Net4Science e l’Università Magna Graecia protagonisti nazionali nel mondo dell’innovazione

Premiati nella categoria Formazione & Human resources dall’Associazione Nazionale Giovani Innovatori (ANGI)

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    Lo spinoff accademico Net4Science e l’Università Magna Græcia di Catanzaro sempre più protagonisti nel campo della ricerca e della didattica innovativa. L’Associazione Nazionale Giovani Innovatori (ANGI) – la prima organizzazione nazionale no profit interamente dedicata al mondo dell’innovazione – ha conferito loro l’Innovation Business Award per la categoria Formazione & Human resources nell’ambito di una cerimonia online, trasmessa sul sito di Ansa, alla presenza di importanti rappresentanze del Governo, del Parlamento Europeo, della Commissione Europea. A ritirare idealmente il riconoscimento, il Rettore dell’Umg, Giovambattista De Sarro, il docente Stefano Alcaro, ordinario di Chimica Farmaceutica e coordinatore scientifico dello spinoff accademico Net4Science insieme ai due giovani ricercatori Antonio Lupia e Isabella Romeo.

    Con il nostro spin off– spiega Alcaro – siamo impegnati sul fronte della ricerca a sperimentare un nuovo approccio polifarmacologico, individuando più bersagli terapeutici nell’ambito delle stesse malattie, a dispetto di come si faceva una volta con i farmaci iperselettivi. Un metodo che può rivelarsi utile per superare problematiche di resistenza, come le malattie infettive, tra cui l’attuale nemico COVID-19. Anche sul fronte universitario la sfida è quella di una didattica innovativa attraverso l’utilizzo di piattaforme web e blog che consentano l’interazione tra docenti e studenti”.

    Protagonisti sul campo per Net4Science sono Antonio Lupia e Isabella Romeo: il primo è un chimico computazionale, dottore di ricerca in Scienze della Vita, insignito del prestigioso premio internazionale Paul Ehrlich; la seconda è l’unica assegnista di ricerca su progetti covid dell’Università Magna Græcia, reduce da diverse esperienze all’estero all’Università di Yale e di Città del Messico. Mondo della ricerca e università insieme per promuovere innovativi processi di trasferimento tecnologico, dal mondo accademico verso quello imprenditoriale.

    “Il nostro vuole essere un possibile esempio di impresa – continua Alcaro – un’occasione di lavoro per giovani cervelli che altrimenti avremmo visto andare via. Da questo punto di vista le opportunità offerte dal recovery found sono di fondamentale rilievo, tanto è vero che ne discuteremo il 18 dicembre in occasione di un webinar aperto a tutti. Nei primi giorni del 2021, inoltre, si aprirà il nuovo ciclo dei dottorati Umg, nel caso specifico quello in scienze della vita, che potrà offrire un nuovo impulso ai giovani impegnati nella ricerca”.  

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