Borse di studio per Medicina Umg: Alecci annuncia interrogazione

Rimpallo di responsabilità tra Regione e Università. Il consigliere regionale dem chiede lumi al presidente e commissario Occhiuto

Più informazioni su

    Qualche giorno fa aveva sollevato il caso. Quattro sole borse di studio per le specializzazioni mediche e chirurgiche da parte della Regione Calabria alla facoltà di medicina dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, aggiuntive a quelle ministeriali per l’anno 2022. Uu po’ poche, anzi decisamente poche rispetto a quanto fanno le altre Regioni. Sollecitati dai cronisti a margine del congresso di cardiologia in corso a Catanzaro, il presidente Roberto Occhiuto e il rettore Giovanbattista De Sarro hanno dato versioni contrastanti, rimpallando a vicenda le relative responsabilità: è l’Università ad averne richieste solo quattro secondo Occhiuto; è la Regione ad averci fornito i fondi corrispondenti a quattro borse di studio, non una in più, ha replicato il rettore.

    Di fronte a questo duetto, il consigliere regionale del PD Ernesto Alecci – è lui ad avere sollevato il caso – interviene nuovamente, confessando che di fronte alle dichiarazioni del rettore ”sinceramente mi sono cadute le braccia e sono rimasto amareggiato”. “Qualche giorno fa – ha detto Alecci – in una nota avevo sollevato la questione, evidenziando come altre regioni d’Italia avevano finanziato fino a 224 borse di specializzazione aggiuntive a quelle ministeriali, chiedendo il perché di quel numero così basso per la Calabria. Anche in relazione al fatto che negli anni passati la Regione aveva finanziato fino a 10 borse aggiuntive. E se solo ieri il presidente della Regione Calabria e commissario ad acta per la sanità Roberto Occhiuto, rispondendo al tema da me sollevato, affermava pubblicamente di aver finanziato semplicemente le 4 borse richieste dall’Università, le parole di oggi del Rettore fanno intendere un’altra cosa. De Sarro sostiene, infatti, che l’Università ha attivato il numero di borse in base alla disponibilità di risorse messe in campo dalla Regione, invitando a documentarsi su quanto fatto proprio nelle altre regioni d’Italia e lasciando intendere che ‘ovviamente’ si poteva fare di più. Credo che riguardo argomenti seri come la sanità in Calabria, ci voglia una maggiore chiarezza”.

    Per questo motivo Alecci sta depositando “un’interrogazione rivolta al presidente e commissario Occhiuto che presenterò nelle prossime ore per capire dove sta la verità in questa incresciosa questione. Nella mia azione non c’è nessuna vena polemica, ma solo uno spirito costruttivo al fine di lavorare tutti meglio, attraverso una collaborazione proficua per trovare le soluzioni migliori e dare risposte adeguate ai calabresi. Il mio augurio, infatti, è che attraverso un maggiore confronto tra Regione e Università e con uno sforzo in termini di risorse il numero delle borse di studio sin dal prossimo anno possa aumentare. Avere un maggior numero di specializzandi in Calabria significa poter dare un po’ di respiro a quegli ospedali e a quei medici che nei nostri territori, con grandissimi sacrifici, stanno lavorando oltre il limite delle loro possibilità. E in questa situazione di emergenza può avere un valore davvero molto importante”.

    Più informazioni su