Il Consiglio approva le pratiche nell’assenza completa di Forza Italia foto

Presente in aula la sola Manuela Costanzo di Obiettivo Comune che vota tutto

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    Alle 17,04 il presidente del Consiglio comunale invita la segretaria comunale all’appello dei presenti. Banchi della giunta con ampi vuoti. Oltre a sindaco sono presenti gli assessori Longo, Carrozza e Lobello. Seduta valida. Molti consiglieri giustificano la loro assenza, tra cui Ciconte, Sergio Costanzo, Merante, Triffiletti, Procopi e in genere tutta Forza Italia e Obiettivo Comune. Presente la sola Manuela Costanzo. Polimeni dà lettura dell’adesione del nuovo entrato Emanuele Ciciarello, eletto nella lista di Federazione popolare, nel gruppo di Forza Italia. Aggiunto in coda ai lavori un atto di indirizzo in favore dell’integrazione ospedale policlinico. Negli spazi del pubblico trova posto il dirigente del settore Patrimonio Adelchi Ottaviano, per la presenza nell’ordine del giorno di diverse pratiche di sua competenza. La prima è l’acquisizione al Patrimonio indisponibile comunale di un bene immobile situato in località Gagliano, contrada Lenza, confiscato.

    La conferenza dei capigruppo ha deciso di riunire n una sola relazione gli altri tre successivi punti, che riguardano altri tre immobili situati rispettivamente in via Petrosa-località Madonna del Pozzo, in via Molè-località Germaneto e in via Emilia, nel patrimonio comunale. Saranno destinati ad accogliere a titolo gratuito associazioni attive nel volontariato sociale, a comunità terapeutiche, cooperative giovanili senza scopo di lucro. Ne relaziona l’assessore al Patrimonio Alessandra Lobello. Al termine si dà l’avvio al dibattito.

    Demetrio Battaglia (Catanzaro con Abramo) con emozione conferma quanto già anticipato in una conferenza stampa del maggio scorso. Scosso dal coinvolgimento nell’inchiesta detta Gettonopoli, e successivamente scagionato con formula piena per l’archiviazione stabilita dal gip, rassegna le sue dimissioni, augurando a tutti gli altri consiglieri di uscirne presto. Insieme al collega Eugenio Riccio, con cui condivide ideali e comportamenti, ha costituito un movimento di rinnovamento della politica che hanno chiamato “Controvento”.

    Una decisione, quella delle dimissioni, molto sofferta, ma elaborata nei lunghi mesi di missione militare nel contingente italiano in Afghanistan. Non è un tradimento nei confronti dell’elettorato che lo aveva eletto nella lista “Federazione popolare” e si dice contento di lasciare la sua postazione a chi subentrerà (sarà Andrea Critelli, il secondo dei non eletti, poiché il primo ha rinunciato, ndr). Battaglia saluta i suoi leader politici, Filippo Mancuso e Franco Longo. Dall’esterno insieme a loro continuerà l’impegno politico: “Anche in questo ultimo scorcio di consiliatura, dobbiamo crescere tutti, lavorare per il bene comune e per il decoro della città capoluogo”.

    Antonio Corsi. (Misto). Ricorda l’impegno preso nella precedente campagna elettorale anche da Demetrio Battaglia sulla bretella di Mater Domini per la quale si era trovato il finanziamento ma che è rimasta lettera morta se non nella lauta parcella incassata dall’ingegnere che ha redatto il progetto. Passa poi all’ultima nota stampa dell’assessore Cardamone in cui dice di conservare intatta la sua autonomia e in ragione di essa aver preferito fare un passo indietro piuttosto che piegarsi a logiche che avrebbe fatto fatica ad accettare. “Signor sindaco mi sembra importante che lei chiarisca questo punto come garante della legalità dei Comune e della città. Quali sono state le pressioni, chi le ha fatte e a quali pratiche si riferiscono. Lo stesso Cardamone avrebbe dovuto denunciare ciò all’autorità giudiziaria. Le risposte si impongono per garantire trasparenza e legalità a questo Consiglio. Non credo personalmente che sia stato lei, sindaco, a fare pressioni, ma le affermazioni di Cardamone devono essere indagate. Se non troverò risposte, sarò costretto a rivolgermi alla locale procura. In ogni modo, sindaco, ha l’obbligo di revocare nell’immediatezza la presenza e la delega di Cardamone nella giunta.

