Covid Pediatrico Catanzaro, Raiola: “Al momento pochi ricoveri e casi non gravi”

Il primario dell'Unità operativa di Pediatria del 'Pugliese-Ciaccio: "Attendiamo recrudescenza e stiamo ampliando reparto"

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    “Mediamente abbiamo un paio di bambini al giorno ricoverati per Covid, ma noi tentiamo di ricoverare il meno possibile. Nel corso delle 24 ore visitiamo diversi bambini, ma sostanzialmente li inviamo quasi tutti a domicilio. I sintomi che
    presentano non sono gravi, niente di estremamente importante. Li ricoveriamo solo se presentano una sintomatologia un po’ più accentuata che magari richiede una maggiore attenzione”. Così all’AdnKronos Giuseppe Raiola, primario dell’Unità operativa di Pediatria dell’ospedale ‘Pugliese-Ciaccio’ di Catanzaro.

    “Di bambini positivi al Covid ne arrivano in continuazione, anche 5, 6 o 7 al giorno – spiega il primario -, ma li gestiamo senza problemi inviandoli a domicilio. Oggi, ad esempio, stiamo dimettendo. Stiamo comunque ampliando un reparto interamente dedicato perché ci aspettiamo una recrudescenza, però tutto al momento viene gestito con estrema tranquillità”.

    “La maggior parte dei bambini che abbiamo avuto finora sono lattanti – sottolinea il primario -, in generale i loro genitori
    sono vaccinati, ma il virus ormai circola. A darci pensiero sono i bambini che hanno avuto il Covid e arrivano in ospedale con la malattia infiammatoria sistemica a distanza di quattro o cinque settimane. Ma sostanzialmente la situazione dei bambini è tranquilla, è come se avessero una sindrome influenzale”.

    “Ma, ripeto – spiega -, ci stiamo attrezzando perché è ipotizzabile che aumentino gli accessi in Pronto soccorso, e di conseguenza è possibile un aumento dei ricoveri. E un continuo rielaborare i percorsi, i reparti e così via, ma allo stato la situazione, pur nella sua complessità e al netto del peggioramento nelle ultime settimane, è gestibile e tranquilla”. “La gente – conclude il dottor Raiola – deve stare serena. Anche se abbiamo molti esperti che parlano, infatti, le persone non si sentono rassicurate, ma invitiamo tutti ad affrontare con serenità questa problematica”.

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