Catanzaro città nuova. L’ambizioso progetto di Nicola Fiorita segui la diretta

Il sindaco legge le sue linee in diretta “differita” per via della loro anticipazione

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    Preceduta da continuate se non stucchevoli botte e risposte – di numero non di molto inferiore al prolungato scambio tra McEnroe e Lendl al Roland Garros dell’84, sull’eguale interesse i pareri divergono – si apre la seduta del Consiglio comunale che il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita dedica alla presentazione delle linee programmatiche di mandato 2022-2027. Già programmata per i giorni immediatamente successivi alla composizione dell’Ufficio di presidenza, il suo rinvio, motivato da impegni improrogabili del sindaco, ha provocato note congiunte di censura dei capigruppo di opposizione ai quali di rimbalzo è seguito il controcanto dei colleghi di maggioranza, e viceversa, su diversi argomenti – quali il rapporto fiduciario tra giunta e consiglio, la liceità della divulgazione anticipata delle linee, permanenza e turnover della dirigenza, il management delle partecipate – che saranno ovviamente al centro del dibattito atteso in aula.

    Alle 9, 50 con 22 presenze la seduta il presidente Gianmichele Bosco dichiara valida la seduta. Dà lettura del numero delle delibere che il Consiglio comunale ha approvato nelle sedute da gennaio ad agosto, in numero superiore a ottanta e chiede all’Aula l’approvazione dei verbali relativi. Diciotto favorevoli, 5 astenuti.

    Linee programmatiche, la parola al sindaco Nicola Fiorita. Premessa. Le polemiche sono state originate da una serie di note stampa che hanno travisato in maniera grossolana il suo pensiero che non voleva assolutamente censurare il ruolo della stampa, che fa benissimo il suo lavoro. Ma la consegna delle line programmatiche in anticipo aveva voluto andare incontro alle esigenze manifestate dai consiglieri. Non era un obbligo, e pur in assenza di precedenti, ha ritenuto fondamentale agevolare il ruolo dei consiglieri. Per questo ha censurato la trasmissione alla stampa perché chi lo ha fatto ha tradito il ruolo centrale del Consiglio. Non raccoglierà perciò l’invito (nostro, ndr) di un giornalista a dare per lette le linee programmatiche. La correttezza e la trasparenza sono la linea maestra.

    Diamo di seguito i punti toccati. Individuazione di nuovi momenti e strumenti di partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa. Improponibili le circoscrizioni si può ovviare con i Consigli di quartiere. Propone di insignire il procuratore Nicola Gratteri della cittadinanza onoraria. Crisi climatica e adesione all’appello dei sindaci per la salvaguardia degli equilibri naturali. Catanzaro Città Green. Grande parco naturale. Ci vuole una bussola e occorrono confronti con altre realtà, mentre si attende il risultato del lavoro sulla pineta di Siano. Pineta di Giovino, difesa all’assalto della speculazione iniziata con lo sconfitto piano di tripartizione.  Farne in questa consiliatura occasione di sviluppo sostenibile. Crisi climatica. Catanzaro ricca di fonti rinnovabili. Piano di condimento dei consumi negli edifici pubblici e della illuminazione pubblica.
    Crisi del lavoro in città, sia nel privato che nel pubblico. Il Comune ha ruolo di iniziativa politica nei confronti del governo e della Regione. Monitoraggio delle vertenze in atto. Nuove occasioni nel campo della sanità e della cura alle persone. Aprire nuove opportunità. Distretto Biomedico nella valle del Corace.

    Le aspettative della cittadinanza rispetto al cambiamento. Uscita da un lungo periodo di governo imperniato sulla persona del sindaco Sergio Abramo (non nominato, ndr), una sorta di monarchia che ha plasmato la città e influenzato i futuri programmi con relativi finanziamenti che vanno salvaguardati privilegiando i più utili, periferie e servizi sociali. Gli incarichi prorogati sul presente mandato nel management e nella dirigenza portano il sindaco ad appellarsi alla sensibilità dei singoli senza esporre a rischi contabili il Comune.

