Catanzaro Calcio, Celiento: “Anche per il calcio di C situazione difficile, ben venga cassa integrazione”

A Catanzaro sto bene - ha affermato Celiento - ed ho sempre espresso la mia volontà di rimanere. Ho rinnovato da poco e la voglia di ottenere risultati importanti con questa maglia è tanta

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    Il calcio manca, come è ovvio: quasi quanto Napoli e la famiglia lontana. Ed è dura immaginare scenari di ripresa con stadi nuovamente pieni dopo la serrata e l’unico assillo di vincere per scalare la classifica. Daniele Celiento però ce la mette tutta per gettare uno sguardo d’ottimismo al di là dell’emergenza. Consapevole certo che «la salute viene prima di tutto e che fino a quando il problema non sarà risolto sarà impensabile ricominciare», ma anche sicuro che «in caso di ok non sarebbe un problema riprendere il discorso da dove si era lasciato».

    VOGLIA DI RICOMINCIARE – «Siamo senza pallone da un mese e la situazione non è facile – ha detto il difensore, nuovo protagonista della sala stampa a distanza brillantemente approntata in casa Catanzaro – Ci teniamo in allenamento con gli esercizi del preparatore ma non abbiamo mai fatto un allenamento vero in questi giorni». Eppure, come detto, ricominciare non sarebbe un problema per lui: «Il ritardo atletico sarebbe solo una questione relativa paragonata alla possibilità di tornare alla normalità e la si potrebbe riconquistare gradualmente sul campo, ricominciando un po’ da zero da ogni punto di vista, con un po’ più di esperienza a fare da bagaglio». Speranze legittime, quelle del numero cinque campano, irrealizzabili però a stretto giro. L’attualità impone di parlare di cassa integrazione, di tagli di contratti, di misure per salvare il sistema in questo momento difficile. Ed anche in questo caso, l’intervento del centrale è deciso. «Ben venga la cassa integrazione – ha sottolineato Celiento – per i colleghi che hanno contratti inferiori ai cinquantamila euro sarebbe uno strumento importante ed aiuterebbe anche le società. Sulla riduzione degli stipendi ancora non c’è nulla di certo – ha aggiunto – Stiamo valutando insieme al club ma sono certo che si arriverà ad una soluzione giusta per entrambe le parti».

    «SOSTA INOPPORTUNA» – Tocca guardare al passato per rivedere il pallone rotolare: all’ultima sfida contro il Bari, al periodaccio subito precedente, alla stagione nella sua interezza. «La sosta è arrivata nel momento meno opportuno – ha commentato Celiento – C’eravamo lasciati alle spalle le tre partite negative, avevamo assimilato i kappao e nella settimana precedente alla gara contro il Bari avevo visto una predisposizione diversa da parte del gruppo». La pagina pareva girata, insomma, con tanto di lezione compresa e di «compattezza ritrovata». «Non ci fosse stato lo stop avremmo potuto dimostrare il nostro valore di rosa competitiva – ha continuato il pilastro di difesa, sempre tra i migliori per rendimento – Con tante partite ancora da giocare la stagione avrebbe potuto prendere una piega diversa ed il gap con chi sta davanti si sarebbe potuto azzerare anche per gli arrivi di gennaio».

    GREGARIO PER LA CAUSA – Toccherà attendere, chissà ancora quanto. La certezza è che comunque il binomio tra il talentuoso classe ’94 e le aquile è forte e continuerà anche in futuro. «A Catanzaro sto bene – ha affermato Celiento – ed ho sempre espresso la mia volontà di rimanere. Ho rinnovato da poco e la voglia di ottenere risultati importanti con questa maglia è tanta – ha aggiunto – Io capitano? Un onore, ma Corapi è un catanzarese doc e merita lui più di tutti». Per ora gregario di primo piano, nel futuro chissà.

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