Ambiente, Calabria verso governance unica per acqua e rifiuti

Se ne occuperà il consiglio regionale il prossimo 13 aprile

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    Una nuova governance nel settore ambientale, che passa attraverso “un unico ambito territoriale ottimale corrispondente al territorio della regione sia per il servizio idrico integrato sia per il servizio di gestione dei rifiuti” e “un unico ente di governo per questi servizi cui partecipano obbligatoriamente tutti i Comuni della Calabria”. A prevederla e’ una proposta di legge, di iniziativa della Giunta regionale e promossa dal governatore Roberto Occhiuto, che sara’ all’esame del Consiglio regionale in programma mercoledi’ 13 aprile. La proposta di legge regionale, che ha come titolo “Organizzazione dei servizi pubblici locali dell’ambiente”, e’, in pratica, una vera e propria riforma del settore idrico e quello dei rifiuti, prevedendo la costituzione di un’Authority unica, dal nome ‘”Autorita’ Rifiuti e Risorse Idriche Calabria”. Il testo, che l’AGI ha potuto leggere, e’ stato approvato ieri, a maggioranza, dalla quarta Commissione Ambiente del Consiglio regionale.

    L’Autorita’ inoltre “esercita le proprie funzioni per l’intero ambito territoriale ottimale e ha sede legale a Catanzaro”: i suoi organi sono il Consiglio direttivo d’ambito, il direttore generale, “nominato – e’ previsto nel testo normativo – dal presidente della Giunta regionale sentito il Consiglio direttivo d’ambito” e in carica per 5 anni, e il revisore unico dei conti. Si dispone poi che la nascita dell'”Autorita’ Rifiuti e Risorse Idriche Calabria” determini la soppressione dell’Autorita’ Idrica della Calabria-Aic, con il passaggio del personale nel nuovo ente. Negli ultimi giorni la proposta di legge sulla nuova governance in tema ambientale ha acceso il dibattito politico a livello regionale: le opposizioni hanno lamentato il rischio di un possibile accentramento di poteri in capo al presidente della Regione e il mancato coinvolgimento dei Comuni nella fase di elaborazione del testo, mentre la maggioranza di centrodestra ha difeso la proposta parlando di “svolta” in tema di gestione dei rifiuti e dell’acqua in Calabria.

    La relazione illustrativa della proposta di legge elenca i motivi alla base di questa riforma, fortemente voluta dal presidente della Regione Occhiuto: “La gestione unitaria dei servizi pubblici locali – si legge – costituisce un indubbio valore aggiunto per il razionale svolgimento delle connaturate attivita’, in capo a un’unica governance che sia tuttavia espressione delle comunita’ locali, nel rispetto dei superiori principi di sussidiarieta’, differenziazione, adeguatezza e leale collaborazione. E’ necessario pertanto – prosegue la Giunta regionale nella relazione – procedere al riordino della disciplina in materia di organizzazione dei servizi pubblici locali ambientali e quindi alla proposizione di una proposta di legge che sia espressione dei predetti principi e nel contempo si avvalga di un modello di governance unico per il servizio idrico integrato e per il sistema di gestione dei rifiuti urbani”. La proposta di legge, composta di 21 articoli, si sofferma soprattutto sulla nuova “Autorita’ Rifiuti e Risorse idriche Calabria”, che – riporta il testo normativo – “e’ un ente pubblico non economico con personalita’ giuridica di diritto pubblico e autonomia amministrativa, contabile e tecnica”, al quale “partecipano obbligatoriamente tutti i Comuni della Calabria”. (AGI)

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