La Catanzaro di Fiorita in sessantaquattro pagine

Divulgate in anticipo le linee di mandato che il sindaco leggerà lunedì prossimo in Consiglio. Ne diamo una sintesi

Lunedì 5 settembre il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita leggerà al Consiglio comunale, allo scopo riunito, le linee di mandato 2022/2027. Nessuno potrà avere un moto di sorpresa o di meraviglia perché nel frattempo, grazie alla collaborazione spontanea e generosa di uno o più consiglieri, le 64 pagine che le contengono sono state gentilmente fornite alla pubblica opinione. Il deposito in segreteria da parte del gabinetto del sindaco doveva servire a venire incontro a un desiderio espresso dalla minoranza consiliare più che a un obbligo regolamentare che non sussisteva, una volta soddisfatto il rientro nei tempi limite fissati in sessanta giorni dalla convalida degli eletti consiglieri compreso il sindaco, avvenuta il 21 luglio. Siamo in grado, come altre testate, di anticiparne ampi stralci, suggerendo al sindaco di procedere in seduta di Consiglio a procedere come si fa con le delibere di cui non si ritiene necessario leggere il dispositivo: darle per già lette, consentendo così al presidente di passare direttamente alla discussione. Si risparmierà tempo. Non denaro, che è variabile indipendente.

Il documento è ampio e articolato, giustifica tutto il tempo che Fiorita si è voluto assegnare per l’adempimento obbligatorio. Vi si possono intravedere numerosi spunti già desunti in campagna elettorale, con alcune suggestioni che sembrano derivare anche da altri protagonisti della campagna, non necessariamente poi confluenti nella maggioranza attuale. A proposito, è illuminante una premessa posta dal sindaco: “L’ampiezza (in sede di ballottaggio, ndr) del consenso popolare del Sindaco ha consentito di colmare l’anomalia che ha assegnato la maggioranza dei seggi alla coalizione del candidato perdente, liberando l’autonomia responsabile di alcuni consiglieri che non si sono sentiti rappresentati da un’alleanza rivelatasi più elettorale che non politico-programmatica. La stessa elezione del Presidente e del vicepresidente di questa Assemblea, favorita dall’atteggiamento responsabile di un significativo gruppo di consiglieri, rappresenta una ricerca di stabilità istituzionale, di governabilità finalizzata al cambiamento”.

Legalità e Gratteri
Di seguito diamo alcuni punti di maggiore interesse, rimandando una valutazione più generale. Scrive Fiorita nelle linee: “È evidente che è assolutamente indispensabile ricostruire un’immagine positiva del Comune e ciò non può che avvenire attraverso prassi di buon governo, assoluta trasparenza degli atti prodotti, difesa intransigente della legalità. Come atto fortemente simbolico, proporrò al Consiglio Comunale il conferimento solenne della Cittadinanza Onoraria di Catanzaro al Procuratore Capo della Repubblica dott. Nicola Gratteri, per i meriti acquisiti nella lotta alla criminalità organizzata”.

Riprogettare il modello di Città
“Se non si vuole fare di Catanzaro una Città spettrale, bisogna convincere con i fatti i giovani a restare, offrendo loro opportunità di formazione e lavoro, ma anche nuovi modelli di intendere lo studio, lo svago, le passioni culturali, lo sport”.

Fiorita intravede un nuovo modello di Città Green: Catanzaro Città nella Natura. Ed affronta la questione energetica ed auspica le Comunità energetiche rinnovabili quando definisce Catanzaro la Città del Sole e del Vento. Aspirazione che ben si congiunge con i nuovi lavori e le nuove professioni: dall’Economia tradizionale all’economia della Conoscenza, di cui sarà parte diligente il Distretto Biomedico da collocare nella Valle del Corace.


La programmazione nazionale e comunitaria. La dirigenza comunale.
Scrive Fiorita: “Non dobbiamo dimenticare che la Città – salvo la parentesi dell’Amministrazione Olivo e la breve esperienza di Michele Traversa – è stata amministrata per 19 anni dalla stessa persona, Sergio Abramo, che ha plasmato Catanzaro secondo le sue visioni e ha incardinato più del 90% degli investimenti e il 100% delle scelte.  Oggi, purtroppo, dobbiamo rivisitare un complesso di finanziamenti richiesti dalla vecchia Amministrazione, ben sapendo che la gran parte di questi atti non sono modificabili. Cercheremo, nel limite del possibile, di salvare tutti i finanziamenti in corso, privilegiando quelli che risultano effettivamente utili alla Città e in particolare quelli che riguardano le periferie e l’inclusione sociale.

