Crotone peccato! Si poteva andare più in Alto! foto

Anche nella prima post covid la squadra di Stroppa convince; ma contro un ottimo Chievo è raggiunto nel finale

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    Procolo Guida di fronte al televisore,

    Si riparte… covid o non covid il calcio è sempre più virale; e chi non ha mai letto nulla di Osvaldo Soriano (ed in specifico Futbol, Storie di calcio), forse, non potrà mai scoprire tutta la passione che si nasconde dentro questo sport e pure dentro se stesso… (*P.S.)

    Si riparte ed il racconto lo facciamo davanti al televisore perché qualcuno ha deciso che i raccontatori sono un di più senza nemmeno rendersi conto che decidendo così, allora, di più sono proprio loro. (Ma andate a leggere sotto il ragionamento ed il fatto a latere, perché ora abbiamo da raccontare).

    Si riparte dalla 29esima giornata aperta dall’anticipo Spezia Empoli terminato con una mezza brutta sentenza per i toscani ed una conferma che i liguri saranno della partita promozione fino al termine. Si riparte dal nuovo campionato che si aggiungerà (in punti) al vecchio che vedeva il Crotone in serie A… Si riparte dal Chievo Verona e questo nuovo campionato non potrebbe che avere auspici migliori ed epici, conseguenti, racconti…

    Si riparte allo Scida vuoto come gli tutti gli altri con la squadra di Stroppa che ha vinto le ultime quattro partite di campionato (scorso), e la possibilità di eguagliare il mini record dell’unica striscia di cinque successi di fila in Serie B, conseguita nel dicembre 2015… Si riparte con il record del Chievo, da sfatare subito, di aver sempre vinto in serie B contro la squadra rossoblu.

    Si riparte con Stroppa che ritrova e fa riesordire Zanellato dal 1^ (con Crociata dalla panca), Cuomo è preferito a Curado con Gerbo e Molina sulle fasce ed Armenteros al fianco di Simy; Aglietti preferisce Garritano ad Esposito in mezzo al campo confermando la grande fiducia riposta nel trio Giaccherini, Vignato e Djordjevic.

    Pronti via dunque nel deserto dello Scida ed i primissimi minuti mostrano voglia di chiudere spazi da parte di entrambe le squadre, anche se il palleggio del Crotone mostra più scioltezza con il Chievo propenso anche a qualche lancio.

    Al 5’ fallo tattico di Barberis che becca giallo e squalifica per fermare Djordjevic che due minuti più tardi è nuovamente pericoloso anche se calcia alto. Sull’altro fronte risponde subito Gerbo che offre ad Armenteros una ottima occasione che il cubano svedese non sfrutta perché poco lucido nel cercare di portarsi la palla sul destro per calciare contro Semper. Al 9’ esce Giaccherini per Ceter, l’ex Juve e Napoli si fa male subito.

    Dal 12’ è comunque il Chievo a prendere le redini del gioco che sorprende sistematicamente la squadra di Stroppa con inserimenti da dietro. Il Crotone prova scambi di ruolo fra Benali e Barberis per uscire, comunque col palleggio, dalla pressione preventiva dei clivensi; ci riesce, tanto che al 21’ passa con Molina che trova uno scarico intelligente di Benali protagonista della prima vera azione “tipica” del Crotone di Stroppa.

    Il Crotone pare prendere consapevolezza e coraggio dopo il vantaggio mostrando per 10 minuti una capacità che non le era riuscita nel “passato” campionato pre covid: il palleggio di controllo piuttosto che quello di attacco. Ma il Chievo non demorde ed attorno alla mezz’ora (sempre con Djordjevic) è pericoloso in un paio di occasioni. Il Crotone riprende però controllo e giometrie che portano al 35’ la ghiottissima possibilità del raddoppio che tocca, però, allo sciagurato Zanellato che litiga da solo col pallone di fronte a Semper. Certo che quelli più indietro sembrano proprio Zanellato ed Armenteros.

    Al 37 è Marrone che deve spendere un giallo sulla possibile incursione del solito Djordjevic ed allo scoccare del 44’ minuto è di nuovo Zanellato con la complicità di Simy a sprecare l’occasione per raddoppiare su una bella manovra iniziata sempre da Gerbo con il demerito di dare “sponda” emotiva a due accelerazioni pericolose degli ospiti. Finisce la prima frazione con un minuto di recupero con entrambe a recriminare per motivi differenti.

    Il Chievo prova subito a pressare al rientro con la squadra rossoblu di casa che non rinuncia a cercare possesso e palleggio. Già al 50 è Rigione che è costretto al fallo da giallo su Armenteros per comprendere quanto la squadra di Stroppa non abbia alcuna voglia di soffrire e basta. Dopo una fase di schermaglie è Stroppa a rompere gli indugi ed inserire Mustacchio per un comunque buon Gerbo per affondare sulle fasce. Aglietti dopo meno di 10 minuti fa entrare Esposito e Morsay al posto di Vignato, appannato oggi, e Garritano.

