Quagliariello: “Con le mie due liste Donato vince al primo turno”

A condizione che superino il 10 per cento. Lo sprint finale di ‘Catanzaro Prima di Tutto’ e di ‘Catanzaro al centro’

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    Arriva Gaetano Quagliariello nella spessa afa pomeridiana di una Catanzaro insolitamente senza vento per presenziare al rush finale delle due liste succedanee della sua ‘Italia al Centro’, e magari qualcuno gli avrà spiegato che talvolta anche Catanzaro può presentare sorprese. Arriva il senatore accompagnato da Francesco De Nisi consigliere regionale, da Alfonso Dattolo sindaco di Rocca di Neto che consigliere regionale è stato in quota UdC, e da Fernando Sinopoli sindaco di Centrache e vice presidente della Provincia, fino a qualche settimana fa si sarebbe detto in quota Coraggio Italia ma in questo caso come in altri le quote sono ballerine perché i dissidi tra Toti e Brugnaro quando trasferiti in periferia implicano repentini adeguamenti.

    In ogni modo, sempre di “Grande Centro” dovrebbe trattarsi, invocato da molti, in un arco di sfumature che da Calenda arriva fino a Renzi toccando oltre ai già menzionati anche Mastella e Lupi, ma al quale finora manca la carta di garanzia che sarebbe rappresentata da una legge proporzionale che tarda a imporsi. Sul punto però, Quagliariello è convinto che “un Grande centro può esistere solo se si prescinde dalla legge elettorale. Se c’è il bisogno di un Centro, se questo bisogno è sentito dal basso, bisogna avere il coraggio di andare in questa direzione indipendentemente dalla legge elettorale, se si lega tutto a essa, diventa un gioco di palazzo e come tutti i giochi di palazzo è destinato a fallire”.

    Ma questa è una tornata elettorale amministrativa, e anche Quagliariello, come altri leader del centrodestra, tende a volverle sottrarre valore generale, anche soltanto a volere essere usata in chiave regionale, per potere ambire a qualche postazione di rilievo nella governance regionale dalla quale, sinora, ‘Italia al Centro’ non ha avuto concessioni: “Questa non è logica che ci appartiene, l’elezione di Catanzaro è innanzitutto importante per Catanzaro. E qui speriamo riesca a prevalere la soluzione che conviene di più agli abitanti di Catanzaro. Ci siamo presi le nostre responsabilità e speriamo che la maggioranza dei cittadini di Catanzaro le condividano”.

    Il candidato prescelto, Valerio Donato, non è presente.

    Nulla di strano, spiega con pazienza il senatore: “Questa è un’iniziativa di partito, il candidato Donato non fa parte del nostro partito, ma devo ricordare che abbiamo fatto altre iniziative con lui, ma a questa non c’è perché in politica ci sono momenti diversi e qui avevamo bisogno di fare un piccolo check interno primo dell’ultimo sprint, e l’ultimo sprint lo faremo accanto al candidato sindaco Valerio Donato. Che è l’uomo giusto perché così scelto dai catanzaresi, In un momento in cui non ci sono più ideologie, è giusto che non siano i partiti a imporre l’uomo, ma che sia scelto dalle persone che frequentano un luogo e lo conoscono. Quel che posso dire, senza fraintendimenti e ipocrisie, è che ho incontrato Donato che non conoscevo e mi è sembrato una persona che incarna un progetto civico e che ha voglia di restituire qualcosa a una città che gli ha dato tanto”. Val bene in questo caso anche un candidato che è stato uno storico militante del Partito democratico?  Non si scompone, Gaetano Quagliariello: “Se questo candidato è mosso da un sentimento civico e sa che i suoi compagni di strada sono persone hanno una fede liberale e rispondono a questo principio, nel momento in cui comparativamente è la persona più valida, va bene”.

    Quagliariello è impegnato in un tour nelle città meridionali medio grandi interessate alla tornata elettorale. Dopo Catanzaro sarà a Palermo e poi a L’Aquila. A Catanzaro è venuto a spronare le due liste che in lui vedono un riferimento nazionale, ambedue coordinate dal consigliere uscente non riproponente Andrea Amendola: ‘Catanzaro Prima di Tutto’ e ‘Catanzaro al Centro’.

    L’ambizione è di contribuire al successo della coalizione con un apporto elettorale vicino o superiore alle due cifre, dice genericamente Quagliariello, “superiore al 10 per cento” specifica Francesco De Nisi. Annuisce concorde l’assessora candidata consigliera Lea Concolino, più in disparte cerimonia fattivamente l’ex assessore Giampaolo Mungo. Un risultato così lusinghiero consentirebbe a Valerio Donato “di vincere al primo turno”. Parole di Gaetano Quagliariello.

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