La passata Amministrazione sostiene di avere lasciato in eredità una programmazione finanziaria di circa 400 milioni di euro, a valere sui fondi POR 2021-2027 e quindi su Agenda Urbana, sui CIS, sulla Rigenerazione Urbana, sui Fondi Regionali e Ministeriali. Sul piano formale, è vero. Molti interventi contenuti nella corposa programmazione ci appaiono utili e irrinunciabili, altri ci convincono molto meno, altri ancora ci appaiono solo titoli sganciati dalle esigenze della Città. Rischia di essere un indistinto calderone in cui confluiscono varie linee e missioni di finanziamento.

Desta perplessità, in questo quadro ingessato, il fatto che la passata Amministrazione abbia inteso prorogare ben oltre il limite della fine della legislatura delicati incarichi dirigenziali e di management delle società partecipate, precludendo alla nuova Amministrazione la possibilità di operare una valutazione sui risultati raggiunti e quindi compiere un’azione di rilancio manageriale. Non intendo esporre l’Amministrazione a sgradevoli e inutili contenziosi, ma mi rimetto alla correttezza e alla buona fede dei professionisti incaricati nelle società partecipate, da cui mi aspetterei, in ragione della natura fiduciaria degli incarichi, un passo di lato che sarebbe da me molto apprezzato”.
L’accordo bonario sui lavori del Ceravolo e altre pendenze
“Consentitemi – è sempre il sindaco Fiorita – anche di esprimere preoccupazione per alcuni atti adottati dalla passata Amministrazione e che potrebbero avere un impatto molto negativo sui nostri conti e sul nostro bilancio. Mi riferisco alla vicenda dell’accordo bonario sui lavori di riqualificazione dello stadio Ceravolo, prima ratificato e poi annullato dalla Giunta Abramo, e che oggi espone il Comune ad un debito di oltre un milione di euro, per non parlare del debito di 140 mila euro contratto a seguito della mancata rendicontazione necessaria per conseguire il contributo ministeriale legato all’emergenza Covid per gli edifici scolastici o alla controversia instaurata con l’Agenzia delle Entrate che potrebbe avere effetti devastanti per il bilancio comunale. Quanto accaduto getta un’ombra sulle pratiche di governo dell’Amministrazione, intesa non solo come organi politici, ma anche e forse soprattutto come apparato tecnico-burocratico. Accogliendo le sollecitazioni di alcuni capigruppo, ho disposto l’opposizione del Comune alle azioni giudiziarie messe in atto dall’Associazione di imprese che hanno svolto i lavori per lo stadio Ceravolo e ora mi accingo a segnalare l’intera vicenda alla Corte dei Conti per le valutazioni di conseguenza”.
Catanzaro Capoluogo. Dal declino a una nuova centralità
Il declino di Catanzaro Capoluogo della Calabria è nelle cifre e nel suo isolamento politico e istituzionale, plasticamente rappresentato dalla quasi cancellazione della sua rappresentanza nel Consiglio Regionale, passata da sei a un solo consigliere.  Catanzaro è una Città sempre meno giovane e che perde ogni anno duemila abitanti, in buona parte ragazzi nella fascia d’età tra i 18 e i 30 anni, l’età in cui si coltivano e spesso si realizzano i sogni e le aspirazioni.  La popolazione è passata dagli 87.397 abitanti di gennaio 2020 agli attuali 85.544, con un saldo negativo di 1.853 abitanti. La rappresentazione positiva che è stata data dalla passata Amministrazione non trova riscontro nella realtà”.
Fiorita individua due strumenti utili, finanche certi per la rinascita, se accompagnati da adeguate risorse: una legge speciale per Catanzaro Capoluogo e il progetto della Grande Catanzaro, Città Metropolitana di fatto attraverso l’apertura ai comuni della cintura urbana: Albi, Borgia, Botricello, Caraffa, Cortale, Fossato Serralta, Gimigliano, Marcellinara, Pentone, San Floro, Settingiano, Sellia, Sellia Marina, Soveria Simeri, Simeri Crichi, Squillace, Stalettì, Tiriolo e Zagarise. Altro atto simbolico sarà la richiesta alla Regione e al Ministero competente che la denominazione ufficiale del vicino scalo aeroportuale sia LAMEZIA TERME – CATANZARO. L’asse metropolitano Catanzaro-Lamezia Terme si farà, perché è un processo inevitabile e importante, ma si farà solo quando Catanzaro avrà rialzato la testa e si porrà in maniera quanto meno paritaria con la consorella.

