Covid 19, Calabria potrebbe restare in zona bianca almeno sino al 20 settembre. Venerdì il “verdetto”

Parametri incoraggianti in vista della cabina di regia. Continuano ad aumentare i ricoveri in reparto: sono 181. Intensive però sotto soglia: lo scorso autunno, tra restrizioni ferree e vaccini ancora da approvare erano comunque il quadruplo di oggi

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    Calabria in zona bianca almeno sino al 20 settembre, giorno delle aperture delle scuole? Al momento non è una certezza, ma i dati di oggi che hanno un peso notevole per la definizione del rischio Covid da parte della cabina di regia Iss-Ministero della Salute sembrano essere incoraggianti da questo punto di vista.

    Come noto i numeri del martedì, almeno quelli degli indicatori ospedalieri, al netto di correzioni e ricalcoli successivi, sono quelli che conteranno per la definizione, venerdì prossimo del colore della regione della prossima settimana.

    Sarà invece come sempre misurato giovedì l’altro criterio su cui ci si basa per valutare il rischio: l’incidenza settimanale su 100mila abitanti delle nuove diagnosi di coronavirus, ma per quanto riguarda la nostra regione ben poco cambierà da qui a un paio di giorni.

    I criteri Ma andiamo con ordine. Per il passaggio dalla zona bianca alla zona gialla (che impone, giusto per intenderci, massimo 4 persone al tavolo ristorante, limitazioni per eventi pubblici, mascherine anche all’aperto) è bene sempre ricordarlo, sono tre gli indicatori che devono essere contemporaneamente sopra soglia:

    1. Diagnosi di oltre 50 casi di coronavirus per ogni 100mila abitanti nell’ultima settimana
    2.  Occupazione di alcuni reparti (pneunomologia, malattie infettive, medicina generale…) da pazienti Covid per più del 15% dei posti disponibili
    3. Occupazione dei reparti di terapia intensiva da parte dei pazienti Covid per più del 10%.

    La situazione Vediamo al momento la situazione calabrese L’incidenza settimanale per 100mila abitanti è chiaramente da zona gialla e lo sarà anche giovedì.

    La media mobile delle nuove diagnosi in Calabria è ora di 100 su 100mila, in lieve diminuzione rispetto al rilevamento dello scorso 31 agosto, (si era a 103 su 100mila) mentre 82 su 100mila e 95 su 100mila erano nelle due settimane precedenti.
    In parole povere oggi la crescita di contagi sembra frenare ma non si è fermata e l’incidenza è ancora ragguardevole.

    La situazione catanzarese E a questo proposito va segnalato che la situazione è differente da provincia a provincia, influenzata da alcuni focolai locali. Quella della provincia di Catanzaro nella settimana 31 agosto-7 settembre, almeno stando ai numeri è un po’ migliore di altre.

    La nostra provincia registra mediamente tra 13 e 16 nuovi contagi giornalieri e un numero di 20-25 di ricoverati complessivi, con lievi oscillazioni giornaliere, nei reparti di Malattie Infettive e Terapia intensiva tra Policlinico e Pugliese-Ciaccio.Ma per quanto riguarda i pazienti in ospedali più variegata è la situazione a livello regionale.

    Ricoveri oggi e prima della campagna vaccinale Al momento i posti covid occupati nei reparti calabresi per cosi dire non critici sono nella nostra regione sono 181 in constante lieve aumento. Si tratta, intendiamoci, di numeri lontani anni luce da quelli che si segnalavano quando la campagna vaccinale non si era consolidata (erano oltre 400 lo scorso autunno, quasi 500 ad aprile, un mese prima dell’apertura dell’immunizzazione per tutte le età) ma comunque cifre che superano il 15% di cui sopra. Precisamente parliamo del 18.9% essendo di 957 il numero dichiarato di letti ospedalieri attivabili.

    Va invece meglio, ed è questo il parametro che dovrebbe salvare il bianco, la situazione nelle sale rianimazioni. I pazienti Covid secondo l’ultimo report sono 13, addirittura in diminuzione rispetto al rilevamento del 31 agosto (15).

    Anche in questo caso parliamo di cifre nemmeno paragonabili ai periodi pre vaccino e caratterizzati dalle restrizioni – il massimo storico di 53 è datato 17 novembre, oltre il quadruplo del dato attuale che comunque non è così lontano dai 17 pazienti che oggi vengono considerati campanello d’allarme sui 172 letti dichiarati nella nostra regione e che farebbero scattare il giallo.

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