    Sergio Abramo sindaco. “Rispondo a Corsi per quello che è di mia competenza. La pressione mia verso Cardamone è stata solo quella di entrare e uscire insieme al sindaco e affrontare insieme a me tutte le pratiche, ed essere presente in caso di assenza o impedimento del sindaco. Cardamone non era presente quando il sindaco aveva bisogno che lo sostituisse. Questo per quanto riguarda la funzione di vicesindaco. Non mi sono mai lamentato di Cardamone come assessore. Per quanto riguarda il Patrimonio, non mi pare che ci siano state pratiche importanti che non siano state portate avanti dalla dirigenza, con il solo indirizzo politico della giunta. Siamo leggermente indietro nelle cose da fare, anche per i venti giorni di vacanza nella dirigenza, decisi dal magistrato. L’assessore risponderà di quanto ha detto”.
    Corsi ribatte che il sindaco dove dare risposta immediata e preannuncia che all’indomani andrà in procura a sporgere denuncia verso il sindaco e l’assessore Cardamone.  Se c’è un “basso profilo in questo Comune è della sua giunta. È una vergogna che un assessore dica che ha subito pressioni e non si presenta per dare spiegazioni, né lo fa il sindaco. È evidente che c’è una responsabilità politica”. Cita danni erariali per il trasferimento dell’Italgas dalla sede storica di Fondachello a Germaneto in un anonimo capannone.

    Nunzio Belcaro (Cambiavento).  “Votiamo quattro pratiche su cui costruire sostanza di valori perché stiamo parlando di beni sottratti alla mafia. A Renda presidente commissione ho proposto di iniziare il ragionamento sul regolamento di Libera di accesso ai beni confiscati alla criminalità. Il parere positivo della commissione è stato unanime. L’approvazione di questo regolamento che snellisce e velocizza l’accesso ai beni confiscati. Passa poi al prossimo anno scolastico. Il dirigente scolastico della Rodari-Patari ha più volte interessato il Comune sul problema delle aule finora a sua disposizione nel polo didattico Galluppi che nel prossimo anno verranno meno. C’è poi l’istituto comprensivo Don Milani che potrebbe usufruire della scuola media di Santo Janni la cui messa a punto però è ferma per mancanza di fondi. È opportuno che delle due vicende si interessi l’Amministrazione come sottolineato nelle due interrogazioni presentate in forma scritta. Sanità: “Mi è stato sottoposto un atto di indirizzo sull’integrazione ospedale policlinico. Ogni cittadino comprende che l’integrazione è l’unico passaggio possibile per ridare importanza e dignità al sistema sanitario cittadino. Spesso però questi atti di indirizzo rimangono lettera morta e scadono nell’ovvio se non si arriva auna svolta più profonda che consiste nell’avvento di una nuova classe dirigente”.

    Eugenio Riccio (Misto). “Ho molta stima per Jonny Corsi. Ma se ad ogni dichiarazione di un consigliere o di un assessore imbastiamo retroscena non ne usciamo più. Dobbiamo più attenerci alle cose che interessano i cittadini che esplorare il Cardamone pensiero”. Sulle pratiche voterà sì, più roba si toglie ai mafiosi è più bene si fa. Vorrebbe però capire a chi l’Amministrazione devolverà i beni. Spera che non vengano venduti. Passa a monopattini e skate che rendono insicure le passeggiate sul lungomare. Dopo Spirlì anche Riccio cita Mussolini citando la famigerata frase del Parlamento che avrebbe potuto trasformarsi, solo l’avesse voluto, in bivacco di manipoli. Sfugge il nesso, ma non esploriamo il Riccio pensiero. Sulla pulizia delle liste, dice di avere apprezzato i buoni propositi del candidato Roberto Occhiuto, anche se dovrebbe essere ovvio che le liste devono essere composte non solo da persone perbene ma anche attive dal punto di vista professionale e politico. Non scienziati, però perché sono poco concreti. Insomma, sembrerebbe di capire, una via di mezzo: ottimale la classe media borghese.

    Fabio Talarico (Catanzaro con Abramo). “Chiunque di noi fa una pubblica dichiarazione deve sapere che ha grandi responsabilità presso il pubblico”. Riccio dice di non attaccarsi al Cardamone pensiero. Ognuno deve essere responsabile delle cose che dice o che scrive. Non ci possono essere sempre retropensieri. Le pratiche sono nella massima parte nelle mani dei dirigenti. Il ruolo dei politici è diverso. Per questo è importante la chiarezza e la trasparenza. Per la pratica in oggetto il bene confiscato è assegnato per delibera a destinazioni sociali. Il Consiglio comunale non è di basso livello, ma è rappresentativo del livello della città. “Cominciamo a tenere alto il livello della discussione”.

