Spirlì: “Bassa percentuale vaccinazioni in Calabria? Anche per garantire dosi di richiamo”

Il presidente ff della Calabria a Skytg24. E sulle zone d'ombra nella gestione della campagna: "Basta pregiudizi nei confronti di questa regione"

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    “La limitata percentuale di vaccinazione è dipesa anche dalla riserva del 30% che ci hanno detto di tenere per garantire il richiamo Pfizer”. È quanto sostenuto da Nino Spirlì, presidente facente funzioni della regionale Calabria, durante il programma Start di Sky Tg24.

    “Ci sono stati anche altri motivi – ha aggiunto – ma questo è un dato di fatto. Quando ci hanno detto che le dosi stavano arrivando abbiamo ripreso senza tenere conto della riserva. Non capisco come abbiano fatto alcuni ad arrivare al 95%. Ma va bene così – ha detto ancora non c’è alcuna competizione tra regioni”.

    “Ritengo che questo sparare nel mucchio costante sulla regione Calabria deve anche un po’ finire, e’ come se la Calabria fosse abitata da due milioni di galeotti”. ha poi aggiunto il presidente ff della Regione Calabria parlando delle polemiche su presunte “zone d’ombra” relative alla gestione delle vaccinazioni.

    “Qui – ha detto – c’e’ una regione di galantuomini e di donne che lavorano dalla mattina alla sera, la malerba esiste in questa terra come esiste in tutte le terre del mondo, dal Polo Nord al Polo Sud. Ritengo che questo pregiudizio, io che peraltro con i pregiudizi combatto da quando sono nato, debba veramente finire”.

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