La testimonianza: ‘Malato di Covid e altre gravi malattie, al via la cura con anticorpi monoclonali’

Parla il dottore Antonio Maiolo di Soverato: 'Buon esito per questa che è una delle prime terapie e grande lavoro di squadra con l'Usca di Soverato e il professor Carlo Torti, primario di Malattie infettive del Policlinico di Catanzaro'

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    ‘Mi sono trovato di fronte a questo malato di poco più di sessant’anni, purtroppo contagiato dal Covid, già ammalato di diabete e con una storia di ischemia celebrale.

    Un paziente fragile a tutti gli effetti, e ho valutato ci fossero le condizioni per far partire per lui la terapia monoclonale. E’ stato quindi trasportato al Policlinico Mater Domini di Catanzaro, al reparto di Malattie infettive guidato dal professor Carlo Torti.

    Siamo contenti. Del risultato. Del lavoro di equipe. Oggi il primo paziente di Soverato malato di Covid e purtroppo con comorbità (altre malattie gravi) ha ricevuto, con buoni esiti,  gli anticorpi monoclonali. E’ un fatto importantissimo, viste le condizioni di salute della persona in questione’.

    E’ emozionato il dottor Antonio Maiolo, medico di base di Soverato che sa di essere oggi ‘tassello’ di una trama più grande: l’avvio anche in Calabria degli anticorpi monoclonali per la cura del Covid-1.

    La scienza, e quindi i dati, non smettono di convincere i medici su questa terapia ancora sperimentale. Ma a oggi considerata una delle più accreditate frontiere della lotta al Covid.

    E che in Calabria è partita da alcuni giorni, non da molto neanche nel  resto d’Italia, trovando come centro di riferimento il reparto guidato dal professor Torti al Policlinico Mater Domini di Catanzaro. Già diverse le prime terapie somministrate per il distretto di Lamezia-Soverato e per Vibo.

    “Vorrei sottolineare la rete di efficiente organizzazione nella quale mi sono trovato a fare parte. Ho inviato la pec lunedì – racconta il medico– dopo avere preso contatti con l’Usca territoriale, si procede da iter così per gli anticorpi monoclonali,  il paziente è stato trasportato a Catanzaro con l’autoambulanza ed ha subito ricevuto la cura.

    Voglio davvero rendere merito all’Usca di Soverato così come alla straordinaria disponibilità e professionalità del dottor Torti dell’azienda ospedaliera universitaria Mater Domini di Catanzaro e del reparto che dirige. Anche la buona sanità, nella nostra regione, va raccontata’.

    Per ogni paziente curato con anticorpi monoclonali, secondo gli studiosi, c’è un posto in più negli ospedali italiani.

    E per questo che sono tante le aspettative, anche in Calabria, su questa cura che può permettere di fermare un’infezione già insediata in un organismo ma senza provocare i gravi effetti che conosciamo e quindi salvare vite e ridurre in modo importante le probabilità di l’ospedalizzazione.

     

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