Riapertura del reparto di microbiologia a Lamezia, in attesa degli atti dell’Asp esulta la terza commissione consiliare

Ora bisogna solo che l'Asp di Catanzaro si adegui (l'assenso da parte del dirigente regionale Belcastro era già arrivato il 28 aprile

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    «Prendiamo atto che la battaglia che abbiamo portato avanti con convinzione, contezza e giustezza, come Terza Commissione assieme a tutti i colleghi Consiglieri senza distinzioni di sorta o colore politico, ha sortito effetto: Microbiologia riaprirà a Lamezia Terme per mettersi al servizio di tutta la Calabria», annuncia il presidente della commissione, Giancarlo Nicotera, specificando che «occorre ora riaprire, vista la sua fondamentale importanza, l’intero reparto di malattie infettive».

    «È un passo in avanti importante per il territorio, vista la contingente fase assai critica causata dal Covid 19. Recependo le denunce delle associazioni lametine e della stampa, che ringraziamo di cuore, abbiamo messo in evidenza situazioni kafkiane che tenevano incredibilmente sottoutilizzate strumentazioni milionarie», spiega Nicotera, «bene così, quando si rema tutti dalla stessa parte i risultati si ottengono».

    Ora bisogna solo che l’Asp di Catanzaro prenda atto della cosa (l’assenso da parte del dirigente regionale Belcastro era già arrivato il 28 aprile riferendosi alla sola analisi di tamponi inerenti il coronavirus), trovi i reagenti ed il personale, riattivi un reparto chiuso da 3 anni, modifichi gli ultimi atti amministrativi che non prendevano in considerazione né l’acquisto di reagenti né la riapertura di quanto non più previsto, sperando che il tutto non termini come il personale assunto per l’emergenza Covid-19 che assunto dall’azienda provinciale di Catanzaro ha preso servizio nel policlinico gestito dall’azienda Mater Domini a Catanzaro.

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