    Effetti devastanti sul presente bilancio di alcuni atti amministrativi, con debiti fuori bilancio di un milione dell’accordo bonario sulla palazzina dello Stadio, così come la vertenza in atto con l’Agenzia delle entrate. Ha dato mandato all’ufficio legale per l’opposizione all’accordo bonario. “Camminiamo sull’orlo del burrone”. I finanziamenti vincolano l’amministrazione fino al 2027. Un indistinto calderone in cui confluiscono cose buone e meno buone. Molte rischiano di rimanere sulla carta. Si farà di tutto per non perdere un centesimo, ma si farà una scala di priorità.

    Debolezza politica della città. Catanzaro è capoluogo in declino. Ma declino non è destino. C’è da recuperare centralità. Diventando Città Regione, casa di tutti i calabresi. Strumenti: Legge speciale Catanzaro Capoluogo e la Grande Catanzaro. Appello al presidente del Consiglio regionale Mancuso per una corretta impostazione della legge speciale. Proposta di una sede Rai in città adeguata e funzionale. La Grande Catanzaro sia Città metropolitana di fatto. L’idea era anche nelle linee di Abramo. Fiorita non ci trova nulla di strano, se non rilevare che nessun atto concreto sia stato compiuto in quella direzione. Asse metropolitano Catanzaro Lamezia si farà ma solo quando Catanzaro avrà rialzato la testa.

    Importanza strategica del Piano strutturale comunale. Incontri con gli ordini professionali promossi dal vice sindaco Giusy Iemma. Catanzaro è città divisa da ricondurre in unità. Scelte strategiche per il recupero del centro storico e la ricongiunzione dei quartier. Due aree imprescindibili: area direzionale del Corace e Giovino. Necessità di una strada diretta De Filippis – variante Due Mari che porti in due minuti dal centro all’area del Corace.

    Opere incompiute e da ultimare, caso eclatante Parco Romani. Strada lunga e difficile ma da percorrere. Aeroporto di Lamezia, sua centralità strategica e necessità di avere ruolo attivo nella gestione. Terminal in città. Variazione del nome in Aeroporto di Lamezia Terme-Catanzaro.  Infrastrutture ferroviarie e metropolitane. Linea T che colleghi Squillace a Giovino. Verifica della possibilità di recupero della Stazione di Sala. Piano dei parcheggi. Autostazione per i bus, situazione attuale indecente. Previsioni finanziarie per Musofalo e Politeama.

    Sanità pubblica non proprietà esclusiva della Regione e dell’Università. Errore la non partecipazione del sindaco alla Commissione paritetica. Seduta specifica del Consiglio comunale. Sì all’Azienda unica ospedale policlinico. Nessuna componente sia predominante. Nuovo ospedale e suoi finanziamenti, utilizzazione per il miglioramento dell’attuale Pugliese Ciaccio. Facoltà di medicina. “Grandi sciocchezze sulla mia posizione di docente all’Unical”.  Il corso interateneo è funzionale all’istituzione di una facoltà di medicina ad Arcavacata.  Apprezza le posizioni di denuncia di Valerio Donato e di Sergio Costanzo. L’accordo con Unical sia disdetto unilateralmente dal rettore De Sarro. Si appella al ruolo di convincimento che può svolgere il professore Donato. Rapporto tra Comune e Università da rinsaldare e rinnovare, con una Consulta permanente alla quale auspica la partecipazione del professore Donato e dell’avvocato Antonello Talerico. Città Campus, dove è belo e conveniente studiare.

    Case di comunità. L’accordo tra il presidente Occhiuto e il ministro Speranza penalizza Catanzaro che necessita di una terza Casa e adeguati finanziamenti nella medicina territoriale.
    Distretto della Giustizia, terza fabbrica della Città. Plauso alla nuova sede della Procura.

