Federico (+Europa): Villa Bianca centro Covid? Ottima scelta, per prossima epidemia

Trattasi infatti di una vecchia casa di cura privata mai ristrutturata e non più utilizzata come ospedale dal 2007. Piano anticovid inattuato per carenza di risorse

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    “Il cosiddetto Piano Covid –scrive Valerio Federico, Tesoriere di +Europa -non è stato elaborato e attivato in modo organico, anche perchè non si è avuta la corresponsione dei fondi alle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere
    La Protezione Civile aveva delegato ad inizio pandemia – prima della richiesta del disastroso Cotticelli a Speranza su chi avrebbe dovuto realizzare il piano – la gestione Covid al Presidente della Regione Calabria, all’epoca Iole Santelli, la quale a sua volta aveva delegato Antonio Belcastro quale dirigente responsabile.

    Pertanto esiste un “delegato del soggetto attuatore”, della Regione, dall’11 giugno 2020 a mettere mano al piano Covid.
    Il delegato Belcastro ha dichiarato che le Aziende Sanitarie ed Ospedaliere non avrebbero speso la metà circa dei fondi destinati al Covid, eppure non risulta che i fondi destinati alle assunzioni del personale siano stati trasferiti, nei mesi scorsi, dalla Regione alle Aziende sanitarie ed ospedaliere: esse sono state autorizzate ad effettuare spese per il personale Covid, peraltro in misura del tutto insufficiente rispetto alle necessità, senza che i fondi stessi siano mai stati accreditati nelle casse delle aziende.

    Le aziende sanitarie ed ospedaliere per diversi mesi non hanno potuto organizzare in modo efficace la rete dei servizi per contrastare il Covid poiché la regione Calabria non le ha messe nelle condizioni di farlo e solo da pochi giorni, a pandemia già galoppante, è arrivata una parziale liberatoria sull’utilizzo di ulteriori fondi Covid per assumere il personale.
    Sarebbe opportuno, a riguardo, avere un riscontro dai Commissari delle Aziende sanitarie ed ospedaliere, relativamente alle accuse di aver speso solo in parte quei fondi che, in realtà, non sono mai stati nella loro disponibilità. E in riferimento alla ordinanza 85 emanata ieri da Spirlì “controfirmata dal delegato del soggetto attuatore Antonio Belcastro, avente ad oggetto “Disposizioni inerenti l’attivazione di ospedali Covid 19 per la conversione di posti letto di area medica in posti letto Covid 19″.

    Federico aggiunge: ”

    In tale ordinanza si prende atto dell’inerzia del commissario ad acta e si decide pertanto di procedere con il riordino della rete Covid.

    Se la regione Calabria ha ritenuto pertanto di potersi sostituire al commissario ad acta perché lo fa soltanto adesso ad epidemia ormai esplosa?

    Perché non si è tempestivamente attivata visto che ritiene di poter esercitare poteri sostitutivi?

    Tale ordinanza conferma il ruolo che la presidenza della giunta e del delegato del soggetto attuatore avevano e hanno nella programmazione delle attività Covid e che solo tardivamente e maldestramente si decide di esercitare. Infatti, la soluzione di individuare Villa Bianca di Catanzaro quale ospedale Covid è ottima… per la prossima epidemia!

    Trattasi infatti di una vecchia casa di cura privata mai ristrutturata e non più utilizzata come ospedale dal 2007, i cui tempi di adeguamento supereranno abbondantemente i tempi dell’attuale pandemia.

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