Inchiesta Imponimento, Riesame revoca misura di uno degli imputati

Seconda la Cassazione illogica la motivazione alla base dell'arresto di Giuseppe Costantino difeso dagli avvocati Franco Giampà e Francesco Iacopino,

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    Dopo un anno dall’esecuzione della misura cautelare della custodia in carcere, avvenuta in Svizzera il 15 giugno 2021, il Tribunale di Catanzaro ha scarcerato per mancanza di gravità indiziaria Giuseppe Costantino, imputato nell’inchiesta Imponimento della Dda di Catanzaro.

    L’accusa è di quelle pesanti: partecipe di un’associazione dedita al narcotraffico, con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa, e concorso in plurime ipotesi di coltivazione di sostanze stupefacenti.

    La difesa, da subito, nel presentare riesame avverso la decisione del GIP, aveva evidenziato la fragilità dell’impianto accusatorio, edificato su brandelli indiziari privi di reale capacità dimostrativa delle contestazioni provvisorie e, pertanto, aveva chiesto che il Costantino venisse restituito ai propri affetti, visto che al momento dell’arresto si trovava in Svizzera ove lavorava e viveva con la moglie e la figlia piccola di due anni.

    Nondimeno, il Tribunale del riesame aveva ritenuto di confermare la misura, senza peraltro confrontarsi con i temi sollevati dalla difesa, così costringendo il prevenuto a ricorrere in Cassazione. Ed è proprio la Suprema Corte che, nell’accogliere il ricorso degli avvocati Franco Giampà e Francesco Iacopino, ha annullato con rinvio l’ordinanza del riesame, in forza della quale si era mantenuto in vinculis l’imputato, evidenziando come la motivazione del provvedimento impugnato fosse -effettivamente- affetta da «sostanziale illogicità […] sia in relazione ai reati fine sia in relazione alla fattispecie associativa. Relativamente a tale ultimo contesto, infatti, non sono state specificate argomentazioni – ulteriori rispetto alla partecipazione ai reati scopo – che fondino l’affermata gravità indiziaria». Oggi, in sede di nuovo esame della posizione del Costantino, preso atto del contenuto demolitivo della sentenza della Cassazione, il Tribunale del riesame ha accolto la tesi difensiva, annullando l’ordinanza cautelare e disponendo l’immediata liberazione del cautelato.

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