    Catanzaro Città del mare. Completamento del porto, conclusione in questi giorni delle indagini ambientali richieste. Accelerazione appena ricevuta la Via. Questione pontili. Ritardi e inefficienze della vecchia amministrazione. In queste ore viene rilasciata l’autorizzazione alla Calmar. Completamento del lungomare con pista ciclabile e del retroporto. Funzione ambiziosa non limitata a parcheggio dei natanti. Polo fieristico. Perplessità per l’affidamento della gestione alla Fondazione Politeama. Altro modello di gestione. Impegno per la Bandiera Blu. Impegno che passa per la nuova piattaforma depurativa. Dal Consiglio venga istituita una Commissione d’inchiesta per capire cosa abbia impedito negli ultimi due mandati di realizzare il nuovo depuratore pur in presenza dei finanziamenti relativi. Nuovi parcheggi. Cinema Orso, sua fruizione pubblica. Ex mercato, centro si servizi per le imprese. Ex Delegazione, suo possibile utilizzo come sala di studio universitario.
    Centro storico. Svalutazione della sua esclusiva funzione pubblica, trasformazione in Borgo della cultura, delle arti e del food. Ambizioso progetto di accessibilità logistica.

     

    Isola pedonale, scelta di civiltà. Due opzioni immediate. Week end e tratto limitato. Non escluso un referendum consultivo. Area ex Serravalle. Villa Margherita, museo provinciale, biblioteca De Nobili, Accademia di belle arti. Piazza Duomo, stato né utile né dignitoso. Riserve sulle azioni compiute alle scuole Mazzini e Maddalena. Nuova residenzialità. Cultura, non si parte da zero. Rete tra pubblico e privato. Museo della Seta e Museo delle Carrozze. Museo del Rock da difendere e valorizzare. Fondazione Rotella. Corsi di perfezionamento universitari al San Giovanni, scarsa ricaduta. Archivio di Stato, è calato il silenzio. Nuova vita alle botteghe artigiane. Food, motore economico del centro. Gestione diretta agli operatori food delle Gallerie del San Giovanni. Rete commerciale di qualità, inutile inseguire i centri commerciali. Comodato d’uso per le vetrine inutilizzate. Uso delle scenografie proiettate sui palazzi. Consulta permanente con gli operatori commerciali.
    Assessorato alla Conoscenza. Non trovata mediatica, ma scelta precisa che collega istruzione e cultura. La logistica e l’organizzazione del sistema scolastico sembrano fermi agli anni sessanta del secolo scorso.

     

    La condizione dei sessanta edifici non è degna del capoluogo di regione. Cronoprogramma serio e concreto degli interventi. Un solo asilo nido pubblico. Lontanissimo dallo standard. Progetto Catanzaro 0/6. Quanto prima un secondo asilo comunale. Cultura per tutti, non concezione elitaria, che sostenga i processi di inclusione sociale. Non disconoscere l’accordo per la nascita del Politecnico delle Arti tra i diversi prestigiosi soggetti. Ma perplessità sulle modalità e sugli appigli normativi. Messa a disposizione alle biblioteche scolastiche di un congruo numero di lettori digitali. Premio letterario Catanzaro. Rafforzamento del Progetto Gutenberg. Ventennale del Teatro Politeama, necessità di una svolta della Fondazione con maggiori risultati nella produzione e nella partecipazione. Revisione e snellimento del modello manageriale, due figure al posto delle quattro attuali. Mostre e Musei. Catanzaro Città di Mimmo Rotella. Maestro Saverio Rotundo, U Ciaciu.

    Catanzaro Città della Musica. Ruolo Conservatorio. Il sindaco ha cambiato idea, da una iniziale dubbiosa a una positiva rispetto all’apertura all’ex Stella. Creazione di uno studio di registrazione. Museo degli strumenti della musica popolare, idea di Danilo Gatto. Museo della Civiltà contadina. Recupero cittadino dell’archivio di Emilia Zinzi. Festa di San Vitaliano. Mirabilia. Giangurgolo. Nuova iniziativa sul cinema. MGFF ottimo, ma bisogna rinvigorire il rapporto con la città. Casa de cinema, Cineteca della Calabria. Catanzaro città d’adozione di Gianni Amelio. Gradi eventi. Non partiamo da zero. Ma Catanzaro è stata tagliata furi dai grandi eventi musicali e di spettacolo. Notte piccante, nuovo format che veda la partecipazione concreta dei privati. Circuiti turistici e culturali allargati al patrimonio circostante.

