Il pm di Rinascita Scott si racconta: Le difficoltà, la paura e quella visita illuminante di Gherardo Colombo al Galluppi

Annamaria Frustaci 43 anni di S.Andrea in provincia di Catanzaro: "Chi è calabrese sente un senso di responsabilità per la propria terra ed è difficile comprendere pienamente"

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    “La paura? Un sentimento naturale, so che il mio lavoro comporta dei rischi per tutti coloro che mi stanno accanto, ma faccio esattamente quello che ho scelto di fare”. Tutta la determinazione di Annamaria Frustaci, professione magistrato 43 anni di Sant’Andrea Apostolo in provincia di Catanzaro da dieci anni nella squadra di Nicola Gratteri , da due sotto scorta. E lei, pubblico ministero del processo Rinascita Scott in corso di svolgimento nell’aula bunker di Lamezia si racconta in una lunga intervista rilasciata a 7 Corriere della Sera in un articolo a firma di Maria Chiara Caruso (foto Antonio Capria).

    Frustaci racconta le sue origini, la sua reazione all’epoca della strage di Capaci le sue difficoltà e accenna in particolare un momento fondamentale per la sua scelta di vita, la visita del giudice Gherardo Colombo al Liceo Classico Galluppi di Catanzaro che lei frequentava e dove era andato a presentare un libro su Mani Pulite.

    “In quegli anni, si sentiva parlare di Magistratura in un certo modo grazie a figuire di primo piano, c’era l’idea che fare il magistrato fosse un modo per incidere positivamente sulla realtà, per cambiare le cose. Padre falegname, madre casalinga, tre fratelli maschi Anna Maria Frustaci racconta la sua scelta di studiare fuori Calabria perchè “Solo quando vedi oltre il tuo naso puoi ritornare a capire ciò che non va per poter cambiare le cose. Chi è calabrese sente questo senso di responsabilità per la propria terra ed è difficile per molti comprenderlo pienamente”.

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