I giovani della diocesi di Catanzaro-Squillace hanno vissuto a Porto la “loro” giornata

Momenti di gioia e riflessione nell’annuale convention promossa dal Servizio Diocesano per la Pastorale Giovanile. In centinaia a Gimigliano

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    Centinaia di giovani di parrocchie, gruppi, movimenti e associazioni della diocesi di Catamzaro-Squillace, si sono dati appuntamento a Gimigliano, nella suggestiva valle di Porto sede dell’omonimo e rinomato santuario mariano, per l’annuale convention promossa dal Servizio Diocesano per la Pastorale Giovanile. Ad accogliere i ragazzi, giunti a Gimigliano sin dalle prime ore del mattino, l’Arcivescovo Metropolita Claudio Maniago e la consulta diocesana guidata da don Ivan Rauti. Una giornata di festa, con canti, musiche e momenti di preghiera culminati con la solenne concelebrazione eucaristica presieduta da monsignor Claudio Maniago. Parole di gioia e di speranza quelle del Pastore quelle rivolte ai giovani che hanno gremito il tempio: “Oggi siamo contenti perché siamo qui insieme, finalmente, dopo gli anni della pandemia; contenti perché ci incontriamo riscoprendoci popolo di Dio in cammino.

    Il nostro stare insieme, sotto il dolce sguardo della Madonna di Porto, in questo luogo così bello e suggestivo, ci riempie di amore e di pace perché quello della Madre è uno sguardo di tenerezza verso i propri figli”. “Perché questa giornata possa essere ricordata già da domani come importante – ha detto Maniago – dobbiamo chiedere alla Madonna la grazia di ripartire in modo nuovo perché Gesù, come abbiamo ascoltato nel brano dell’Apocalisse, non vuole minestre riscaldate, ma cose nuove perché Lui fa nuove tutte le cose!”. “Come Maria quindi – ha esortato Maniago – alziamoci in fretta e non facciamoci schiacciare dalla nostra pigrizia, ma viviamo e vivete la vita da protagonisti, tenendo sempre attaccata la spina del cuore alle parole che escono dalla bocca”.

    Generico maggio 2022

    Ospite del meeting dei giovani, Dario Reda, padovano di origine libanese che, dopo aver raccontato l’esperienza di conversione, ha ricordato l’esperienza del suo battesimo, ricevuto durante la celebrazione nella notte di Pasqua: “Rileggendo la liturgia battesimale ho realizzato di aver ricevuto il dono inestimabile della fede. Da cristiano non posso non sorridere. Non riesco a stare fermo, non posso non sorridere, un po’ come Maria che, ricevuto l’annuncio dell’angelo, si alzò in fretta. Io da cristiano non posso stare fermo, non posso non sorridere”.

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