    Servizi essenziali, acqua, pulizia delle strade, regimentazione corsi d’acqua. A Catanzaro arriva nei serbatoi più acqua della media europea. Il problema è la rete vetusta, con 30 rotture al giorno. La lotta agli allacci abusivi ha portato già a risultati significativi. Ingegnerizzazione delle condotte. Raddoppio dell’acquedotto del Guerriccio. Convenzione con il Comune di Pentone.

    Ci muoviamo su una situazione paradossale. Abbiano difficoltà di cassa, quindi difficoltà nelle risposte nell’immediato, ma grande disponibilità di progettazione. Lotta all’inciviltà dell’abbandono dei rifiuti. Uso più esteso delle fototrappole. Stato dei corsi d’acqua. Interventi già in corso sulla loro pulizia. Dissesto idrogeologico. Interventi su Ianò.

    Catanzaro Città dello sport 2023. Ma situazione deficitaria dell’impiantistica sportiva. Restituzione dei due Palazzetti, ma non esiste campo di atletica omologato, e la dotazione scolastica è del tutto inadeguata. Nuovo piano sullo sport. Si interverrà sullo Stadio Ceravolo. Cercare e trovare un fattivo accordo con la società che è proprietaria della squadra di calcio. Improponibile una nuova collocazione, fattibile un progetto che dia nuova e moderna vita al Ceravolo, che serva allo sviluppo del quartiere.

    Politiche sociali. Priorità assistenza alle fasce più deboli. Attività dell’assessorato fortemente penalizzata dalla carenza di personale sia amministrativo sia socio sanitario. Ludopatia. Creazione del Garante delle persone private della libertà. Violenza contro le donne.

    Sicurezza. Assessorato ad hoc. Programma di video sorveglianza, contrasto alle attività commerciali abusive. Rafforzamento del legame di fiducia cittadini e forze dell’ordine, compreso il corpo dei vigli urbani, Attenzione al “fortino” di Viale Isonzo. Più polizia, ma anche più servizi e più educazione civica.

    Catanzaro Città delle Regole, obiettivo irrinunciabile rispetto al lassismo diffuso negli ultimi anni. In tutti i settori. Dopo anni di permessivismo la città chiede rispetto delle regole. Rafforzamento della polizia locale. Nuovo modello, che abbia la capacità di ascoltare le persone e di proteggere i deboli. Copertura del posto di comandante.

    Macchina burocratica. Ha bisogno di messa a punto. Dalla dirigenza si aspetta un contributo decisivo sul cammino del cambiamento. Motivazione del personale. Carenza del personale, sia dirigenti che dipendenti. Prossimi 25 pensionamenti. Necessità di nuove entrate. Due nuovi concorsi per dirigenti a tempo indeterminato, uno nel profilo tecnico uno nel profilo contabile.

    Partecipate. Catanzaro Servizi. Confusione e stratificazione di scelte non adeguate nel tempo. Gestione dei servizi cimiteriali. Riassegnazione dei servizi dei quattro cimiteri alla partecipata. Ampliamento e sistemazione delle quattro aree.

    “E’ difficile realizzare tutto – ha detto il sindaco Nicola Fiorita -. Il programma va portato a termine tutto insieme. La Città rinasce tutta insieme o non rinasce. Intendo lavorare per lavorare per cambiare la storia della città. Se alla fine del mandato non avrò portato a termine quanto oggi prospettato, sarò io stesso a non chiedere la riconferma. Una città al centro della Calabria, più forte, alla guida di processi virtuosi, Una città della Natura, che torna a crescer e che torna a essere una città dove funzionino i servici, orgogliosa del centro storico de degli scambi religiosi e culturali. L’umanità dimostrata nel recente sbarco di migranti. Come amministratori abbiamo fatto il nostro compito, ma la riposta dei volontari e dei cittadini è stata emozionante, insieme all’impegno diretto e fisico di consiglieri e assessori. Una immagine altamente positiva, che ha dimostrato un’anima, per una comunità vera. Mi hanno colpito le parole del nuovo arcivescovo Magnago. Il dovere di rendere la città casa di tutti, compito che deve vedere tutti impegnati, ciascuno nel suo ruolo. Recuperare il senso e l’orgoglio di esser di Catanzaro, con lo sguardo rivolto al futuro”.

    È mezzogiorno. Applausi del pubblico presente. Da qui in avanti il dibattito.

     

     

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