La guardia medica accanto il pronto soccorso come isolamento temporaneo per casi sospetti di Covid-19

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ieri intanto ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti

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    Dopo il falso allarme registrato ieri da parte di un passeggero residente a Catanzaro giunto da Venezia la sera la prima, anche la sanità lametina si adegua alle misure sanitarie in contrasto al possibile contagio da Coronavirus alzando il proprio livello di attenzione.

    L’Asp di Catanzaro ha stabilito che «temporaneamente, nelle more della definizione dei percorsi più idonei, l’attuale ambulatorio dedicato all’attività della continuità assistenziale di Sambiase, contingua ai box del Pronto Soccorso, venga individuato quale luogo di isolamento del paziente sospetto. Le attività di continuità assistenziale di Guardia Medica di Sambiase, in tali casi, verranno svolte presso i locali del Punto Rosa, attiguo al Pronto Soccorso». A livello regionale il centro di riferimento rimane il Pugliese Ciaccio di Catanzaro, come già avvenuto ieri.

    Si specifica che «nell’area pre-triage verrà posta una sorveglianza attività infermieristica che avrà l’onere, sulla base delle procedure predisposte dal Cica, di screenare i pazienti con sintomi influenzali e separare il loro percorso da quello degli altri pazienti, invitando il paziente sospetto ad indossare la mascherina chirurgica ed avviandolo verso l’area preposta, seguendo il percorso più breve, senza sosta alcuna nell’area pre-triage. Il paziente verrà valutato dal medico e nel caso in cui risulti anamnesticamente non correlato ad infezione da Covid-19, verrà reinviato nell’area pre-triage, attraverso il percorso interno al Pronto Soccorso (dall’ambulatorio all’area pre-triage)».

    Si conclude che «il paziente anamnesicamente correlabile ad infezione da Covid-19, dovrà essere trattato secondo il protocollo ministeriale, ovvero previo contatto del numero 1500 che assumerà e disporrà in merito quale organo preposto all’uopo».

    Ordine

    Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ieri intanto ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019. Il provvedimento è stato illustrato in una conferenza stampa dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, con il Capo della Protezione civile Angelo Borrelli, il Ministro della Salute Roberto Speranza, il Presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro.

    Il decreto interviene in modo organico, nell’attuale situazione di emergenza sanitaria internazionale dichiarata dall’Organizzazione mondiale della sanità, allo scopo di prevenire e contrastare l’ulteriore trasmissione del virus.

    Il testo prevede, tra l’altro, che nei comuni o nelle aree nei quali risulta positiva almeno una persona per la quale non si conosce la fonte di trasmissione o comunque nei quali vi è un caso non riconducibile ad una persona proveniente da un’area già interessata dal contagio, le autorità competenti sono tenute ad adottare ogni misura di contenimento adeguata e proporzionata all’evolversi della situazione epidemiologica.

    Tra le misure sono inclusi, tra l’altro:

    • il divieto di allontanamento e quello di accesso al Comune o all’area interessata;
    • la sospensione di manifestazioni, eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato;
    • la sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole e dei viaggi di istruzione;
    • la sospensione dell’apertura al pubblico dei musei;
    • la sospensione delle procedure concorsuali e delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità;
    • l’applicazione della quarantena con sorveglianza attiva a chi ha avuto contatti stretti con persone affette dal virus e la previsione dell’obbligo per chi fatto ingresso in Italia da zone a rischio epidemiologico di comunicarlo al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente, per l’adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva;
    • la sospensione dell’attività lavorativa per alcune tipologie di impresa e la chiusura di alcune tipologie di attività commerciale;
    • la possibilità che l’accesso ai servizi pubblici essenziali e agli esercizi commerciali per l’acquisto di beni di prima necessità sia condizionato all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale;
    • la limitazione all’accesso o la sospensione dei servizi del trasporto di merci e di persone, salvo specifiche deroghe.

    Le misure di contrasto valide son quelle già largamente pubblicizzate dal Ministero e valide anche in precedenza per contrastare i contagi da semplice influenza.

    A livello mondiale i casi confermati di contagio sono 78.817, con 2.462 morti (molte delle quali hanno colpito persone anziane o debilitate già da altre malattie) e 23.283 guarigioni.

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