Antica Kroton: eppur si muove!

Anche il Presidente della Commissione Cultura Meo prende atto dell'opportunità di accelerare tutti verso una fase realmente operativa (e magari condivisa) del progetto strategico.

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    di Procolo Guida

    Sin dalla presentazione del nuovo Dirigente preposto all’attuazione del progetto dell’Antica Kroton, il dottor Antonio Senatore, tutti, non solo noi di crotoneinforma che ne abbiamo scritto e riscritto negli anni, abbiamo rivolto domande, al Sindaco Voce, all’Assessora Via ed a lui stesso, soprattutto circa due aspetti: cronoprogramma e trasparenza, che poi vuol dire velocizzazione ed efficacia dello stesso cronoprogramma. Al netto di #SALVIAMOCAPOCOLONNA ora e subito!, articolo e non mera provocazione di qualche giorno fa, c’è da registrare una non indifferente novità confermata a latere della Commissione Cultura svolta proprio ieri pomeriggio a cui ha partecipato il Dirigente Senatore: tra le aree tematiche del portale del comune è ora possibile (ecco il link) leggere e scaricare una serie di atti che prima avremmo dovuto ricercare con l’ausilio di Sherlock Holmes, che Saverio Marafioti non sarebbe bastato (e con il cui ausilio torneremo). Non è una novità da poco, così come non è certo l’unica: “Una idea potrebbe essere la messa a sistema delle aree urbane ricadenti nella Antica Kroton, vedi area castello e camminamenti delle mura, con l’area del Porto (area denominata Sensi) attraverso la realizzazione di un Contenitore culturale avveniristico della storia Magno Greca,  concettualmente alter ego del Castello di Carlo V” da uno dei passaggi del documento programmatico. La novità è cercare, nonostante la mancanza di PSC, sin da subito, di incastonare Antica Kroton dentro una visione di sistema di rigenerazione urbana. L’ulteriore novità, in termini di strumenti, è l’ausilio di Invitalia: l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, di proprietà del Ministero dell’Economia, sarà supporto e braccio della fase operativa dei bandi così come dei processi di attuazione del piano (piani) di fattibilità. E la novità nelle, più che delle, novità, è la disponibilità della Commissione Cultura e del suo Presidente Fabrizio Meo di “sostenere” ed arricchire queste novità di processo e di sistema. Ieri al termine della seduta, comunque non priva di polemiche, l’avvocato Meo ha tenuto a sottolineare, tramite il suo profilo fb (questo il link diretto dove apprezzare l’intero intervento) quanta buona volontà e lena abbia il Dirigente: “Oggi (ieri n.d.r.) in Commissione cultura (IV Commissione) che mi onoro di presiedere è stato chiamato in audizione il Dott. Antonio Senatore, Dirigente incaricato di seguire il progetto Antica Kroton, (…) Va dato merito al Dott. Senatore, voglio dirlo, di aver dato trasparenza e conoscibilità al progetto e così, grazie all’accesso agli atti che mi è stato dal medesimo consentito nelle scorse settimane, ho avuto modo di appurare molte delle “nefandezze” (…) ma questa è un’altra storia e faremo i conti a tempo debito. Oggi è stato il primo di una serie d’incontri programmati sull’argomento, ho ritenuto che la prima indagine dovesse essere effettuata sulla dotazione organica e logistica messa a disposione del Dirigente prescelto con Decreto Sindacale già da luglio e contrattualizzato oramai da ottobre. (…) Il Dott. Senatore ha confermato di non avere ad oggi ottenuto la preposizione formale neppure di un solo dipendente dell’Ente e di essere costretto a dividere per tre giorni a settimana (è stato assunto a part time) la stanza con l’architetto Dominianni, incredibile a dirsi, ma così stanno le cose. Ho ritenuto di dover proporre alla Commissione di assumere una deliberazione da rivolgere al Sindaco ed all’Amministrazione tutta al fine di sollecitare l’accoglimento delle richieste (…) La seduta è quindi proseguita ed è stata, ritengo, particolarmente proficua, il Dott. Senatore ha avuto modo di esporre, seppur sinteticamente, quanto fatto sino ad oggi (…) Andiamo avanti perciò, nonostante tutto e cerchiamo di salvare almeno il salvabile.

    Ci sono dunque anche le note dolenti, soprattutto circa gli strumenti e la messa a sistema degli step successivi: lo diciamo (e pensiamo che sia opportuno sottolinearlo) che nessuno possa dire che, in questo caso, l’Architetto Domnjianni non sia ella stessa vittima (almeno per una volta) di procedure ed individuazione logistica che sia il Sindaco Voce che l’Assessore Filiberto “proveranno” a definire con celerità, ne siamo persuasi. Siamo certi che tutti, compreso noi, si debba avere contezza e “facilitare” processi di velocizzazione delle procedure e della loro trasparenza. E siamo altresì convinti che non voler cercare il pelo nell’uovo (anche se di capelli e chiome troppo fluenti ci sono ancora proprio nell’intera vicenda Dominijanni) non possa riguardare la capacità, propria solo dell’Amministrazione, di dare risposte ed in tempi certi. Sappiamo della buona interlocuzione, ad esempio, con Confindustria e Camera di Commercio; deduciamo che il rapporto con Autorità Portuale di Gioia Tauro debba essere completamente costruito anche alla luce della “rimozione” del rappresentante Marco Tricoli per la sua incompatibilità. Siamo assolutamente disponibili a dare contributi all’esigenza di rendere granitica la posizione di Crotone nei confronti di qualsiasi livello intermedio e/o superiore di rappresentanze istituzionali. Però la parte più autorevole ed importante non è in mano ai tecnici ed ai dirigenti che, tra l’altro, continuano a mostrare il fianco nelle questioni più banali (vedi situazione riscaldamenti nelle scuole comunali). Così come siamo convinti che il nostro contributo è proprio quello di porre domande, quanto più di sistema, e verificare i tempi e le modalità di attuazione. Siamo infatti si ai calcagni del Dirigente Senatore per una intervista, e di certo non molleremo. Con la medesima energia, siamo ad auspicare che i principi esposti nel documento programmatico debbano trovare “gambe” all’interno della visione stessa di esecutivo a guida Voce che mostra, ancora, limiti oggettivi e soggettivi evidenti. Così come siamo certi che questa partita dell’Antica Kroton possa (e debba) giocare un ruolo di “forzato” trascinamento ad aprire una nuova e diversa fase dell’esperienza Voce alla guida della città e, soprattutto, con buona pace di Marafioti e nostra, sui criteri (strutturali però) dell’accesso e dell’analisi delle criticità degli atti pubblici. Questi presupposti ed auspici, anzi, proprio questi presupposti ed auspici, a nostro avviso, possono e debbono comunque tenere conto dell’emergenza Capo Colonna e della propedeuticità del promontorio lacinio nella visione (ed attrattività) di qualsiasi Antica Kroton… …ma questo è un capitolo su cui crotoneinforma non mollerà di un millimetro!

     

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