“Prendo atto, con soddisfazione, poiché ciò va nell’interesse della città di Catanzaro, che qualcuno – citandomi (e lo ringrazio) – cioè il prof. Valerio Donato, abbia proposto, finalmente, un dialogo programmatico, il quale quando inizierà, non significherà convergenza a prescindere, bensì avvio di un confronto”. Esordisce così in una nota Vincenzo Speziali, coordinatore regionale federativo Calabria dell’Area di Centro (Noi con l’Italia, Noi di Centro, Democrazia Cristiana, Popolari Liberaldemocratici e Riformisti, Centro Popolare, Federazione Popolare dei Democratici Cristiani).
“È dal confronto, infatti, che nascono le soluzioni, quindi ci si augura che esse siano soddisfacenti e migliorative a favore dei cittadini, non certo in prospettiva di alchimie e provette per soluzioni di già stabilite. Compito del Centro Moderato, cioè quello popolare, liberaldemocratico e riformista -che di per sé strutturalmente assomma le culture positive della buona governabilità (nazionale) e positiva amministrazione (locale)- è anche favorire una prima fase, basata sull’interlocuzione, prodromica ad un programma serio e realizzabile” – si legge nella nota.
“Catanzaro Capitale e centro del Mediterraneo” (nei giorni scorsi dal sottoscritto registrata quale proprietà intellettuale e marchio elettorale, a norma di legge e di cui rivendico la titolarità), non è uno slogan, bensì un’idea complessa su cui incentrare la proposta definitiva, comprendente dal buon utizzo dei fondi previsti, fino ad una coerente e integrata conformazione urbanistica, passando per la riformulazione interconnettivà delle strutture ricettive e culturali, alfine di ospitare un dialogo permanente dei popoli affacciati sul “mare nostrum”, favorendone il dialogo e non solo. Ciò – afferma Speziali – caratterizzerà l’azione dell’area moderata, la quale non si sottrarrà alle sfide future che ci attendono per gli anni a venire, proprio partendo dall’appuntamento per il rinnovo dell’Amministrazione Comunale catanzarese -prevista nei prossimi mesi- notando che quella attuale nel volgere la sua conclusione, continua con rimpasti e rimescolamenti e il Sindaco pro tempore sembra “osservare” il tutto, senza farne piega alcuna.
Ripeto, ciò non è politica, soprattutto non credo sia questione che entusiasmi, positivamente, i cittadini, bensì conferma l’urgenza di ridare la scena, a fronte di libere elezioni, proprio ai politici”.
“Dal canto mio – conclude – rappresentando Partiti nazionali, accetterò finita la fase in corso che delineerà meglio il quadro delle forze in campo a seguito dell’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, un confronto -più volte auspicato- con persone e forze compatibili, basato sulle idee da sviluppare a favore della città e dei cittadini, senza soluzioni prestabilite, dal punto nominalistico, seppur tuttavia, registro con sollievo quanto qualcosa si comincia a muovere, nel senso positivo e che più volte ho indicato, confidando che nessuno pensi che partendo anzitempo, si arrivi alla meta. Continuiamo il lavoro, incessantemente!”.