Catanzaro, intervento di altissima chirurgia eseguito all’azienda Mater Domini

Ora il paziente è tornato alla sua vita di sempre

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    Il paziente, seguito clinicamente da Ludovico Abenavoli, nel reparto di Fisiopatologia Digestiva diretto da Francesco Luzza, in questi giorni è rientrato a casa ed ha ripreso la vita di sempre.

    Era affetto da un tumore al fegato su una grave epatopatia, condizione che comporta un elevatissimo rischio di sanguinamento e pertanto giudicato ad alto rischio.  Giuseppe Sammarco, direttore dell’UOC di Chirurgia dell’Apparato Digerente, con il suo staff altamente qualificato costituito da Giuseppe Currò e dai dottori Michele Ammendola, Antonio Carpino, Franco Ferrari, Rosario Colace e Guido Alberico, ha optato per un intervento innovativo, che è stato possibile grazie ad un approccio interdisciplinare ed alla collaborazione di Domenico Laganà, direttore dell’UOC di Radiologia, assistiti dall’equipe Anestesiologica di Paolo Navalesi.

     

    L’intervento chirurgico.

     

    L’intervento chirurgico si è svolto in due tempi. In una prima fase i chirurghi dell’equipe di Sammarco hanno provveduto alla mobilizzazione del fegato, avendo cura di ridurre al minimo il sanguinamento. Successivamente i radiologi interventisti, con un sistema a microonde hanno provveduto ad eseguire la termoablazione ecoguidata del tumore.

    Soddisfatto del risultato raggiunto il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro che si è complimentato con i colleghi. Non sono mancati gli apprezzamenti dai vertici dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, che per tramite di Caterina De Filippo, hanno espresso la propria soddisfazione, per il fatto che grazie alla professionalità del personale della Mater Domini è possibile eseguire anche in Calabria interventi ad elevatissima complessità, che spesso costituiscono uno dei principali motivi della mobilità passiva

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