    Maurizio Mottola di Amato (Socialisti e Democratici). Seduta importante con l’acquisizione di quattro immobili confiscati alla criminalità organizzata. È vitale assegnarlo per beni sociali e di pubblica utilità, e farlo al più presto. Roberta Gallo (Misto). Momento alto del Consiglio comunale che tratta l’acquisizione dei beni confiscati alla criminalità. Personalmente poco le importa del Cardamone pensiero. Il problema della città non è certo Marco Polimeni. Invece, anziché studiare le pratiche si è spesso indugiato in mozioni di sfiducia e trasversalismi. Ridare dignità alla politica, con un cambio di passo, di idee, di approccio. Basta personalismi. Hanno stancato. L’effetto è stato quello di allontanare giovani e persone perbene dalla politica. Ha fatto bene il sindaco a chiarire su quanto chiedeva il collega Corsi.
    Sergio Abramo sindaco. Sarà velocissimo. Tranquillizza Mottola di Amato che la destinazione degli immobili sarà effettuata dal Consiglio comunale. A Belcaro ricorda che la richiesta è arrivata dalla Lodari-Patari quando il bilancio era stato chiuso. La si è inserita nella variazione di bilancio che è in approvazione odierna. Lancia una sfida a Cambiavento. Spesso fa battaglie giuste, ricorda quella del cinema Orso. “Le mie dichiarazioni sull’integrazione sono chiare e forti. Tanto che Riccio ha ritenuto di farne un atto di indirizzo. Cambiavento promuova iniziative d’impatto sull’integrazione per non sottostare alle imposizioni di primari e professori che ne ostacolano l’avvento. Teniamo tanto all’Università, ma deve funzionare anche nell’assistenza, specie nei servizi di emergenza urgenza”.

    Manuela Costanzo (Obiettivo Comune) Chiede scusa al sindaco per un’espressione spropositata che le era sfuggita nella precedente seduta. Ricorda che la Calabria è l’unica regione italiana a non avere corrisposto l’indennità agli operatori Covid. L’atto di indirizzo portato avanti da Riccio sottace la circostanza che non ci può essere integrazione stante l’esistenza di una unica Unità di Emergenza urgenza, che è nell’ospedale Pugliese. Sull’integrazione si sta perdendo tempo. Non si può fare integrazione tra chi ha solo titoli e chi invece solo lavora. Preoccuparsi invece a incrementare l’offerta dell’unico Pronto soccorso esistente. Due medici di turno contro 70 mila accessi all’anno. Chi può se ne scappa non per il tropo lavoro, ma per gli avvisi di garanzia che arrivano inopinatamente. Ci si preoccupi piuttosto delle buche, dell’acqua – “i pazienti arrivano in pronto soccorso che non si lavano” – al depuratore. “Per quanto riguarda l’assessore Cardamone che sarebbe del mio gruppo direi che ognuno deve essere responsabile di ciò che dice. Mi dispiace che tutti i miei colleghi di Forza Italia si siano volatilizzati”. Critiche verso i giornalisti che non scriverebbero tutto quanto succede in Aula.

    Iniziano le dichiarazioni di voto.

    Antonio Corsi (Misto). “Sindaco, deve essere lei ad alzare l’asticella di questo Consiglio. Inizi nel rimuovere l’assessore Cardamone”. Chiede per quali cose sarà ricordato il sindaco Sergio Abramo dopo vent’anni di mandato.
    Lorenzo Costa (Officine del Sud). Ricorda lo stato di abbandono che si riscontra nel fine settimana al policlinico Mater Domini. Manuela Costanzo (Obiettivo Comune) vota sì alle pratiche suscitando l’approvazione da parte dei rimanenti consiglieri di maggioranza. Luigi Levato (Misto). Chiede per quale ragione la scuola di Santo Janni non sia stata completata. Non si darà pace fino a quando non si troveranno i fondi per assicurare la fine dei lavori che è vitale per quel quartiere.

    Giuseppe Pisano (Catanzaro con Abramo). “Guai a chi tocca l’ospedale Pugliese che ha fatto la storia della sanità calabrese. Demetrio Battaglia ha compiuto quest’oggi il delitto politico perfetto, per lesa maestà: “Potevi fare migliore figura nel votare queste pratiche e invece sei fuggito via”. Preferisce non aggiungere altro. Cita Pietro Nenni sulla mancanza di sentimento in politica. Si rivolge al collega Corsi chiedendogli maggiore coerenza rispetto al suo passato politico, integrato al ventennio di Abramo. Veemente risposta di Corsi. Polimeni con difficoltà ristabilisce l’ordine. Raffaella Sestito (Misto). Sottoscrive e plaude l’intervento della collega Costanzo. Reclama maggiore sicurezza a Lido. Urge trovare soluzione all’affollamento del pronto soccorso del Pugliese.

    Fabio Talarico (Catanzaro con Abramo). Elenca le molte cose per le quali il sindaco Abramo sarà ricordato, con buona pace per il consigliere Corsi.
    Antonio Ursino (Catanzaro da Vivere). Anche Ursino ce l’ha con i giornalisti. Non è vero che vuole fare chiudere i locali in funzione anti movida. Invita a distinguere tra la puzza da fogna e quella da depuratore. Non firmerà l’atto di indirizzo sull’integrazione.

    Con 31 voti favorevoli le pratiche sono approvate. Anche la pratica di variazione di bilancio è approvata. Al momento della votazione, che include il finanziamento sulla Patari-Lodari, il consigliere Belcaro di Cambiavento lascia l’aula. Due contrari sul voto che approva la mozione del consigliere Riccio.

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