Troppo avanti questo Milan, ma il Crotone non è a terra! foto

Migliorano un pò di cose in casa Stroppa ma l’attacco no: il Milan vince con merito  2 a 0 ma non annienta.

Più informazioni su

    Procolo Guida dall’Ezio Scida

    Deve cambiare l’atteggiamento individuale, siamo in ritardo ma questo deve diventare uno stimolo in termini temperamentali”. Così Mister Stroppa alla vigilia della gara odierna contro quel Milan che è certamente la squadra più in forma della serie A sin dalla ripresa post lock down. Di Contro Mister Pioli ha voluto sottolineare come il Crotone sappia e voglia giocare a cacio che è, anche secondo lui, la maggiore insidia di una gara di serie A che già di per se è insidia.

    Manca, e questo si sapeva, Ibra; mancano Benali, Cuomo e quell’ottimo Riviere che a Genoa è stata certamente fra le (non pochissime) note positive di Genoa. Dagli 11 titolari mancano anche Rispoli, Vulic ed Eduardo Enrique più che Reca e Bennacer, Castillejo e Colombo dall’altra parte. Giocano dunque Pereira e Dragus con la seconda chance per Zanellato e Diaz, Saelemaekers e Tonali che esordisce dal 1’ minuto con la maglia del Milan in serie A. Gara, dunque, dove uno (il Crotone) non può permettersi troppe prove, e l’altro (il Milan) che può farne tante…

    1 minuto di raccoglimento per la prematura scomparsa dell’arbitro De Santis di lecce e l’arbitro Pairetto fischia l’inizio alle 18.03 battuto dagli ospiti. Il Crotone aggredisce subito e porta Messias subito alla conclusione fuori misura dopo un bel recupero ed appoggio di Zanellato.

    Primi 7 minuti comunque ottimi del Crotone che costringe, corto, il Milan a lanci e pochi fraseggi. Ma al 9’ arriva la prima occasione da calcio d’angolo per gli ospiti con la sponda di Kjaer su cui Brahim Diaz non riesce a indirizzare il pallone verso la porta. Ed al 14’ ed al 16’ altre due: prima Tonali per Brahiam Diaz che conclude verso la porta con Cordaz risponde presente e poi, sempre sulla destra, è Calhanoglu a concludere debomente sul capitano rossoblu. Al 19’ arriva anche un legno per gli ospiti che sempre su corner, questa volta calciato da Calhanoglu, è Kjaer a colpire la traversa. C’è un piccolo break di Messias che calcia troppo alto ma il Milan ora è in cattedra e l’anello debole del Crotone è l’asse Molina (che salva spesso capra e cavoli) Zanellato con Golemic in affanno.

    Fino al 40’ è gara davvero complicata con i rossoneri che giocano e creano più di quanto dovrebbero, di certo più di quanto sono in grado di concretizzare; per il Crotone grande prova in preventiva di Pereira e con Dragus che sembra in palla e soprattutto lunghissima vita a Cigarini che ci permette anche di spezzare il predominio rossonero con qualche incursione che trova ancora Simy troppo inconsistente. Sembrerebbe brutta pagina al 46’: Marrone stende Rebic in area, l’arbitro indica il dischetto ma l’impressione è che l’attaccante si sia portato palla col braccio. Pairetto indica il dischetto, attende il Var, ed ammonisce il centrale e permette a Kessie di spiazzare Cordaz e mandare in vantaggio (anche meritatamente) i rossoneri. Diciamo sembrerebbe perché è onesto raccontare che andando in postazione Sky non è chiaro da nessuna parte che l’attaccante tocchi con il braccio e nel dubbio non è nemmeno giusto che Pairetto vada a vedere ciò che non è chiaro. Peccato, si va al riposo con un pari solo sfiorato.

    Si ricomincia subito con Eduardo Enrique al posto di Zanellato e con un ritmo tenuto alla portata di un Crotone comunque volenteroso ma al 55’ arriva la frittata proprio del nuovo entrato: azione corale, Cigarini anticipa Calhanoglu, ma il pallone giunge a Brahim Diaz che da dentro l’area piccola di sinistro batte Cordaz dimenticato proprio dal ben piazzato Eduardo. Il Crotone ci mette comunque impegno e volontà essendo pure pericoloso ma l’attacco, e pure Messias, sono troppo indietro. Entrano Bennacer e Castillejo per Tonali e Saelemaekers e si arriva al 70’ con ancora qualche goccia di reazione crotonese che forse avrebbe necessità di qualche cambio da parte del Mister. Sembra che ci ascolti ed entrano infatti Reca e Vulic per lo stremato Pereira e Dragus. Anche se è anche obbligo sottolineare che guardando Eduardo ed i primi minuti di Reca, capisci perché Stroppa ci abbia messo un po…

    Arrivano comunque occasioni per i padroni di casa che soprattutto al 79’ creano una mischia pericolosa su punizione procurata da Messias che forse di punta diventa più pericoloso (fa anche ammonire Theo Hernandez): ma Donnarumma sventa anche se un goffamente.

    Arrivano all’83’ altri cambi per entrambe le squadre: entrano Rispoli per Molina e Leao e Krunic per Calhanoglu e Diaz ed è nuovamente il Milan pericoloso colpendo un altro legno: è proprio Krunic a non punire da fuori dopo una bella azione degli ospiti.

    Fino alla fine il Crotone mette impegno e sudore ma non basta, tante cose buone fino all’ultimo dei 4′ minuti di recupero ma l’attacco è forse il reparto più indietro. Ci vuole fiducia e tanto lavoro, ed ancora un paio di innesti.

    CROTONE     0

    MILAN            2 (Kessie al 47’ p.t. su rigore, Diaz al 55’)

    Crotone: 3-5-2. Cordaz, Magallan, Marrone (amm. al 46’), Golemic; Pereira (dal 72’ Vulic), Zanellato (dal 46’ Eduardo), Cigarini, Messias, Molina; Dragus (dal 72’ Reca); Simy. Allenatore: Stroppa.

    Milan: 4-2-3-1. G. Donnarumma, Calabria, Kjaer, Gabbia (amm. al 63’), Theo Hernandez (amm. al 79’); Tonali (dal 63’ Bennacer), Kessie, Diaz, Calhanoglu, Saelemaekers (dal 63’ Castillejo), Rebic (dal 58’ Colombo). Allenatore: Pioli.

    Più informazioni su