguardo alla redazione del Piano strutturale comunale. Il cronoprogramma definito, a suo tempo, dal sindaco Abramo per la presentazione del Piano strutturale comunale deve ritenersi superato stante il grave ritardo che si registra per la sua stesura preliminare”. Si legge nella nota dell’ Associazione Sud Democratici.

    “Né si conoscono le iniziative poste in essere dalla Commissione urbanistica e dallo stesso Consiglio comunale in relazione al controllo del rispetto dei tempi di avanzamento e dei contenuti del PSC. Senza le opportune giustificazioni dello stesso sindaco è legittimo chiedersi se il ritardo sia dovuto a difficoltà dei progettisti nell’avanzamento della progettazione ovvero a contrasti degli stessi tecnici con l’Amministrazione circa il rispetto dei contenuti delle linee guida approvate dal Consiglio comunale” – prosegue la nota.

    “Il tempo perduto nella gestione del Psc – si legge – configura un grave danno per la Città mentre a Giovino, a Germaneto lungo l’alveo della Fiumarella vanno realizzandosi trasformazioni urbanistiche che potrebbero compromettere uno sviluppo ordinato del territorio con costruzioni che contrastano con la delibera con la quale il Consiglio comunale si è determinato per il “consumo zero di suolo”, tra l’altro così precostituendosi anche situazioni di rischio idrogeologico. E non solo. Il nuovo “Piano Casa” che ha prorogato fino al 31 dicembre la possibilità di ampliamento volumetrico degli immobili, ammettendo lavori di demolizione e ricostruzione, può compromettere le aree di supporto all’attività portuale di Lido. Cosi come la pandemia impone con urgenza la definizione sul territorio di adeguate strutture sanitarie a supporto di quelle ospedaliere esistenti nella prospettiva della utilizzazione delle risorse economiche che la Comunità Europea renderà disponibili. La Città deve avere precise garanzie perché lo strumento urbanistico venga definito in breve tempo coinvolgendo anche le figure tecniche interne alla Amministrazione comunale e non escludendo la possibilità di istituire un apposito Ufficio del Piano. Né può sottacersi la situazione ambientale e del dissesto idrogeologico. Questioni da collegare alle scelte che vanno operate in sede di PSC”.

    “A che punto è il progetto per il nuovo depuratore? Perché ci si limita alla semplice pulizia dei canaloni pensando così di affrontare i gravi rischi idrogeologici cui è sottoposto il nostro territorio con particolare riferimento alle zone basse della Città e a Catanzaro Lido? Quali misure si intende intraprendere per prevenire i danni che si verificheranno in conseguenza dell’incendio che ha distrutto la pineta di Siano? La Città appare abbandonata a sé stessa, manca un disegno per il futuro di cui il Psc dovrebbe rappresentare la sintesi programmatoria e né si accenna, da parte della Amministrazione comunale, alle azioni da intraprendere per l’utilizzo dei fondi del Pnrr. La fine della legislatura consiliare – conclude la nota – coincide col decadimento complessivo della Città e per questo una Amministrazione responsabile dovrebbe recuperare con atti concreti il tempo inutilmente trascorso a cominciare dalle informazioni che il sindaco Abramo deve rendere alla cittadinanza sui ritardi del Psc nel rispetto degli impegni assunti in più occasioni anche verso degli Ordini professionali e delle Associazioni che nel rispetto dei termini stabiliti avevano presentato entro la scadenza del 5 Marzo scorso le proprie osservazioni alla bozza preliminare del Piano strutturale”.

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