Al via gli esami di maturità per 25mila studenti della Calabria

In tutto il 96% le ammissioni. Previsto colloquio di 60 minuti. Commissione interna a parte il presidente. L'augurio in tv del ministro Bianchi

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    Sono circa 25 mila, pari al 96% degli studenti dell’ultimo anno della scuola superiore di secondo grado della regione, i maturandi calabresi che da questa mattina si cimenteranno con l’esame di maturità. La prova di quest’anno è stata ridefinita tenendo conto dell’impatto dell’emergenza sanitaria sulla vita del Paese e su quella scolastica. È previsto un colloquio, che partirà dalla discussione di un elaborato il cui argomento è stato assegnato a ciascuna studentessa e a ciascuno studente dai Consigli di classe.

    I candidati hanno avuto un mese per produrlo con il supporto di un docente. L’elaborato è stato assegnato sulla base del percorso svolto e delle discipline caratterizzanti l’indirizzo di studi. Dopo la discussione dell’elaborato, il colloquio proseguirà con la discussione di un testo già oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento di lingua e letteratura italiana, con l’analisi di materiali (un testo, un documento, un’esperienza, un problema, un progetto) predisposti dalla commissione con trattazione di nodi concettuali caratterizzanti le diverse discipline. Ci sarà spazio per l’esposizione dell’esperienza svolta nei Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento).

    Il candidato dovrà dimostrare, nel corso del colloquio, di aver maturato le competenze e le conoscenze previste nell’ambito dell’Educazione civica. La durata indicativa del colloquio sarà di 60 minuti. Anche quest’anno, come lo scorso anno, le Commissioni sono presiedute da un presidente esterno e sono composte da sei commissari interni. Il vaccino anti Covid 19 non è obbligatorio, ma i candidati dovranno comunque autocertificare le loro condizioni di salute.

    Il ministro Bianchi in tv: “Buongiorno ai ragazzi è un momento importante per la vostra vita, è un passaggio. E’ l’esame di Stato, non è un esamino e non c’è una prova unica. I ragazzi discuteranno, parleranno con la commissione e discuteranno la loro tesi. Cosa succederà in futuro lo vedremo senza pregiudizi. Non verrete bollati come quelli del Covid, misurate voi stessi”. Così il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi a Unomattina.

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