Vaccinazioni, Codacons: “Dai Tar nazionali decisioni contradditorie”

Tar Lazio non accoglie sospensiva dell'ordinanza che obbliga vaccino agli anziani, Tar Calabria dice il conrrario e sottolinea competenza esclusiva dello Stato

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    In tema di vaccinazioni dai Tribunali amministrativi arrivano, nella stessa giornata, decisioni “schizofreniche” che si contraddicono totalmente. Lo afferma il Codacons, commentando la decisione del Tar Lazio di non accogliere la richiesta di sospensiva promossa dall’associazione contro l’ordinanza della Regione Lazio che impone il vaccino antinfluenzale per gli anziani.

    Mentre il Tar Lazio riconosce corretto l’obbligo di vaccinare gli anziani, il Tar della Calabria afferma l’esatto contrario, bocciando lo stesso identico obbligo previsto da una ordinanza della Regione Calabria – spiega il Codacons – Per i giudici amministrativi, infatti, la materia è di esclusiva competenza statale e ordinanze come quella delle regioni Lazio e Calabria creano discriminazioni tra i cittadini.

    Scrive infatti nella sentenza il Tar della Calabria:

    “le vaccinazioni obbligatorie, così come tutti i trattamenti sanitari sono coperti di riserva statale, che, a sua volta, è connessa al principio di eguaglianza previsto dall’art. 3 Cost. Il diritto della persona di essere curata efficacemente deve essere garantito in condizione di eguaglianza in tutto il paese, attraverso una legislazione generale dello Stato basata sugli indirizzi condivisi dalla comunità scientifica nazionale e internazionale. Tale principio vale non solo per le scelte dirette a limitare o a vietare determinate terapie o trattamenti sanitari, ma anche per l’imposizione di altri”.

    “Attendiamo ora la decisione di merito del Tar del Lazio, ma ciò che è certo è che oggi i cittadini subiscono sul fronte delle vaccinazioni obbligatorie delle gravi e intollerabili discriminazioni a seconda della regione di residenza” – commenta il presidente Carlo Rienzi.

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