Criticità e soluzioni informatiche per il percorso diagnostico-terapeutico assistenziale dello scompenso cardiaco

Approvato martedì dalla terna commissariale che guida l'Asp di Catanzaro il progetto che punta ad un'assistenza più sul territorio

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    Approvato martedì dalla terna commissariale che guida l’Asp di Catanzaro il percorso diagnostico-terapeutico assistenziale legato allo scompenso cardiaco, uno dei vari punti da mettere in regola segnalati dal tavolo di monitoraggio sulla sanità regionale.

    Ad essere coinvolte sono la cardiologia con Utic dell’ospedale di Lamezia Terme (per quanto riguarda i 6 posti letto di Utic, i 14 di degenza cardiologica, sala di elettrostimolazione, ambulatori), il pronto soccorso, la cardiologia di Soverato (ambulatorio e day-service), la medicina interna (degenza), i medici del territorio.

    Nella relazione oltre a quanto già esistente e funzionante, si evidenziano anche le criticità esistenti e da migliorare per puntare ad un’assistenza che vada verso la deospedalizzazione.

    Per quanto riguarda la cardiologia lametina diretta da Roberto Ceravolo si segnalano:

    • mancanza di una sala dedicata agli impianti, utilizzando le sale operatorie senza una calendarizzazione dei pacemaker defibrillatori con aumento così dei giorni di degenza. E’ presenta una piccola sala operatoria in cardiologia dal 2010, ma mai attivata per la mancanza di un angiografo, il cui acquisto è in atto ma da posizionare fisso in una struttura adiacente alle attuale sale operatorie da dover realizzare ex novo;
    • dotazione organica non adeguata sia per quanto riguarda i pensionamenti non sostituiti nell’organico infermieristico, che per quanto riguarda i medici con un solo cardiologo interventista e 4 ecocardiografisti su 9 professionisti;
    • assenza di cardiologi di territorio nell’area lametina che comporta un intasamento dell’ambulatorio ospedaliero di cardiologia;
    • assenza della telemedicina;
    • mancanza di una riabilitazione cardiologica, presente però nel piano delle perfomance e nell’atto aziendale (prevedendo, oltre agli ospedali di Lamezia Terme e Soveria Mannelli, anche il coinvolgimento dell’istituto privato Sant’Anna con cui attualmente l’Asp ha più di qualche controversia).

    Per quanto riguarda invece il presidio di Soverato si segnala:

    • la mancanza di spazi adeguati e confortevoli per assistere i pazienti in day service, costretti a molte ore di attesa;
    • dotazione organica non adeguata, chiedendo di stabilizzare l’attuale cardiologo assegnato provvisoriamente ed assegnarne un altro;
    • migliorare il sistema di telecardiologia sia interno (con pronto soccorso, nefrologia, pediatria) che esterno (distretti sanitari, poli sanitari territoriali);
    • acquisto di un nuovo ecocardiografo che sostituisca il vetusto ecografo Sonos 4005 acquistato nel 2003, con anche 2 pompe di infusione utili per la relativa terapia farmacologica endovena.

    Si propone così, in attesa di risolvere le criticità strutturali ed organizzative evidenziate, di puntare maggiormente sull’ambito informativo sia nel sistema delle prenotazioni che gestionale, con l’obiettivo «di riversare l’expertise della medicina specialistica in ambito cardiovascolare dalle unità ospedaliere ai presidi territoriali, creando di fatto un percorso di continuità delle cure che consente di attuare processi sistematici di screening più capillari, atti ad individuare precocemente l’insorgenza di patologie sui soggetti in fasce di rischio moderate e severe, con evidenti benefici nella gestione delle cronicità e nella prevenzione dell’insorgenza di eventi critici e relativa ospedalizzazione».

    Per fare ciò, coinvolgendo oltre i 3 ospedali (Lamezia Terme, Soverato, Soveria Mannelli) anche la casa della salute di Chiaravalle, i poli territoriali dei 3 distretti sanitari, i medici di base e le Uccp, servirà però un impianto tecnico ben preciso composto da:

    • 1 sistema gestionale cardiologico
    • 1 interfacciamento Hl7 per integrazione Cup
    • 10 workstation dedicate per la refertazione degli studi
    • 30 elettrocardiografi di fascia alta
    • 17 elettrocardiografi di fascia media
    • 120 workstation portatili per i medici di base e pediatri con acquisitore digitale dell’Ecg

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