Decreto semplificazioni, emendamenti proposti da Wanda Ferro

A breve in discussione alla Camera

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    Il deputato di Fratelli d’Italia, on. Wanda Ferro, ha proposto una serie di emendamenti al decreto semplificazioni, che passa in discussione alla Camera.

    CONCORSO IN POLIZIA. Il primo emendamento mira a evitare il perpetrarsi di una ingiustizia nei confronti di coloro che si sono utilmente collocati nella graduatoria della prova scritta di esame del concorso pubblico per l’assunzione di 893 allievi agenti della Polizia di Stato e che, a causa della modifica dei requisiti di partecipazione, non sarebbero più legittimati all’assunzione. “La modifica in corso delle regole del gioco, con l’emendamento voluto dalla Lega che ha imposto il limite dei 26 anni di età per coloro che hanno superato le prime prove del concorso – spiega Wanda Ferro – determinerebbe una ingiustificata disparità di trattamento con evidenti profili di illegittimità costituzionale”.

    MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI. Un altro emendamento, che recepisce una esigenza espressa dall’Anci Calabria, punta a prorogare  da otto a dodici mesi il termine entro cui dovevano essere affidati i lavori per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio destinatari del finanziamento previsto dal comma 853 della legge di bilancio 2018. 

    AMBIENTE. Alcuni emendamenti, inoltre, ripropongono questioni già avanzate da Fratelli d’Italia al Senato. Uno riguarda la semplificazione delle procedure autorizzative per la realizzazione degli impianti nell’ambito dei siti industriali dismessi o parzialmente dismessi, e la semplificazione delle procedure di chiusura dei procedimenti di bonifica per le aree conformi e quelle di certificazione delle singole aree bonificate. Un altro emendamento punta a consentire espressamente le autorizzazioni “caso per caso” per il recupero di materia dai rifiuti, come vorrebbero le Regioni, considerato che tale principio ha consentito il raggiungimento di importanti risultati nel settore del recupero di materia dai rifiuti e che, in seguito ad una sentenza del Consiglio di Stato che ha messo in discussione il sistema, tali autorizzazioni rischiano di non essere rinnovate e comunque considerate illegittime, con conseguenze negative sul ciclo dei rifiuti e sull’economia circolare. Un altro emendamento riguarda la possibilità, per le associazioni di categoria rappresentate nel Cnel, di presentare istanza di interpello al Ministero dell’ambiente per ottenere risposta a quesiti di ordine generale riguardanti l’applicazione della normativa nazionale in materia ambientale. Considerata infatti l’elevata tecnicità della materia ambientale, l’obiettivo è quello di proporre un meccanismo di interpello simile a quello fiscale per assicurare agli operatori, attraverso le associazioni imprenditoriali, un confronto con l’amministrazione in grado di evitare sanzioni e sequestri a fronte di regole spesso di difficile interpretazione.

    SANITA’. L’on. Ferro ha quindi ripresentato un emendamento, già proposto in sede di discussione della Finanziaria, che punta ad innalzare l’età pensionabile dei medici per consentire loro di restare in servizio fino al settantesimo anno di età. L’obiettivo è quello di sopperire alla carenza di personale medico specialistico che si è manifestata in molte strutture ospedaliere pubbliche a causa del mancato espletamento dei concorsi, con conseguente perdita di professionalità da parte della sanità pubblica. 

    LAVORI PUBBLICI. Un altro emendamento riguarda il settore dei lavori pubblici, e punta ad estendere la possibilità dell’appalto integrato anche agli appalti pubblici di lavori il cui importo sia inferiore alla soglia comunitaria.

    CONTENZIOSO. Un emendamento mira a sanare il vulnus presente nell’articolo 696-bis del codice di procedura civile, che attribuisce al CTU il tentativo di addivenire alla conciliazione tra le parti, ove possibile. Infatti l’istituto della consulenza tecnica preventiva, quale metodo alternativo di soluzione delle controversie, difetta, della necessaria perizia nonché dei corretti criteri metodologici e del carattere della terzietà che solo il giudice può garantire alle parti conseguendo, contestualmente, una drastica riduzione del contenzioso. Si propone, inoltre, di sbloccare il meccanismo della determinazione del compenso degli avvocati a favore di un criterio che, alla luce dell’assunzione degli oneri e dei rischi della procedura da parte dell’avvocato, possa essere pattiziamente determinato in misura percentuale.

    Infine l’on. Ferro ha presentato alcuni emendamenti che riguardano il settore dell’Agricoltura.

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