Trasporto dializzati, in attesa dei rimborsi promessi associazioni ancora sul piede di guerra

Dall'Asp di Catanzaro finora rassicurazioni che non si sono tramutate in determine

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    Dopo le rassicurazioni da parte dell’Asp di Catanzaro rispetto al pagamento dei rimborsi, che allo stato non si sono tramutati in determine, restano sul piede di guerra le associazioni, aziende e cooperative del settore ambulanze che si occupano il trasporto dei pazienti dializzati, e minacciano di sospendere il servizio.

    In attesa dei rimborsi promessi – spiegano – è sempre più difficile far fronte alle spese, in attesa che venga validato la proposta del nuovo regolamento portato all’attenzione dell’ASP di Catanzaro, della Regione Calabria e del Distretto Socio Sanitario di Catanzaro. I dieci giorni di proroga scadranno venerdì prossimo, ed entro la prossima settimana le attività hanno bisogno di liquidità per poter garantire il trasporto degli utenti sottoposti al trattamento salva vita e scongiurare una difficile crisi sanitaria.

    Le difficoltà delle attività che forniscono il servizio per l’Asp di Catanzaro si inseriscono in un contesto più ampio di crisi del settore, soprattutto a causa del caro carburanti, rispetto al quale le misure annunciate dal governo vengono ritenute provvisorie e insufficienti. Gli aumenti – denunciano le associazioni di categoria – non riguardano solo il +51 per cento dell’aumento del gasolio nell’ultimo anno, ma anche il +45 per cento dei costi per le nuove procedure e sanificazione covid, il +70 per cento per le forniture di materiali, di guanti e tute fino ad arrivare, addirittura, allo smaltimento dei rifiuti speciali che registra un +75 per cento.

    Il servizio ambulanze è a rischio quindi in tutto il territorio nazionale. Le realtà attive nel territorio catanzarese chiedono un tavolo tecnico con i vertici di Asp e Regione Calabria per rivedere le tariffe e i regolamenti ormai inadeguati alla realtà attuale.

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