Da Esame di Stato a prova pratico-valutativa: ecco come sta cambiando il percorso per l’abilitazione degli Psicologi

Dopo l’approvazione della legge sulle lauree abilitanti, pubblicate in questi giorni le tanto attese disposizioni transitorie

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    La strada verso la trasformazione della laurea in Psicologia in un titolo completamente abilitante è ancora lunga ma qualcosa sta iniziando realmente a cambiare. Dopo l’approvazione della legge sulle lauree abilitanti, nel dicembre del 2021, in questi giorni sono state pubblicate le tanto attese disposizioni transitorie in merito all’abilitazione degli psicologi che si sono laureati secondo l’ordinamento previgente. 

    Come cambia l’Esame di Stato

    In base alle disposizioni transitorie, l’Esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di psicologo verrà sostituito da una Prova pratico-valutativa (PPV). Per di più,  non sarà più composta dalle classiche 4 prove (tre prove scritte e una orale) ma consisterà in una sola prova orale, la quale si focalizzerà sul tirocinio svolto e sugli aspetti legislativo-deontologici della professione. Inoltre, in attesa che possano venire riformati i corsi di laurea e, quindi, integrato il tirocinio all’interno degli stessi, quest’ultimo verrà ridotto da 1000 a 750 ore post-lauream, le quali potranno essere svolte presso enti convenzionati con l’università dove è stata conseguita la laurea magistrale. Al termine di tale periodo di formazione, l’università stessa, dopo aver esaminato la documentazione prodotta dal laureato e dal tutor che lo ha supervisionato, riconoscerà i 30 CFU (Crediti formativi Universitari), utili per accedere alla suddetta prova. 

    Tali disposizioni entreranno in vigore dalla prima sessione utile per sostenere la PPV e saranno valide fino a quando quest’ultima, con la rifondazione dei corsi di laurea in psicologia, non coinciderà con l’esame di laurea magistrale. 

    Cosa succederà a coloro i quali hanno già iniziato il tirocinio post-lauream o lo hanno già completato?

    Non vi sono ancora notizie certe in merito a tale quesito e, sicuramente, verranno fornite maggiori delucidazioni attraverso la pubblicazione delle disposizioni transitorie sulla Gazzetta Ufficiale. Nonostante ciò, appare molto probabile che coloro i quali hanno completato il tirocinio dovranno sostenere soltanto la prova pratico-valutativa. Coloro che, invece, devono ancora completare le ore di formazione, è molto probabile che non assisteranno ad una riduzione delle ore stesse da 1000 a 750 ma che dovranno completarle, prima di accedere alla PPV, secondo la normativa in vigore al momento dell’attivazione del tirocinio stesso. 

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