Catanzaro, domani il Latina, Vivarini: “Umiltà e concentrazione”

A 4 ore dal primo turno infrasettimanale della stagione il trainer continua a predicare prudenza

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    Correre e non pensare ad altro che tradotto significa fare il proprio sul campo di casa contro il Latina e tenere orecchi ed occhi lontani da discorsi di classifica. Non deve influenzare né mettere grilli nella testa la particolare congiuntura del calendario che vedrà domani il Catanzaro impegnato al “Ceravolo” contro i nerazzurri e le altre due capoliste – Crotone e Pescara – affrontarsi allo “Scida” in uno scontro da possibile rallentamento. Vivarini lo ha fatto capire in maniera chiara nella conferenza stampa della vigilia evidenziando su tre piani la soddisfazione per quanto fatto in questo avvio dai suoi, la necessità di mantenere basso il profilo per la crescita ed appunto l’impellenza di proseguire sul cammino delle vittorie.

    «TESTA SOLO AL LATINA» – «Dobbiamo pensare solo a noi e a fare risultato domani – il monito, lanciato subito dopo la rifinitura – L’anno scorso ha dimostrato che perdere punti per strada può essere letale e con le buone o con le cattive dovremo badare solo ad andare avanti». Nessuna dispersione di energie mentali, «meglio mettere fieno in cascina». Anche perché l’avversario che domani si pianterà davanti pare essere tutt’altro che abbordabile. «Il Latina può vantare individualità molto accentuate ed il lavoro fatto dal diesse Di Giuseppe con i giovani è davvero importante. Sono una squadra molto tecnica, al Foggia hanno concesso pochissimo e con il Pescara hanno avuto tante possibilità per pareggiare: dovremo affrontarlo con il massimo della concentrazione e con la giusta umiltà».

    «GUAI AD ESSERE NORMALI» – Caratteristiche che «a tratti» il Catanzaro ha dimostrato di saper tirare fuori nelle prime due gare del torneo e che non poco hanno aiutato nella raccolta del bottino pieno. «In questo momento dobbiamo essere bravi a crescere e migliorarci con le vittorie – il commento di Vivarini – Di solito i problemi si risolvono con i passi falsi, noi ovviamente non possiamo permettercelo e dobbiamo fare tesoro delle piccole lezioni che ci arrivano dai risultati positivi. Taranto ha dimostrato che se giochiamo di squadra, con il giusto approccio mentale, possiamo fare bene; allo stesso tempo abbiamo messo in evidenza che se giochiamo sotto il livello dell’umiltà e dell’intensità diventiamo normali». Cosa da rifuggiare, chiaramente, in un anno in cui lo straordinario dovà essere la regola e la raccolta di punti una costante.

    «SPAZIO ALLE GARANZIE» – Riguardo agli uomini poche concessioni a microfoni e taccuini. Ma un indirizzo importante sembra esserci e potrebbe valere come una volontà di conferma dell’undici più rodato. «In questo momento si deve mettere in campo chi dà più garanzie – l’unica apertura – nonostante ciò qualcosa possiamo sempre cambiarla. Stiamo facendo un lavoro di gestione con le sostituzioni per far fare minutaggio a tutti e così sarà anche domani».

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