Burocrazia regionale, Occhiuto avvia la svolta e vuole fare in fretta

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    Con la pubblicazione, sul Burc del 15 novembre, del regolamento regionale sulle modalità di conferimento degli incarichi di dirigente generale dei dipartimenti della giunta regionale e delle strutture equiparate, approvato dalla giunta nella prima seduta del 12 novembre, prende avvio la “nuova” burocrazia regionale secondo gli intendimenti da subito propugnati dal presidente Roberto Occhiuto all’atto della proclamazione. Il regolamento stabilisce tempi, criteri e modalità per il conferimento degli incarichi apicali della macchina burocratica regionale, di tutti, esclusi espressamente, dall’articolo 9, quelli inerenti l’ufficio di capo gabinetto, di coordinatore dell’avvocatura regionale e di direttore generale della stazione unica appaltante.

    Quindi, passato il periodo delle attuali reggenze assegnate temporaneamente per consentire la continuità funzionale delle strutture, a breve, ci saranno nuovi direttori generali nei dipartimenti secondo lo schema già anticipato nelle linee generali dallo stesso presidente, allo scopo di avviare una “profonda riorganizzazione amministrativa della Cittadella”, con l’obiettivo di “efficientare i Dipartimenti, semplificare quanto più possibile le procedure, snellire l’azione della macchina burocratica regionale. Tutto questo anche per rendere più coerente l’attività tecnica svolta dai Dipartimenti con l’indirizzo politico che daranno i componenti della giunta. Ogni Dipartimento avrà come riferimento il presidente e un solo assessore, in modo da evitare cortocircuiti organizzativi che genererebbero solo conflitti e confusione amministrativa”.

    Il regolamento indica i criteri per il conferimento degli incarichi dirigenziali che saranno assegnati in base alle attitudini, alle capacità professionali e organizzative, alle valutazioni e ai risultati ottenuti in precedenza nell’amministrazione di appartenenza, alle esperienze individuali compiute all’interno e all’esterno dell’Amministrazione regionale, nonché alle esperienze di direzione eventualmente maturate anche all’estero o presso il settore privato, purché attinenti al conferimento dell’incarico come risultanti dai curricula dei candidati, non trascurando, ovviamente l’aspetto delle pari opportunità.

    Sui tempi, il regolamento assegna un termine non inferiore a sette giorni e non superiore a quindici giorni per la presentazione delle dichiarazioni di disponibilità dei candidati, corredate dal curriculum vitae. Gli avvisi sono rivolti sia a dirigenti interni che esterni. Al termine dell’istruttoria interna “il dipartimento competente in materia di organizzazione e risorse umane trasmette, all’Assessore al personale per le valutazioni della Giunta, gli elenchi delle candidature ammesse, corredati dei curricula vitae dei candidati e di schede sintetiche con riferimento alle esperienze individuali compiute all’interno e all’esterno dell’amministrazione regionale e agli altri incarichi svolti dai candidati, nonché ai titoli di studio posseduti e alle valutazioni ottenute”. La giunta regionale, successivamente, esamina preventivamente le candidature dei soggetti appartenenti al proprio ruolo direttivo e individua il candidato o i candidati da nominare demandando al Presidente della Giunta regionale il conferimento dell’incarico”.

     

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