Il sindaco di Catanzaro propone di cambiare il nome dell’aeroporto di Lamezia Terme, ma le denominazioni sono internazionali

Fiorita reputa necessario aggiungere il nome del capoluogo, Mascaro respinge tale ipotesi, ma Sacal non avrebbe alcun potere decisionale

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    E’ bastata una dichiarazione nelle linee programmatiche del sindaco di Catanzaro, per altro già “spoilerata” qualche giorno prima, per rialzare un vespaio di polemiche: nel capoluogo vorrebbero proporre di cambiare il nome dello scalo in “Catanzaro – Lamezia Terme”, ma la proposta da fare a Sacal avrebbe valenza solo sul titolo commerciale, non quello reale.

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    Il perché è facilmente spiegato: i codici di aviazione non sono scelti dalle società che gestiscono gli scali, ma da enti nazionali ed internazionali. La International Air Transport Association (IATA) è un’organizzazione internazionale di compagnie aeree con sede a Montréal, nella provincia del Quebec, in Canada che identifica lo scalo lametino con la sigla Suf, che già foneticamente richiama Sant’Eufemia. Ci sono poi anche i codici ICAO sono usati dal controllo del traffico aereo e in operazioni come la pianificazione dei voli, quattro lettere che alle prime due nazionali (per l’Italia designate LI) ne aggiunge altre due regionali, e così i tre scali lametini saranno:

    • Aeroporto di Lamezia Terme (SUF, LICA)
    • Aeroporto di Reggio Calabria (REG, LICR)
    • Aeroporto di Crotone (CRV, LIBC)

    Se quindi il Comune di Catanzaro, che dopo l’ultima ricapitalizzazione è ancora di più socio di minoranza pubblica (in una società che al momento per altro non ha neanche un consiglio di amministrazione in carica, ma un amministratore unico), volesse portare avanti tale richiesta, il nome non cambierebbe né sui codici di prenotazione né sulle promozioni o indicazioni aeroportuali, le quali non di rado per altro per indicare Lamezia Terme poi scelgono foto e rotte ben diverse dalla città della piana (esempio classico lo scatto del mare di Tropea). L’aeroporto di “Catanzaro – Lamezia Terme”, quindi, sarebbe valido solo a Palazzo De Nobili.

    Secondo il sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, invece «ben altri sono i problemi che l’area centrale della Calabria deve e dovrà affrontare evitando di ritornare su stucchevoli tematiche frutto del campanilismo più bieco. La detta incomprensibile richiesta avrà ovviamente la più ferma opposizione da parte della Città di Lamezia Terme e del suo comprensorio che tenderà al contrario a porre l’attenzione sulle necessità di sviluppo dell’Aeroporto Internazionale di Lamezia Terme ed al riguardo ci si augura che il Sindaco di Catanzaro sappia anche lui impegnarsi affinchè si proceda ad esempio al più presto alla realizzazione della nuova Aerostazione che da tempo si attende e sulla quale nelle linee programmatiche sembra non rinvenirsi una sola parola».

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