Catanzaro Calcio, occhi bassi e strigliate nel primo giorno di “ritiro punitivo”

Stato maggiore ai bordi del campo. Corapi a rischio per Avellino. In tre giorni bisognerà trovare la soluzione alla crisi

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    Pugni sbattuti sul tavolo, tono di voce per nulla conciliante: «C’è un problema, si vede e dobbiamo risolverlo». Così il diggì Foresti, ieri, subito dopo la brutta performance del Catanzaro nel recupero di campionato contro il Palermo. I numeri non tornano in casa giallorossa: in classifica è lontana la fase di decollo e ciò che ancor di più preoccupa è la totale assenza di gioco in campo, causa vera dell’involuzione tecnica anche dei singoli più blasonati. Per porci rimedio, subito dopo il triplice fischio contro i siciliani, è scattato il ritiro punitivo che obbligherà la squadra all’isolamento in città fino a sabato pomeriggio quando si faranno i bagagli e si partirà alla volta di Avellino.

    Generico novembre 2020

    DAL RITIRO – Oggi il primo giorno di auto-esilio tra musi lunghi ed occhi bassi sul fondo sintetico del “Federale”. Diesse Cerri e Diggì Foresti ai bordi: il primo a fare da psicologo, il secondo a strigliare ancora, singolarmente questa volta, i protagonisti del campo. E mister Calabro al centro, con il gruppo squadra, alla ricerca di quell’ingranaggio messo di traverso impedisce al motore di funzionare. Niente pallone per Corapi apparso ancora zoppicante dopo la botta ricevuta ieri e la sospetta distorsione alla caviglia; lavoro atletico invece per Di Piazza non ancora prossimo al ritorno in gruppo dopo i guai muscolari accusati settimane fa. Intensa esercitazione solitaria sulle conclusioni per Di Massimo: lo scriteriato pallonetto a Pelagotti – nella forse più nitida occasione creata dai giallorossi ieri – pesa quanto l’atmosfera che si respira nell’ambiente. «C’è un problema, si vede». In tre giorni bisognerà trovare la soluzione.

    CALENDARIO – Ufficializzato oggi anche il cambio d’orario per la sfida infrasettimanale in casa contro il Teramo: mercoledì 11 si scenderà in campo alle 17.30 anziché in serale.

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