“Quaranta euro per ogni verbale di invalidità. Un prezzo enorme per la Calabria”

La denuncia del dottor Nanci Giacinto dell’Associazione MEDIASS sulla strategia adottata dall'Inps per "dimezzare" i falsi invalidi

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    Quaranta euro per ogni verbale di invalidità redatto dalle commissioni Inps per il riconoscimento della invalidità civile dei calabresi. E il dottor Nanci Giacinto dell’Associazione MEDIASS – medici di famiglia Catanzaro lo definisce “un vero e proprio pizzo versato dalla Calabria”.

    “Si tratta di circa 8 milioni di euro all’anno da ormai 4 anni. Tutto è cominciato quando l’allora presidente Inps Boeri nella sua intervista rilasciata il 22 febbraio 2018 alla televisione RTV ha detto che la Calabria ha una media di invalidi civili oltre la media nazionale – si legge nella nota del dottor Nanci – “che buona parte degli invalidi calabresi sono falsi invalidi, che le commissioni per l’accertamento della invalidità civile delle aziende sanitarie calabresi non hanno svolto bene il loro compito e che per questo motivo ha firmato un protocollo d’intesa con il commissario per l’applicazione del piano di rientro sanitario calabrese Scura per sostituire le commissioni per l’accertamento della invalidità civile delle aziende sanitarie con delle commissioni dell’INPS, e che così facendo fa anche risparmio di soldi”.

    “Ci saremmo aspettati un dimezzamento dei “falsi” invalidi calabresi e invece in Calabria con il commissariamento dell’Inps gli invalidi sono continuati ad aumentare anzi in Calabria c’è stato, sotto la gestione Inps, il maggiore incremento regionale degli invalidi civili – scrive ancora Nanci -. Se le agguerrite commissioni Inps scese in Calabria per togliere quelle vecchie e non concedere nuove pensioni di invalidità, tanto che Boeri con una circolare Inps interna (poi ritirata) aveva promesso incentivi ai medici delle commissioni che lo avessero fatto, vuol dire che gli invalidi in Calabria esistono veramente”.

    “Gli invalidi in Calabria sono oltre la media nazionale per due motivi – spiega Nanci – in Calabria ci sono molti più malati cronici e con maggiore comorbilità e la Calabria è la regione più povera non solo d’Italia ma di tutta l’Europa. E visto che la invalidità civile è una inattitudine al lavoro di tipo generico dovuta a infermità o difetto fisico o mentale regolate da tabelle e percentuali già codificate, ne consegue che una persona la quale ha più malattie contemporaneamente è potenzialmente invalida e la pensione viene erogata solo se la persona è incapiente”.

    “Il presidente Boeri di queste due verità doveva esserne per forza a conoscenza perché essendo a capo dell’Istituto che per eccellenza si interessa del welfare doveva sapere che in Calabria vi è una grande percentuale di incapienti – prosegue ancora la nota – e doveva essere a conoscenza alche del fatto che in Calabria ci sono più malati cronici che non nelle altre regioni visto che il commissario al piano di rientro sanitario calabrese Scura con il quale ha fatto l’accordo di commissariamento delle commissioni per l’accertamento delle invalidità civile delle Asp calabresi ha dovuto dare, per come prescrive la legge, a Lui come al Ministero dell’Economia (prima) e della Salute poi il DCA n. 103 del 30/09/2015 nel quale con tatto di tabelle si certificava che in Calabria ci sono nei suoi due milioni circa di abitanti ben 287.000 malati cronici in più che non in altri due milioni di altri italiani e che su 1000 calabresi ben 156 di essi hanno tre o più patologie croniche (quelle che conferiscono l’invadilità) rispetto ai 123 della media italiana. In Calabria quindi ci sono più malati cronici, c’è più comorbilità, c’è più povertà ed è solo per questo che qui ci sono più invalidi civili”.

    “Inoltre l’Inps non potendo fare sue commissioni per l’accertamento della invalidità ha impegnato nelle sue commissioni personale medico e non medico delle commissioni delle Asp calabresi commissariate. Quindi chiediamo al successore del presidente Boeri il calabrese Tridico come mai la Calabria deve continuare a pagare 40 euro per verbale (10 milioni circa all’anno) visto che 1) l’Inps ha utilizzato anche personale delle Asp calabresi (già pagato dalla regione Calabria), 2) che gli invalidi civili sono continuati ad aumentare anche con la gestione Inps?”, sono gli interrogativi posti dall’associazione MEDIASS.

    “Il risparmio (noi diremmo l’affare) lo ha fatto solo l’Inps che si fa pagare i verbali pur utilizzando personale delle Asp calabresi – conclude la nota di Nanci – e visto che gli invalidi continuano ad aumentare ci chiediamo se lei presidente Tridico non ritenga di dover commissariare le commissioni per l’accertamento della invalidità dell’Inps con le vecchie commissioni delle Asp calabresi visto che così risparmierebbe anche l’Inps che con le sue commissioni ha fatto aumentare gli invalidi”.

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