    Ed è Cuomo ad avere sulla testa da corner l’occasione per il raddoppio che non arriva per l’imprecisione della zuccata del giovane terzino frutto del vivaio pitagorico. Entrano dunque Crociata e Curado al posto di Armenteros e Golemic con Stroppa che vorrà sfruttare meglio le ripartenze. Strette e stanche le due squadre che costringono Aglietti agli ultimi due cambi con l’uscita di Djordjevic che aveva preso anche un colpo. Serve sostanza più che tecnica in questo frangente per cercare o il break decisivo o il pareggio per gli ospiti.

    Certo che i segni della fatica non impediscono al Crotone di mostrare tutta la voglia di tre punti che lo porterebbero sempre più in Alto, anche con merito assoluto visto che sono chiamati alla lotta anche Maxi e Gomelt per Simy e Zanellato a guaagnare campo e fisico. Bella la prova fino a questo punto se non arrivasse il pari di Ceter per una topica di Molina che si perde l’attaccante su una bella apertura dal fronte opposto di Renzetti. Pochissime forze per raddrizzare la gara, anzi è Esposito a sfiorare oltre il 90′ il raddoppio.

    CROTONE      1             (al 21’ Molina)

    CHIEVO          1             (ceter all’87’)

    CROTONE (3-5-2): Cordaz; Cuomo, Marrone (amm. al 37’), Golemic (dal 72′ Curado); Gerbo (dal 60′ Mustacchio), Benali, Barberis (amm. al 5’), Zanellato (dall’86’ Gomelt), Molina (amm. al 75′); Armenteros (dal 72′ Crociata), Simy (dall’86’ Maxi). All. Stroppa

    CHIEVO (4-3-2-1): Semper; Dickmann, Leverbe, Rigione (amm. al 50′), Renzetti; Obi (amm. al 54′, dal 79′ Ongenda), Garritano (dal 67′ Esposito), Segre; Giaccherini (dal 9’ Ceter), Vignato (dal 67′ Morsay); Djordjevic (dal 79′ Grubac). All. Aglietti

    Ha diretto la gara il Sig. Ros

    (*P.S.) Si riparte…

    …chi non ha mai letto nulla di Osvaldo Soriano (ed in specifico Futbol, Storie di calcio), forse, non potrà mai scoprire tutta la passione che si nasconde dentro se stesso. In questo libro sono raccolti una ventina di racconti ambientati nel mondo del calcio sudamericano con ritratti e storie incredibili: da Obdulio Varela, capitano dell’Uruguay vincitore del Mondiale 1950, al rigore più lungo del mondo, che doveva essere battuto nel 1958 in una contrada sperduta abitata da indios araucani; dalla finale del Mondiale del 1942, giocata nella Patagonia argentina e arbitrata dal figlio del pistolero Butch Cassidy, alle memorie del mister Peregrino Fernandez, un disincantato giramondo alter ego dell’autore.

    Si riparte, dunque. Ma che partenza o ripartenza è senza un racconto… …senza uno scritto che nostalgicamente ricordi non tanto chi ha vinto, ma chi ha saputo interpretare la poesia del gioco, anche senza vincere nulla; oppure come si fa a conoscere la storia di una squadra che ha sempre vinto senza conoscere nomi, volti e storie sia dei vinti che dei vincitori; è come andare a vedere le olimpiadi senza atleti.

    E poi, come si fa a ripartire con regole assurde interpretate da gente assurda, che riesce a negare se stessa ed il motivo per cui essa stessa ha un ruolo:

    • Premesso che abbiamo più volte (sacrificandoci perché non fossero la maggior parte) raccontato di fronte alla televisione le trasferte e dunque racconteremo anche questa gara seppur esclusi dallo stadio non solo perché Federazione e Lega hanno disposto che fossero solo 10 giornalisti al massimo a poterlo fare.
    • L’ufficio Stampa del Crotone, interpretando questa regola in maniera assurda, ha comunicato criteri di scelta di questi 10 che non abbiamo criticato perché ci avrebbero escluso dall’Ezio Scida che dovremmo “ritrovare” per la gara interna contro la Salernitana.
    • Agli amici dell’Ufficio Stampa chiediamo di confrontarsi con le altre squadre ed uffici stampa e con la Lega di serie B stessa per comprendere e spiegare se siamo noi che abbiamo compreso male (e chiederemo scusa ovviamente), o sono loro che dovrebbero comprendere che se non esiste “una moltitudine” di media e raccontatori, non esiste proprio il senso perché esista un Ufficio Stampa.
    • Nel frattempo, tranquilli, appena torneremo allo stadio vi regaleremo un libro di Soriano; non si sa mai…

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