Tv, Militano: ‘Emittente veneta tra le frequenze calabresi. Il Ministero chiarisca’

Il direttore del sito web Corriere della Calabria e de "L'altro Corriere Tv", Paola Militano: 'Uno schiaffo ai calabresi'. Occhiuto: 'Chiederò approfondimenti a Giorgetti'

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    “Uno schiaffo ai calabresi, che dal profondo Veneto vedranno contenuti video sulle frequenze regionali”.

    Così il direttore del sito web Corriere della Calabria e de “L’altro Corriere Tv”, Paola Militano, segnala il caso dell’emittente veneta “Canale Italia 83 Extra”, inserita tra i canali riservati alle emittenti calabresi, e chiede, a tale proposito, l’intervento del Ministero dello Sviluppo economico, che assegna le frequenze.

    Secondo quanto stabilito dalla legge per l’emittenza televisiva locale, il nuovo quadro ha previsto una serie di step.

    “Il primo – scrive Paola Militano – è la dismissione di tutte le frequenze in base al calendario stabilito dal Mise.

    Il secondo è la prosecuzione delle trasmissioni mediante nuove reti, i cui diritti di uso delle frequenze sono stati assegnati dal Ministero, mediante gare, a nuovi operatori di rete.

    Per la Calabria l’operatore è Ei Towers, col quale le società editoriali devono stringere accordi onerosissimi per garantirsi la trasmissione su tutto il territorio regionale. C’é poi un terzo passaggio: la selezione da parte dei Fornitori di servizi di media audiovisivi (Fsma) in ambito locale, che accedono alla capacità trasmissiva. Una procedura anche questa effettuata tramite bando indetto dal Ministero dello Sviluppo economico.

    I canali più ambiti per le emittenti regionali sono quelli che vanno dal 10 al 19. Accade così che il Corriere della Calabria si piazza al decimo posto fra gli idonei, con 201,38 punti, ed al tredicesimo posto c’è ‘Canale Italia 83 Extra’, che totalizza 79,26 punti, ottenuti esclusivamente grazie ai dati Auditel. Non potrebbe essere diversamente: ‘Canale Italia 83 Extra’, infatti, non dichiara dipendenti in Calabria e d’altra parte non potrebbe averne, anche perché non ha una sede sul territorio regionale.

    Nella seconda fase delle assegnazioni, però, la situazione si ribalta: ‘L’altro Corriere Tv’ va all’undicesimo posto, con l’assegnazione del canale 75, e viene superato da ‘Canale Italia 83 Extra’, che ottiene così il canale 19 con uno scarto minimo di 0,88 punti, assegnati tra l’altro, ad un marchio che non compare neppure nei report dell’Auditel”, “Il decimo posto di ‘Canale Italia 83 Extra’ – conclude Militano – sembra il classico ‘miracolo italiano’. Ma qualche risposta il Mise dovrebbe fornirla, soprattutto alla Calabria e ai calabresi”.

    L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE CALABRIA

    “Secondo degli astrusi criteri del Ministero dello Sviluppo economico per riassegnare le frequenze alle televisioni locali, in vista dell’approdo alla tivù digitale di seconda generazione, i calabresi dal prossimo primo luglio potrebbero vedere andando con il telecomando al canale 19 del Dgt un’emittente veneta.

    Si tratta di ‘Canale Italia 83 Extra’, una realtà di Rubano, in provincia di Padova, che non ha una sede nella nostra Regione, non ha un dipendente in Calabria, e che ha partecipato ai bandi Mise sfruttando dei bug del sistema.

    A farne le spese, al momento, sarebbe ‘L’altro Corriere’, scivolato dal canale 19 al canale 75. Una retrocessione che avrebbe un pesante impatto d’immagine ed economico.

    Qualcosa non torna. Come può una tv locale che non ha sede in Calabria e che fino a poche settimane fa non esisteva neanche nei monitoraggi Auditel ‘fregare’ la frequenza ad una tv calabrese, radicata, riconoscibile, che da anni offre informazione e lavoro nella nostra Regione?

    Su questa vicenda voglio vederci chiaro, e chiederò immediatamente approfondimenti al ministro Giancarlo Giorgetti”.

    Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, intervenendo sulla vicenda.

     

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