Esposito: Odg su scuole specializzazione è primo passo, non molleremo

Il consigliere regionale riavvolge il filo della vicenda. 'Pare anche che alcuni parlamentari calabresi di maggioranza avrebbero richiesto al ministro un controllo di tutte le scuole al fine di sollecitare altre chiusure'

Più informazioni su


    Riceviamo e pubblichiamo a seguire la nota del consigliere regionale Sinibaldo Esposito

    In occasione del Consiglio regionale di ieri, avevo depositato un Ordine del Giorno, per impegnare la Giunta ad intervenire, ad ogni livello e con ogni strumento possibile, per scongiurare la paventata chiusura delle scuole di specializzazione, allocate presso l’Università “Magna Graecia” di Catanzaro. Pur non essendo avvenuta la votazione, per mancanza di numero legale, il contenuto dello stesso è stato già ampiamente condiviso e sottoscritto da tutti quei consiglieri ai quali ho avuto modo di illustrarlo, nonchè dal presidente Oliverio, che ha dichiarato al microfono che conosce già la problematica e che intende dare corso ad ogni possibile iniziativa, in tutte le sedi. Per comprendere di cosa si stia parlando, basterà un breve riepilogo della vicenda.

    Il Decreto Interministeriale nr. 402/2017 prevede, per ogni singola Scuola di Specializzazione, il raggiungimento di requisiti assistenziali, disciplinari e strutturali ai fini dell’accreditamento e ai fini della valutazione, il M.i.u.r. si avvale di un organo tecnico, denominato Osservatorio nazionale della formazione medica specialistica, che, ogni anno, richiede ai singoli atenei di inserire in una piattaforma telematica tutti i dati necessari (quali: numero posti letto; numero interventi, ricerca dei docenti, sale operatorie, ricoveri annui ed altri), al fine di poter esprimere parere, favorevole o contrario (comunque non vincolante), in ordine all’accreditamento, che viene poi trasmesso ai ministeri competenti. Di seguito, il M.i.u.r. delibera quali siano le Scuole accreditate, dandone comunicazione al Ministero della Salute, competente ad attribuire, con apposito decreto, le borse ministeriali, per ogni singola scuola.

    L’attribuzione di almeno una borsa ministeriale è condizione per l’eventuale finanziamento, da parte della regione, di contratti aggiuntivi. Ad oggi, pur non essendo ancora stato deliberato l’esito della procedura di valutazione, da quanto è trapelato con certezza da svariati organi d’informazione, risulta che sei scuole dell’Università Magna Graecia di Catanzaro (Cardiochirurgia, Ginecologia ed Ostetricia, Malattie dell’apparato digerente-Gastroenterologia, Malattie dell’apparato respiratorio, Medicina fisica e riabilitativa-Fisiatria, Pediatria) abbiano ricevuto valutazione sfavorevole dall’Osservatorio; tale parere negativo deriverebbe dalla mancanza dei requisiti riguardo agli standard assistenziali, i volumi delle prestazioni erogate ma anche, in alcuni casi, dal numero dei docenti e dalla sede “in house” delle attività di tirocinio, nonchè da talune altre carenze, di diverso tipo, comunque non eccessivamente rilevanti, ai fini del livello della formazione professionale e delle prestazioni. A questo punto, si attende, da un momento all’altro, l’emanazione del decreto ministeriale che potrebbe stabilirne la chiusura. Va precisato che l’Università Magna Graecia di Catanzaro è l’unico ateneo calabrese con la Facoltà di Medicina e le scuole di Specializzazione ed ha raggiunto quasi tutti gli obiettivi previsti e posso affermare, con certezza, che i neo-specialisti delle scuole, vengono richiesti dalle strutture sanitarie di tutta Italia ed il tasso di disoccupazione, in tale ambito, è prossimo allo zero per cento. Tralaltro, a fronte dei rilievi negativi dell’Osservatorio, che parrebbero attenere essenzialmente ai volumi delle prestazioni erogate ed al numero dei docenti, va considerato che è già stata approvata dal Consiglio regionale della Calabria la legge sull’integrazione tra il policlinico universitario Mater Domini e l’azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio, che, quando sarà definitivamente realizzata, consentirà sicuramente alle scuole di specializzazione di implementare enormemente i volumi di attività e di consentire che le strutture necessarie per l’accreditamento siano presenti nella sede nella quale insiste la scuola.

    Eppure, come se non bastassero i danni già apportati alla sanità calabrese dall’infinito commissariamento e dal blocco delle assunzioni, pare proprio che il tiro al piccione di qualche forza politica di governo (che ha dimostrato di affrontare il problema sanità in Calabria più con vuoti proclami ed aumenti di stipendio ai commissari, che con azioni concrete ed efficaci per gli utenti!) sia destinato a continuare, con la chiusura delle scuole di specializzazione. Anzi, se fossero vere altre indiscrezioni trapelate, pare anche che alcuni parlamentari (calabresi) di maggioranza, avrebbero richiesto al ministro un controllo di tutte le scuole, al fine di sollecitare altre chiusure, qualunque sia la carenza, anche minima, eventualmente riscontrata. Dal canto nostro, oltre a sostenere ogni iniziativa contro l’inutile decreto sanità approvato dal Governo, non molleremo la nostra azione a difesa delle scuole di specializzazione che, già due anni fa, grazie al decisivo intervento del senatore Piero Aiello, ha portato a scongiurare l’allora paventata chiusura della scuola di cardio-chirurgia che, nonostante il parere negativo dell’osservatorio, è stata comunque accreditata ed è stata destinataria di una borsa ministeriale ed ulteriori due, da parte della regione Calabria. 

    Più informazioni su