In villa Margherita l’appello conclusivo della campagna elettorale di Wanda Ferro

Ho messo in campo la volontà di liberare la città dalle catene

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    Ha chiuso la sua campagna elettorale con un comizio in villa Margherita e poi in un Politeama gremito per la Vasco Rock Show, un tributo allo storico concerto di Vasco Rossi nella piana di Germaneto organizzato nel 2004 proprio da Wanda Ferro, allora assessore comunale alla Cultura, oggi candidata a sindaco di Fratelli d’Italia. Che dopo le introduzioni della coordinatrice cittadina Benedetta Villani e del presidente di Gioventù nazionale Silvio Rotundo – e alla presenza tra gli altri dell’ex sindaco Michele Traversa, dell’assessore regionale Filippo Pietropaolo, del consigliere regionale Antonio Montuoro, del sindaco uscente Sergio Abramo – ha ripercorso le tappe di una campagna elettorale “in crescendo, piena di entusiasmo”. “Ho ricevuto tanto calore dalla gente e l’abbraccio corale dei miei colleghi in Parlamento – ha aggiunto – non soltanto quelli che sono venuti a Catanzaro anche quelli che lo hanno testimoniato con degli interventi. I risultati saranno inaspettati non soltanto per Wanda Ferro ma anche per molti partiti e per molti movimenti”.

    Generico giugno 2022

    A chi le chiede conto di una candidatura decisa in ritardo, Wanda Ferro risponde che avrebbe potuto iniziare prima “se ci fosse stata una squadra con le stesse idee e soprattutto la stessa visione della città che ho io. Mi sarei aspettata una campagna elettorale con dibattiti dai contenuti diversi invece si è parlato sempre di eredità ricevute e mai di cosa si vuole fare o su come affrontare i problemi che affliggono la città. In questa campagna elettorale credo che si sia vista una città dalla doppia faccia: una faccia quella dei quartieri sud come Aranceto e viale Isonzo, dove nella quotidianità c’è lo spaccio di droga e la microcriminalità, ma c’è anche anche il volto degli insegnanti che resistono per dare un futuro ai ragazzini, dei ristoratori del quartiere marinaro che mettono la faccia contro la movida violenta, e c’è la città della cultura, dei musei, una città vivace che non è quella descritta da alcune trasmissioni televisive. Puntiamo sul rafforzamento del controllo del territorio, sull’implementazione della videosorveglianza, e al di là se sarò eletta sindaco, chiederemo un comitato di ordine e sicurezza affinché la zona sud della città possa avere un ripristino della legalità”.

    “Ho messo in campo la volontà di liberare la città dalle catene – ha concluso Wanda Ferro – di ridare coraggio speranza e abbattere il muro di rassegnazione dei cittadini. Faccio appello ad un voto di libertà che dia fiducia ad una politica che liberi la gente dal bisogno e che sul bisogno non costruisca i propri consensi, una città fatta di regole in cui i diritti non siano trasformati in favori”.

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