Pericolo Unical sulla facoltà di Medicina-Umg: è dialogo social tra Donato e Palaia

Probabile una richiesta congiunta di un Consiglio comunale dedicato alle ipotesi duplicatorie che si fanno consistenti

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    Mentre buon parte del personale politico cittadino è impegnato in una virulenta discussione sui retroscena veri o presunti che hanno portato alla definizione della cornice istituzionale del Consiglio comunale, un effetto positivo della fine dell’impasse che si era venuto a creare è già riscontrabile nella (buona) volontà di alcuni consiglieri di concentrare l’interesse sui problemi reali. Uno di questi, sollevato in Consiglio da Valerio Donato, leader del gruppo Rinascita e dell’intera opposizione sia nell’ultima che nella precedente seduta, riguarda modi e termini per contrastare l’ormai scoperto disegno dell’Università della Calabria, con sede a Rende, di dotarsi della Facoltà di medicina che manca nel suo piano formativo, in presenza di una già consolidata realtà di didattica e di ricerca medica all’Università della Magna Graecia, con sede a Catanzaro.

     

    I segnali in proposito sono ormai numerosi, e d’altra parte a Cosenza e nell’hinterland se ne parla ormai scopertamente, rimettendo in movimento aspirazioni e velleità di lunga data che periodicamente ritornano in auge, Di nuovo ci sono tre fatti principali: l’istituzione e l’avvio del corso interateneo in Medicina e Tecnologie digitali che prevede una condivisione delle lauree tra Unical e Umg, il recente bando di concorso pubblicato a luglio da Unical per la selezione di diciassette ricercatori nel settore scientifico disciplinare dell’area medica, l’accelerazione impressa ala costruzione del nuovo ospedale di Cosenza che viene direttamente correlata nella città bruzia come funzionale agli studi medici. Naturalmente, niente arriva dal nulla. Da decenni, ormai, soprattutto per il testardo lavoro ai fianchi portato avanti dal Dipartimento di Farmacia del’Unical e dal suo direttore Sebastiano Andò, c’è stato un lento ma progressivo avvicinarsi a quanto ormai si va delineando, ovvero la richiesta ufficiale da parte degli organi dell’ateneo cosentino di dotarsi di una facoltà medica, dopo essersi d’altra parte assicurata fin dal 2014 l’erogazione dei corsi per le Professioni sanitarie nell’ambito dell’Area che senza infingimenti viene definita Medico-Sanitaria.

     

    Valerio Donato ha esplicitamente richiamato l’attenzione dei colleghi consiglieri sul pericolo che corre l’Umg di vedersi sfilare sotto il naso la specificità e l’unicità regionale della formazione universitaria di medici e chirurghi, in quello che ha definito senza infingimenti un vero e proprio scippo, al quale occorre fare fronte, in modo convinto e unitario da parte della politica catanzarese iniziando proprio dalla rappresentanza consiliare cittadina. Già nel corso dello stesso Consiglio l’appello di Donato, pur oscurato dal bailamme intorno alla elezione di presidente e vicepresidente d’aula, era stato raccolto dalla consigliera di maggioranza Daniela Palaia nell’ambito di un intervento che aveva in premessa voluto apprezzare i toni moderati e costruttivi adottati da Donato.

    E’ di ieri la diffusione di una nota della consigliera di Mo’ Fiorita sindaco che ritorna decisa sull’argomento, sostenendo, tra l’altro che “l’atteggiamento dell’Università della Calabria, adombra pericolose prevaricazioni del suo ruolo e prefigura una pericolosa deriva che va subito fermata” e avvertendo che qualora si “dovesse configurare un tentativo, più o meno celato, di attivare presso l’Unical la seconda Facoltà di Medicina e Chirurgia della Regione Calabria la città di Catanzaro si opporrà con tutte le sue forze”.

    L’intervento di Palaia, avvocato ed esponente autorevole della nuova maggioranza consiliare, ha suscitato immediato interesse, aprendo anche un ricco dibattito social sulla pagina Facebook di Catanzaroinforma sotto il posti di condivisone dell’articolo relativo. Dibattito al quale hanno partecipato direttamente Valerio Donato, che ricordiamo essere docente e presidente della Fondazione Umg, e Daniela Palaia. Dapprima un po’ risentito per la mancata citazione del suo intervento in Consiglio nel corso del quale aveva previsto la richiesta della convocazione di una seduta ad hoc, stessa iniziativa annunciata dall’avvocato Palaia, Donato alla fine si è detto “ben lieto di sottoscrivere la Sua (di Palaia, ndr) richiesta.

    È da prevedere, insomma, che mercoledì 24 agosto, giorno in cui il sindaco Nicola Fiorita esporrà le sue linee programmatiche, la richiesta sarà formalizzata in modalità bipartisan. È probabile che, a quel punto, lo stesso sindaco chiarirà la sua posizione in merito, anche perché il suo ultimo intervento sull’argomento, risale al 20 giugno scorso, quando ancora non si era svolto il turno di ballottaggio che lo vedeva contrapposto, lui docente all’Unical, a Valerio Donato, docente all’Umg. In quell’intervento Fiorita criticava aspramente l’avvio del corso interateneo in Medicina digitale, definendolo “una grave sconfitta per Catanzaro e la sua Università”. Curioso che sul punto il giudizio di Donato sia stato diverso, probabilmente ponendo i due fatti, il corso interateneo e il pericolo immanente di uno scippo all’Umg, su due piani differenti.

    Intanto corre voce che qualcosa di muova anche nei piani alti dell’Umg che starebbe muovendo passi legali verso ipotesi duplicatorie della sua facoltà distintiva e identitaria. Cosa del resto non nuova, perché già il precedente rettore Aldo Quattrone aveva esperito durante il suo periodo di governo accademico, sempre con lo stesso obiettivo: frenare le ambizioni mediche dell’Unical. Ricorrenti e finanche carsiche: si appalesano, si interrano nascondendosi per poi riapparire in superficie, quando sono già avanzate di un bel po’.

     

     

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