I potenziali nuovi casi da discoteche fanno raddoppiare le ore concesse dall’Asp per processare i tamponi nel Giovanni Paolo II

Dal 30 giugno l’attività era prevista per 72 ore settimanali, che ora così dovrebbero diventare 144.

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    Due tende per il pre-triage sono montate dalla Protezione civile regionale della Calabria una davanti alla sede locale dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, nel quartiere Lido, e l’altra davanti al palazzetto dello sport di Soverato per effettuare i tamponi a chiunque volesse sottoporsi al test sul Covid-19.

    La decisione è stata presa dai commissari dell’Azienda sanitaria provinciale, per evitare che gli ospedali siano intasati, dopo la notizia della positività al Coronavirus di un ragazzo che, prima di essere ricoverato nel corso dello scorso weekend, ha avuto accesso a due discoteche nella cittadina jonica in due giorni differenti.

    In seguito alla diffusione della notizia, il sindaco di Soverato, Ernesto Alecci, ha deciso di chiudere con un’ordinanza tutte le discoteche. Intanto, secondo quanto ha riferito all’ANSA il prefetto Luisa Latella, commissario dell’Asp di Catanzaro, «questa mattina abbiamo preso diversi provvedimenti, a parte le due tende per il triage, abbiamo raddoppiato il numero delle ore di operatività del laboratorio di microbiologia di Lamezia Terme, che farà tutti i tamponi dell’Asp».

    Se non fosse che microbiologia nel Giovanni Paolo II è un reparto chiuso, mentre è il laboratorio di Patologia Clinica che, approvvigionato dei necessari reattivi e dotato per 6 mesi di una dirigente biologa e 2 tecnici di laboratorio biomedico, ha potuto avviare dal 30 giugno l’attività per 72 ore settimanali, che ora così dovrebbero diventare 144.

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