Grande rilievo viene dato agli strumenti della programmazione urbanistica, iniziando dal PSC, e passando al piano di rigenerazione per le incompiute e per gli edifici dismessi, al sistema dei trasporti, della mobilità e della sosta: Alta Velocità, aeroporto, programmi di RFI, metropolitana, funicolare, ex stazione di Sala, autostazione e piano dei parcheggi.

Le grandi funzioni
Le linee analizzano nel dettaglio ciò che vengono definite “le grandi funzioni”.

Le grandi funzioni 1 / Il sistema sanitario: azienda unica, Facoltà di medicina e formazione dei nuovi medici, nuovo ospedale, ospedalità privata. Di nuovo c’è la difesa della Facoltà di Medicina. L’accordo con l’Unical va disdettato e riscritto su nuove basi. L’accordo UMG-UNICAL deve essere immediatamente disdettato unilateralmente dal Rettore De Sarro per le gravi inadempienze contrattuali dell’UNICAL e riscritto su nuove basi che tutelino rigorosamente le prerogative e il ruolo della Facoltà di Medicina di Catanzaro.

Le grandi funzioni 2 / L’Università della Magna Graecia.  La Città dello studio
Le grandi funzioni 3 / Il Distretto della Giustizia
Le grandi funzioni 4 / Catanzaro Città sul Mare.
Porto, Polo Fieristico, Depurazione e Bandiera blu

Grandi funzioni 5 / Il Centro Storico da Polo degli Uffici a Borgo delle Arti, della Cultura, dell’Alta Formazione e del Gusto.

C’è spazio, nelle linee, per le questioni che urgono:
La questione idrica, i rifiuti e la cura della Città. Fiorita ne è consapevole: “La Città ci chiede uno sforzo straordinario per garantire servizi essenziali come l’acqua, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, la cura delle strade, la manutenzione degli alvei dei torrenti e delle fiumare”. Il documento affronta le soluzioni possibili.

La questione Stadio “Ceravolo”
Si rileva nelle linee di mandato: “Il Comune (negli anni passati, ndr)ha affrontato nel peggiore dei modi la questione della riqualificazione e della ristrutturazione dell’impianto, sprecando più di 7 milioni di euro negli ultimi dieci anni, per interventi che non hanno risolto nessun problema e reso ancora più brutto lo stadio sotto il profilo estetico”. Secondo Fiorita è prevedibile ed economicamente sostenibile un progetto di risistemazione complessiva del Ceravolo. “Tale progetto dovrebbe trasformare il Ceravolo in un impianto moderno, efficiente, con seggiolini comodi e sicuri, con accessi agevoli, dotato di tecnologie per le energie rinnovabili, prevedendo anche servizi come ristorazione, fitness, uno spazio per ospitare il Museo storico del Catanzaro”.
Per ultimi, ma non ultimi, i paragrafi dedicati alle

Politiche sociali. Una Città inclusiva e coesa.
L’attività dell’Assessorato alle Politiche Sociali non potrà prescindere da un corretto e completo utilizzo dei fondi regionali e comunitari disponibili. Tra le priorità da affrontare è il sostegno a fasce di cittadinanza a rischio di esclusione, o già palesemente emarginate, come quelle residenti in alcuni quartieri a sud della città.  


Politiche per le periferie.
Rompere l’isolamento di ogni singola periferia, mettendola in relazione con le altre e, più in generale, con le aree centrali e direzionali della Città. una struttura snella, coordinata dal Sindaco e formata da professionalità e competenze, che abbia compiti di coordinamento di tutte le realtà che hanno come scopo istituzionale/statutario lo sviluppo del territorio, compresi i gruppi spontanei di cittadini che abitano le periferie.

Primi strumenti da utilizzare sono i progetti di riqualificazione Urbana deliberati dalla giunta regionale nel giugno scorso relativi alla riprogrammazione del Psc.
Le società partecipate: la priorità Catanzaro Servizi. Fiorita ha avocato a sé il ramo Partecipate. Segno dell’attenzione che gli riserva. “Il dossier più complesso e impegnativo riguarda Catanzaro Servizi. per la confusione che ha caratterizzato la sua evoluzione e per la stratificazione di scelte non sempre razionali e trasparenti”, il che impone “una riflessione profonda sulla sua struttura, sui suoi obiettivi, sulla sua articolazione”.