Tempi brevi e procedure snelle per i concorsi dei Centri per l’impiego foto

Conferenza stampa congiunta Regione-Formez, che gestirà le prove. Si parte il 2 agosto per assumere 588 unità in diversi profili professionali

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    Ci sono i dettagli tecnici e anche le motivazioni politiche e amministrative che le sottendono, queste ultime in linea con quanto già previsto e comunicato dal presidente Roberto Occhiuto fin dai primi atti del suo mandato. I concorsi per potenziare con robuste immissioni di personale l’attività dei centri per l’impiego dell a Calabria si svolgeranno a breve, addirittura entro pochi giorni. Questi i tempi e le dimensioni numeriche delle prove, secondo quanto illustrato dal dirigente della direzione di reclutamento del Formez, Francesco Rana, nella conferenza stampa congiunta Regione-Formez al dodicesimo piano della Cittadella regionale di Catanzaro.

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    I concorsi gestiti da Formez PA bandiranno complessivamente 588 posti, 487 a tempo indeterminato e 81 a tempo determinato, per i quali si sono candidate 47.194 persone. Ci sono 10 profili professionali richiesti per 7 bandi in totale: specialista in servizi per il lavoro, analista del mercato del lavoro, specialista in comunicazione, specialista informatico, istruttore direttivo amministrativo finanziario (un bando è dedicato ai disabili), istruttore amministrativo contabile (un bando è dedicato ai disabili), collaboratore professionale amministrativo. Ad agosto cominceranno le prove concorsuali per il profilo di istruttore amministrativo contabile. Successivamente si procederà con gli altri profili. Per il profilo professionale di istruttore amministrativo contabile (diplomati) si sono candidati in 26.356 per un totale di 177 posti di categoria C, a tempo indeterminato e pieno. Le prove scritte si terranno in 6 diverse sedi e in 5 città: Reggio Calabria (RC), Rende (CS) due sedi, una dedicata ai provenienti da fuori regione, Ficarella, frazione di Lamezia Terme (CZ), Crotone (Kr) e Vibo Valentia (Vv): dal 2 al 4 agosto, per due sessioni al giorno per un totale di 6 sessioni.

    Più nel dettaglio: per le due sessioni giornaliere che si svolgeranno in tutte le 6 sedi: a Catanzaro saranno convocati complessivamente 6423 candidati, a Reggio Calabria 7065 candidati, a Cosenza sede 1 5208 candidati, a Cosenza sede 2, 4647 candidati, a Crotone 1329 candidati e a Vibo Valentia 1864 candidati. La prova scritta, che si svolgerà in completa modalità digitale, consiste nella risoluzione di 40 quesiti a risposta multipla sulle materie indicate dal bando con un punteggio massimo attribuibile di 30 punti. Il tempo a disposizione per lo svolgimento della prova scritta sarà di 60 minuti. La prova si intende superata se è raggiunto il punteggio minimo di 21/30.

    “Dal primo giorno del mio insediamento – ha detto il presidente Roberto Occhiuto – avevo promesso che avremmo avviato tutte le procedure di selezione utilizzando il Formez, con commissioni costituite direttamente dal Ministero per la Funzione pubblica, senza prove orali, in maniera tale che si annulli la discrezionalità e che i concorsi siano il più trasparente possibile. E così è stato. Oggi presentiamo il concorso per i Centri per l’impiego: è un modo per dimostrare ai giovani calabresi che questo governo regionale vuole investire sul merito e sulla trasparenza ed è un modo anche per dimostrare al Paese che le istituzioni calabresi hanno l’intenzione di fare sul serio, cioè di qualificare l’apparato burocratico della Regione, perché sto sperimentando personalmente quanto importante sia avere l’apparato burocratico costituito da giovani capaci, meritevoli, che hanno entusiasmo e voglia di far crescere la Calabria”.

    “Sarà assicurata l’assoluta trasparenza del concorso – ha assicurato l’assesore regionale al Personale, Filippo Pietropoalo. Il Formez è abituato a gestire queste iniziative e, pertanto, abbiamo la garanzia di uno svolgimento corretto del concorso. Puntiamo sui criteri di merito e trasparenza e, per evitare possibili interlocuzioni o intromissioni, abbiamo preferito non prevedere i colloqui orali. Inoltre, i quiz predisposti dal Formez saranno visionati da una commissione composta da soggetti indicati dal Ministero della Funzione pubblica. Credo che tutto questo possa essere definito uno storico cambio di passo per la nostra Regione”.

    “È la prima volta che vengo in Regione Calabria – ha detto a sua volta il presidente di Formez Alberto Bonisoli – e sono molto contento di presentare il concorso che partirà a giorni e che inizia una serie di prove che porteranno a un numero importante di assunzioni per la Regione. Formez farà tante attività, tra cui un importante volume di bandi pubblici. Siamo contenti della risposta che arriva dalla Calabria e in particolare vediamo che funziona bene anche l’accoglienza a questa nuova modalità di svolgimento dei concorsi che stiamo utilizzando da alcuni mesi: abbiamo tolto la carta, abbiamo c’è la possibilità di svolgere il concorso utilizzando solo un Ipad e con la garanzia del completo anonimato, le domande sono randomizzate, cioè sono le stesse per tutti ma escono in modo casuale e quindi si annulla la possibilità di copiare e poi c’è la possibilità di accorciare i tempi in maniera importante introdotta l’anno scorso con la riforma dal ministro Brunetta e questo fa sì che possiamo misurare la durata dei concorsi nell’arco dei mesi e non nell’arco degli anni come eravamo abituati in passato”.

    Dal presidente Occhiuto è giunta anche una precisazione per quanto riguarda il futuro dei ‘Navigator’ assunti a tempo determinato durante il primo governo Conte: “Noi abbiamo previsto in tutte le procedure di selezione meccanismi per asciugare il bacino del precariato, dal primo giorno del mio insediamento ho detto che avrei lavorato per ridurre il numero dei precari che lavorano a vario titolo nella Regione per creare nuovi posti di lavoro, e così stiamo facendo. È evidente che l’obiettivo è anzitutto quello di utilizzare le procedure concorsuali per assumere nuovi giovani e per stabilizzare quanti lavorano nei Dipartimenti, e spesso costituiscono, pur da precari, il tessuto della burocrazia regionale. Dopo tanti anni mi sembra che sia doveroso che il governo regionale istituisca dei percorsi utili a far pensare al loro futuro con più tranquillità”.

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