“L’AIAC ha bisogno di cambiare o la Calabria sarà out. Chiedo a Mesiti un confronto pubblico”

Il tecnico lametino Alessandro Maria Vinci ha deciso di candidarsi alle prossime elezioni regionali dell’AIAC Calabria.

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    Il tecnico lametino Alessandro Maria Vinci, supportato da un folto gruppo di allenatori calabresi, ha deciso di candidarsi alle prossime elezioni regionali dell’AIAC Calabria.

    Vinci è attualmente componente del Direttivo dell’Aiac Calabria con mansione di Presidente della Provincia di Catanzaro dal 2010 e Vice Presidente Regionale dal 2016, oltre che delegato per la Calabria dell’Assemblea Nazionale. Profonda conoscenza delle dinamiche dell’Assoallenatori, si candida quale espressione del cambiamento fortemente chiesto dagli allenatori calabresi. Le recenti elezioni provinciali sono la dimostrazione che il cambio di rotta ha avuto effetto. Sia a Cosenza che a Catanzaro, sono stati eletti 5 consiglieri e 5 delegati vicini al candidato Alessandro Vinci. A Vibo Valentia è stato confermato il presidente Bruni, anch’egli espressione del cambiamento.

    “La mia candidatura nasce dalla rinuncia che Mesiti fece in data 7 novembre durante un incontro alla presenza di altri colleghi. Quando chiesi allo stesso Mesiti se era sua volontà fare il Presidente regionale, rispose che non gli interessava e che i suoi obbiettivi erano altri”, spiega Vinci, “evidentemente ha cambiato idea tra lo stupore finanche di chi lo conosce da vicino. Magari rendendosi conto che era oramai fuori da tutto, vista la sua vicinanza con la vecchia gestione non apprezzata a livello nazionale, ha preferito assicurarsi un ruolo che gli garantisse visibilità”.

    L’allenatore lametino spiega così che “voglio che gli allenatori conoscano le mie intenzioni. La mia voglia e la mia determinazione nel garantire un programma chiaro e definito per il prossimo quadriennio. Tra i miei obiettivi, insieme al gruppo “Fare per Cambiare”, la determinazione di ridare autonomia alle province (coinvolgendole in un progetto che fornisca gli strumenti necessari ad ogni allenatore); rimettere in campo le dovute strategie con tutte le componenti tecniche e tornare ad essere visibili a livello nazionale perché è il nazionale che ce lo chiede; ridare centralità alla sede regionale; individuare in sinergia con i gruppi provinciali le figure di riferimento che siano da supporto agli allenatori calabresi, fare formazione utilizzando anche le eccellenze presenti in Calabria, creare un format che coinvolga tutti gli allenatori associati utile anche alle società di calcio. Investire e coinvolgere il calcio femminile e il calcio a 5, componenti in forte crescita e assolutamente oggi non tenute in considerazione in Calabria. Insieme al gruppo “Fare per cambiare” abbiamo creato uno slogan che accompagnerà il futuro dell’AIAC: “l’Aiac non è un bollettino da pagare, l’AIAC è una ricchezza da sfruttare”.

    Per Vinci non ci sarebbe un’indicazione già certa verso la candidatura di Mesiti: “basti pensare a Vincenzo Bruni di Vibo Valentia e l’intero Consiglio Direttivo di Vibo, oltre ai 6 delegati e consiglieri espressione di Cosenza, Catanzaro e Vibo. Una storia che sa veramente e lapalissianamente di surreale. E sono disposto anche ad avere un confronto pubblico con Mesiti così da fornire a tutti, allenatori e non, gli strumenti necessari per comprendere i programmi e le intenzioni dei candidati in merito al prossimo quadriennio dell’AIAC Calabria. Spero che questa proposta venga accettata così da effettuare nei prossimi giorni un incontro pubblico che dia la possibilità di avere un sano e costruttivo confronto. Il mio obiettivo è ridare credibilità al movimento. Per farlo serve necessariamente un cambio di rotta altrimenti la Calabria rischia seriamente di essere messa da parte”.

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