Catanzaro-Rolando, tutto chiarito. E’ un giocatore del Catanzaro

Conferenza stampa del ds Foresti che ha presentato il calciatore e chiarito cosa è successo negli ultimi giorni. "Le mie dichiarazioni dure? Hanno sortito effetti sperati"

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    Tono disteso, voce e sguardo fermi davanti a taccuini e telecamere: «Si è più uomini quando si alza la mano e si chiede scusa». Come un padre che accoglie il figliol prodigo, così Diego Foresti ha abbracciato Gabriele Rolando nell’insolita conferenza stampa organizzata per presentare il suo arrivo e per chiudere il caso che lo ha visto protagonista nei giorni scorsi. Quel tira e molla infinito, che pareva arrivato al culmine con le visite mediche già fissate ed il contratto già apparecchiato, riportato indietro poi dal “no” inaspettato formulato dal calciatore. Acqua passata, oramai. Le motivazioni? Da ricercare ovunque ma non a Catanzaro, per qualsiasi motivo ma non per il fattore economico.

    «NESSUN RANCORE» – «E’ giusto che si faccia chiarezza – le parole di Foresti, che nei giorni scorsi era sbottato pesantemente contro il genovese – Mi sembrava doveroso dire quello che ho detto quando la trattativa è saltata ed oggi posso affermare che quell’intervento ha sortito gli effetti sperati». Venti minuti dopo quelle dichiarazioni al veleno infatti è arrivata la telefonata del procuratore e a stretto giro, poi, le scuse del ragazzo per una «decisione affrettata», decisamente poco ponderata. Ieri la cena chiarificatrice con l’agente, oggi il caffè che ha chiuso il cerchio e riportato il sorriso. «Sono focoso ma non porto rancore – ha sottolineato Foresti – Rolando ha dimostrato di voler venire qui accettando anche un taglio dello stipendio e ci tengo a ribadire che il suo rifiuto non riguardava Catanzaro come città o club ma l’idea di andare via dalla Reggina in quel preciso frangente».

    REGGINA, ADDIO BURRASCOSO – Burroscoso a quanto pare l’addio con gli amaranto. Come confermato anche dallo stesso laterale, apparso anche un po’ provato e frastornato per quanto accaduto. «Non ho mai avuto niente contro questo club e la sua tifoseria – le sue parole – A Reggio Calabria ho avuto problemi personali e la Reggina mi dà anche fastidio citarla. Il no era basato su questo, non su altro. La mia è stata una decisione senza pensare ma ora sono qui e non vedo l’ora di dare il mio contributo». Su di lui punta tanto il club di via Gioacchino da Fiore che per stessa ammissione del diggì Foresti e del diesse Pelliccioni – anche lui presente alla conferenza – lo reputa «il più forte della categoria nel suo ruolo»: «Abbiamo ascoltato le sue ragioni e le abbiamo accolte – la chiosa di Foresti – E’ un affarone in tutti i sensi e sono certo che ci darà una grossa mano. Ora però saranno problemi suoi: per far dimenticare tutto dovrà rendere il doppio degli altri».

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