Storie di buona Sanità in Calabria: “Le cure amorevoli ricevute da mio zio malato di cancro”

Rosa Barbieri racconta come la dottoressa Rita Marino abbia accolto lo zio e chiede che il servizio venga potenziato

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    Quando le buone notizie sono accompagnate da storie di solidarietà e vicinanza anche nella Sanità Calabrese fa piacere raccontarle e fa piacere che siano proprio i protagonisti a sottolineare che la buona Sanità esiste anche in Calabria ed ha nomi e cognomi. A scriverci, una lettrice, che ha deciso di raccontare la vicenda di suo zio accolto dalle cure amorevoli della dottoressa (oncologa) Rita Marino responsabile del servizio di Oncologia del presidio del Basso Ionio Di Soverato.

    “Sono Rosa Barbieri di Davoli Marina un piccolo paesino della provincia di Catanzaro.
    Vorrei testimoniare in questo periodo di Covid-19 dove tutto risulta bloccato, un caso di presa in cura del paziente a 360 gradi di buona sanità.
    Da oltre un anno dopo varie visite per un semplice dolorino allo stomaco a mio Zio F.B. di anni 69 dove ci era stato detto che non ci sarebbe stato più nulla da fare, dove ormai non era più possibile sottoporlo nemmeno a un minino spiraglio di luce, è arrivato un angelo! Quest’angelo è la nuova dottoressa Rita Marino responsabile del servizio di Oncologia del presidio del Basso Ionio Di Soverato, la quale oltre ad essere Dottoressa ricorda che noi pazienti non siamo il numero che ci identifica, siamo delle persone con delle storie, dei vissuti, e le paure le tristezze possono diventare speranze e la malattia può essere sconfitta grazie alla presenza di medici che in tutto questo ci mettono il cuore come sta facendo lei, lo mostra attraverso i suoi occhi, attraverso le parole, attraverso il suo lavoro. Sono contenta perché ho la certezza che non sono sola e posso contare sulla sua presenza per aiutare fino all’ultimo mio zio.

    Da dicembre nell’arco di un mese con varie procedure; tac, biopsia ecc… siamo riusciti ad avere una diagnosi di epatocarcinoma e con inizio immediato delle cure dovute, le stesse di cui ci era stato detto che non era possibile sottoporre mio zio…
    Ora sono circa 6 mesi che mio zio, paziente già invalido da tempo, sta avendo un assistenza strepitosa ad oggi anche dell’attivazione della terapia domiciliare.
    Ad oggi sta proseguendo la terapia con più facilità!
    Questo racconto è per esprimere che LA BUONA SANITÀ ESISTE ANCHE NEL NOSTRO TERRITORIO CALABRESE E NELLA NOSTRA SOVERATO!
    Ora però vorremo soltanto fare una piccola richiesta perché ci sono tante persone come mio zio che ne hanno davvero bisogno.
    Vorremmo chiedere che tale servizio venisse potenziato tanto che al momento infatti nel reparto di Oncologia c’è soltanto quest’angelo di dottoressa che purtroppo ha soltanto 2 volte a settimana la possibilità di accogliere i suo pazienti sola e a volte davvero stanca…
    Facciamo andare avanti le cose che funzionano veramente e testimoniamo quello che vale davvero!”

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