Salario minimo, potere al popolo in piazza a Soverato domenica

Un banchetto di raccolta firme a sostegno della proposta di legge. L’iniziativa rientra nella campagna nazionale a sostegno del disegno di legge

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    Domenica,17 luglio, sul lungomare di Soverato, Potere al Popolo Catanzaro organizzerà un banchetto di raccolta firme a sostegno della proposta di legge sul salario minimo di 10€ l’ora. L’iniziativa rientra nella campagna nazionale a sostegno del disegno di legge scritto da attivisti e attiviste di Potere al Popolo, che ha già visto la partecipazione di 30 città italiane nelle ultime settimane.

    «L’Italia è tra i 6 Paesi in Unione Europea (su 27) a non avere una previsione legale sul salario minimo insieme a Danimarca, Cipro, Finlandia, Austria e Svezia – si legge nel documento nazionale – Detto in altri termini, 21 paesi dell’UE hanno un salario minimo legale; noi no, ma è decisamente arrivato il momento di porsi il problema.
    In Italia, l’11,8% di chi lavora vive in condizioni di povertà, con punte del 15,6% tra chi ha dai 18 ai 24 anni (INAPP)».

    «Ad essere maggiormente colpiti dal lavoro povero sono soprattutto le donne, i giovani, i migranti, maggiormente impiegati nel settore del turismo, della ristorazione, della logistica, dell’agricoltura ed infine, nel lavoro di cura e domestico – spiega Potere al Popolo, che sottolinea come «il povero riguarda, in particolar modo, i prestatori subordinati standard con bassa professionalità occupati in settori poveri, i “finti autonomi”, ovvero i lavoratori autonomi “economicamente dipendenti”, i lavoratori occupati con contratti a termine, part-time involontari e contratti di somministrazione di lavoro e, infine, dei lavoratori a chiamata, occasionali e delle piattaforme (vedi lo studio “Working, Yet Poor” (“WorkYP”), finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma di ricerca Horizon 2020)».

    «L’11 novembre 2021 – prosegue il comunicato – il Parlamento europeo ha votato a maggioranza una nuova direttiva per l’introduzione in tutta l’Unione del salario minimo. La direttiva era stata proposta dalla Commissione europea nell’ottobre 2020 ed è stata oggetto di una lunga trattativa. Il testo nella sostanza è destinato a lasciare tutto all’iniziativa politica dei singoli Stati, perché non impone un minimo legale, limitandosi a sottolineare la necessità che un minimo venga stabilito, o per legge o per mezzo della contrattazione collettiva»

    «Lavoriamo tanto, spesso in modo precario, pericoloso, con salari da fame, insufficienti per vivere dignitosamente – denuncia Potere al Popolo – Più di una persona su dieci in Italia vive in povertà anche se lavora! La percentuale aumenta tra i giovani, 1 lavoratore/trice su 6 è povera»

    «Adesso Basta! Lanciamo una grande mobilitazione per far sì che chiunque, quale che sia il lavoro che svolge, guadagni almeno 10 euro l’ora! – Rilancia l’organizzazione – Non è volere la luna, ma una paga davvero minima ma che oggi è superiore allo stipendio di tante lavoratrici e lavoratori. È il primo step per riconquistare dignità, diritti e per ridare importanza al lavoro che facciamo. Portiamo avanti la baracca per imprenditori, manager, ricchi che campano di rendita a spese nostre, e trovano anche il coraggio di lamentarsi».

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