Catanzaro Calcio, Noto presenta il dg Foresti e il ds Cerri “Inizia una nuova era”

In cui «ottimizzazione dei costi», «apertura a nuovi investimenti» e «giocarsela senza follie» rappresentano le parole chiave. Ad ore atteso l'annuncio del nuovo allenatore - Calabro

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    Nuovo corso, nuovi obiettivi. E pure nuove priorità per il Catanzaro che quest’oggi ha ufficialmente battezzato due dei tre nuovi innesti attesi nel suo organigramma. Manca ancora l’allenatore, è vero – sarà Calabro ed è di fatto questione di ore anche per lui – ma la rotta è già bella che tracciata come dimostrano le parole di Noto, del neo diggì Foresti e del diesse Cerri. Una «nuova era» l’ha definita il presidente. In cui «ottimizzazione dei costi», «apertura a nuovi investimenti» e «giocarsela senza follie» rappresentano le parole chiave.

    «INIZIA UNA NUOVA ERA» – Dettagliato a puntino l’excursus del massimo vertice giallorosso sui tre anni di gestione alle spalle, nemmeno privo di frecciatine. «Quando abbiamo rilevato il club lo abbiamo fatto per grande senso di responsabilità sociale – ha detto Noto – perché consideravamo e consideriamo la squadra importante per il territorio. Tre anni sono passati veloci – ha aggiunto, snocciolando la salvezza e i processi del primo, il terzo posto e il rammarico di Castellammare per il secondo, fino all’amarezza dell’ultimo playoff – e la delusione è forte anche alla luce degli investimenti fatti a gennaio e vanificati poi dal lockdown». Non solo, anche per qualche apporto economico mancato che ha spinto, nelle scorse settimane, ad un confronto serrato con il sindaco. «Abbiamo manifestato le preoccupazioni per ciò che sta accadendo e dichiarato la volontà di una svolta – ha sottolineato Noto – in altre realtà le società sono aperte ad altri gruppi imprenditoriali e saremmo felici di accogliere anche noi nuove risorse. Se poi qualcuno volesse rilevare l’intera quota, saremmo disponibili anche a fare solo da sponsor». Un monitoraggio già lo si è fatto in questo senso e si resta in attesa di risposte dal primo cittadino. Il capitolo sportivo viene dopo: «Chiudiamo oggi il ciclo Auteri-Logiudice – ha detto Noto – e ci strutturiamo in maniera migliore. L’obiettivo affidato ai nuovi dirigenti è ottimizzare il budget, sistemare i conti nel modo migliore e fare un percorso diverso con un allenatore giovane e caratterialmente adatto alla piazza. Dove vogliamo arrivare? In un campionato con tante corazzate impossibile dire spacchiamo il campionato: ce la vogliamo giocare, senza follie».

    «CATTIVERIA AGONISTICA» – Toccherà a Foresti e Cerri passare dalle parole ai fatti. E soprattutto il diggì pare avere le idee molto chiare sul progetto: «Catanzaro rappresenta un importante banco di prova personale – ha esordito – Questa piazza ha rappresentato per tanti anni la Calabria e il sud ma ora deve guardare oltre il suo passato». Nel futuro già si vede «un allenatore più vulcanico che pacato e giocatori consci della responsabilità della maglia che indossano e disposti a soffrire»: «Saranno scelte ponderate e prese in totale accordo con il diesse – ha affermato – L’anno scorso probabilmente ci si è specchiati un po’ troppo, ora il nuovo mister dovrà iniettare la cattiveria agonistica giusta allo spogliatoio. Strutture? Una piacevole sorpresa – ha aggiunto – da Giovino al Campo B passando per gli uffici posso dire che non saranno un problema». Qualche grattacapo in più forse lo avrà il diesse Cerri che dopo aver ufficializzato la rescissione di Atanasov – «tornerà a casa per motivi di famiglia» – ed essersi allineato alle politiche del vertice ha iniziato ad aprire qualche squarcio sul prossimo mercato. «Sarà tutt’altro che facile anche per via delle nuove liste a ventidue – ha detto – Fare nomi ora è impossibile ma abbiamo già una rosa di grande qualità e terremo d’occhio anche il settore giovanile per eventuali promozioni». Più di un aquilotto della cantera potrebbe infatti essere aggregato alla prima squadra: anche Furina, nel caso in cui la Fiorentina non esercitasse riscatto. «Entrando qui ho visto tante foto di miei vecchi compagni ed allenatori – da Maldera a Vichi, da Vignando ad Improta ha sottolineato Cerri – e avverto la responsabilità del mio ruolo». Ad ore atteso l’annuncio del nuovo allenatore – Calabro, come detto – poi dopo ferragosto raduno e partenza per il ritiro.

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