Scontro AIC-LegaPro: i calciatori minacciano lo sciopero. Ghirelli: ‘Gesto irresponsabile’

Alla base del contendere il nodo lista a ventidue. I prossimi giorni fondamentali per chiarire gli scenari

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    «Irresponsabile ed irricevibile». Così il presidente della LegaPro, Francesco Ghirelli, ha bollato la minaccia di sciopero agitata dall’AIC per la prima giornata della prossima stagione. Motivo dello scontro: la lista bloccata a ventidue elementi per i club professionistici, punto su cui l’Associazione Italiana Calciatori aveva da tempo espresso parere negativo invitando la Lega ad un confronto per l’abolizione.

    LA POSIZIONE DELL’AIC – Il pericolo sarebbe dietro l’angolo, secondo l’AIC per cui le nuove norme «condurranno ad un impoverimento tecnico della categoria e con esso alla definitiva rinuncia ad un progetto di sviluppo e scelte sportive ben più adeguate ad un campionato professionistico». Il combinato disposto tra norme del minutaggio – «che prevedono di fatto l’obbligatorietà in campo di quattro giovani, uno di essi schierato anche per un solo minuto» – e quelle sulle liste non convince infatti per nulla l’associazione di categoria dei calciatori: «Pregiudicherà le opportunità di lavoro a circa 200 tesserati della categoria e si determineranno – fa presente l’AIC – pregiudizievoli squilibri professionali e un peggioramento qualitativo della Serie C, generando false illusioni di carriera in tanti giovani calciatori schierati in campo con il solo intento di beneficiare delle somme distribuite in relazione al loro impiego».

    GHIRELLI A MUSO DURO – Altrettanto forte come detto la replica del presidente della LegaPro, tesa a smentire in primo luogo la ritrosia al confronto denunciata dall’AIC e in seconda battuta a sottolineare, numeri alla mano, i perché delle decisioni assunta. «Il nuovo regolamento è stato democraticamente votato dall’Assemblea dei club di Lega – ha detto Ghirelli – ed è inutile parlare utilizzando facili slogan. L’obiettivo principale del nuovo regolamento è quello di contenere i costi senza intaccare il livello qualitativo – ha aggiunto, snocciolando dati su rose della passata stagione, medie di impiego e di stipendio – L’assemblea di Lega ha semplicemente votato un regolamento che, in particolare in questo momento di estrema difficoltà economica, ha l’obiettivo di contenere gli sprechi di denaro. Ma è allo stesso tempo assolutamente evidente che i calciatori che verranno inseriti nella lista saranno certamente i migliori sul mercato. Non avrebbe alcun senso un diverso scenario; per questo le accuse dell’AIC sono pretestuose ed inaccettabili».

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